[1° MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI]
Riprendiamo quanto dicemmo due anni addietro. 1886, I° maggio. A Chicago è indetto uno sciopero generale per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore. E’ solo il primo di una serie di giorni di scioperi e presidi, che culmineranno negli scontri del 4 maggio a Haymarket Square, dove 11 persone, tra polizia e manifestanti, perderanno la vita. Lo sciopero di Chicago del 1886 è tra le origini della Festa dei Lavoratori, festeggiata in quasi tutti i paesi industrializzati del mondo. La ricorrenza del 1° Maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita ...”, si decise durante i lavori e la scelta cadde sui fatti di Chicago.
Buon Primo Maggio a tutti i lettori.
Il I° maggio nei ricordi. Nel 1931 veniva inaugurato l’Empire State Building, nel 1951 nasceva Sally Mann, nel 1994 ci lasciava Ayrton Senna. Abbiamo già trovato modo di parlarne, e forse lo faremo ancora.
Per le fotografie, abbiamo preso spunto da due mostre esposte a Bologna per la seconda edizione di Foto/Industria (2015), il mese della fotografia industriale organizzato dal MAST, con cadenza biennale.
Gianni Berengo Gardin ha raccontato il lavoro tante volte: nelle risaie vercellesi, presso l’Olivetti, nei cantieri genovesi di Renzo Piano e in altre occasioni. O. William Link si è sempre dedicato alla fotografia commerciale, ma a Bologna sono state esposte le sue immagini circa i treni (una sua passione), quasi tutte scattate di notte; anche se qui riportiamo un’immagine diurna e a colori.
Molti altri fotografi si sono occupati del lavoro, anche occasionalmente. Ne parleremo i prossimi anni.
[Le fotografie]
Gianni Berengo Gardin – Cantieri Navali Ansaldo, Genova, 1978
O. Winston Link – Maud s’inchina al Virginia Creeper, Green Cove, Virginia, 1956
[Il fotografo, Gianni Berengo Gardin]
Gianni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure nel 1930 e inizia a occuparsi di fotografia dal 1954.
Trascorre l’infanzia in Liguria, poi si trasferisce a Roma. Dopo un lungo periodo a Venezia, mette le radici a Milano, dove comincia la sua professione di fotografo. Collabora con numerose riviste tra cui Il Mondo di Mario Pannunzio e le maggiori testate giornalistiche italiane e straniere, come Epoca e Time. Si dedica in special modo alla realizzazione di libri fotografici: pubblica oltre 250 volumi, dai quali emerge soprattutto il suo interesse per l’indagine sociale. Dal 1966 al 1983, in collaborazione con il Touring Club, pubblica una serie di volumi dedicati all’Italia e ai Paesi europei.
Lavora assiduamente con grandi industrie, tra cui l’Olivetti, per reportage e monografie aziendali. Nel 1979 inizia la collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione dei progetti architettonici.
Nella sua carriera ha esposto in oltre trecento mostre personali, in Italia e all’estero, tra cui le grandi antologiche di Arles (1987), Milano (1990), Losanna (1991), Parigi (1990),New York e alla Leica Gallery (1999); tra le ultime, alla Städtische Galerie di Iserlohn nel 2000, al Museo Civico di Padova e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi, alla Fondazione Forma per la Fotografia nel 2005, alla Casa dei Tre Oci di Venezia nel 2012 e a Palazzo Reale a Milano nel 2013.
Nel 1972 la rivista Modern Photography lo inserisce nella lista dei 32 maggiori fotografi al mondo. Nel 2003 è presente tra gli ottanta fotografi scelti da Cartier-Bresson per la mostra “Les choix d’Henri Cartier-Bresson”.
Nel 2013 la Leica Wetzlar lo invita a esporre nella mostra “Eyes Wide Open! One Hundred Years of Leica Photography”.
Nel 2014 e nel 2015, con il Fondo Ambiente Italiano, ha esposto a Milano (Villa Necchi) e a Venezia (Negozio Olivetti) le sue immagini sulle grandi navi a Venezia.
Oltre ai numerosi premi, nel 2008, quale riconoscimento alla carriera, gli viene assegnato il Lucie Award e nel 2009 la laurea honoris causa in Storia e critica dell’arte presso l’Università di Milano. Nel 2012 la città di Milano gli assegna l’Ambrogino d’Oro.
Nel 2015, a Roma, gli viene conferito il titolo di Architetto Onorario dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
[Il fotografo, O. Winston Link]
O. Winston Link (16 dicembre 1914-30 gennaio 2001) è stato un fotografo commerciale, nonché un pioniere nell'arte della fotografia notturna. Winston Link è stato avvicinato alla fotografia in giovane età, da parte di suo padre. Ben presto ha iniziato ad amare l'arte, continuando a lavorare come editor per il giornale del suo college, il Polytechnic Institute di Brooklyn, dove si laureò in ingegneria civile.
Dopo la laurea, nel 1937, Link ha iniziato a lavorare come fotografo commerciale presso una società di pubbliche relazioni. Lì, nei cinque anni successivi, ha appreso le abilità avanzate di un fotografo professionista. Link lasciò quell’incarico per lavorare all'Airborne Instruments Laboratory nel 1942, dove scattava fotografie di dispositivi realizzati per aeroplani dal volo a bassa quota, destinati a rilevare sottomarini. Questo lavoro è durato fino alla fine della guerra, nel 1945; momento in cui Link ha aperto il suo studio a New York (1946). Proprio come anni prima, lo studio si è concentrato sulle fotografie di pubbliche relazioni.
L'obiettivo della fotografia di Link è cambiato radicalmente nel 1955, a causa del suo amore per le ferrovie. Durante una commissione, Link ha iniziato a scattare immagini della linea Norfolk e Western Railway. La N&W è stata una delle ultime ferrovie a passare dal vapore ai motori diesel e ai tempi possedeva alcune delle locomotive a vapore più avanzate al mondo. La company annunciò il passaggio al diesel nel 1955 e le fotografie di Link delle ultime trazioni a vapore servirono come documentario di una trasformazione epocale. Al completamento della transizione, nel 1960, Link aveva prodotto circa 2400 negativi nel corso di 20 visite alla sede della ferrovia in Virginia. Molte di queste immagini sono state scattate di notte per controllare l'illuminazione, utilizzando grandi flash. Le riprese notturne sono state effettuate in bianco e nero, mentre il colore è stato usato presso la filiale N&W di Abingdon, città della Virginia.
Le fotografie di Link sono state esposte in luoghi come il Museum of Modern Art di New York e l'O. Winston Link Museum di Roanoke.
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