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[NASCE IL SOGNO LAMBORGHINI]

7 maggio 1963. A Sant'Agata Bolognese (il paese di Nilla Pizzi, la cantante di Grazie dei Fiori) viene fondata la Lamborghini auto. Pare tutti sia nato da n litigio un litigio tra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini. Quest’ultimo possedeva una Ferrari 250GT, che aveva problemi di trasmissione; si era così rivolto al patron della casa di Maranello suggerendo dei consigli, visto che anche lui poteva vantare delle competenze in ambito meccanico.

Si dice che Enzo Ferrari abbia risposto: "Che ne vuol sapere di auto, lei che guida trattori?" riferendosi ai mezzi per l'uso agricolo prodotti dal suo interlocutore. Lamborghini, punto nell’orgoglio, decise di lanciarsi nella produzione di un'auto sportiva perfetta. Nacque la 350GT, granturismo a due posti elegante e veloce.

Secondo Ferruccio Lamborghini, Enzo Ferrari non gli avrebbe mai più rivolto la parola dopo quello scontro verbale degli anni '60, l’altro ha più volte replicato che quell’episodio non è mai avvenuto. Comunque sia andata, siamo di fronte a due giganti delle “engine valley”. Chapeau.

[Le fotografie]

Lamborghini Aventador S, Sperlonga. Anna di Prospero. (Copertina del libro)

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Lamborghini Miura P400 S. Alghero. Davide De Martis.

[Lamborghini, un libro]

Per ricordare Lamborghini, ci facciamo aiutare da un libro: "With ltaly, for ltaly", edito da Skira il 10 dicembre 2020.

"With ltaly, for ltaly" non è solo un volume fotografico, ma un'iniziativa di grande rilievo culturale e sociale, con cui Lamborghini, tra i brand italiani più prestigiosi al mondo, decide di andare oltre le logiche tradizionali per assumere un ruolo sociale e contribuire attivamente a valorizzare il suo Paese in un periodo di sfide globali.

Sono stati chiamati a collaborare a questo progetto venti talenti italiani della fotografia contemporanea, molti affermati, ma anche alcuni emergenti, capaci ciascuno di interpretare una delle venti regioni insieme a venti Lamborghini del passato e del presente secondo il proprio stile autorale. A questi artisti si è unita la grande fotografa Letizia Battaglia, a cui è stata affidata una speciale interpretazione della sua amata Palermo. Ne è scaturito un viaggio concepito come atto di amore di un'Azienda verso il proprio Paese, tradotto in un affresco di 21 visioni capaci di esaltare un patrimonio identitario unico, impregnato di arte, storia, bellezze naturali e architettoniche, ma non solo.

Un volume che affida alla cultura e all'arte della fotografia il loro valore più alto e profondo, quello di trasformazione della società, attraverso la rottura dei linguaggi espressivi precedenti e la capacità di immaginare e ispirare il futuro. I fotografi coinvolti nel progetto: Letizia Battaglia (Palermo), Stefano Guindani (Sicilia), Davide De Martis (Sardegna), Guido Taroni (Calabria), Gabriele Micalizzi (Puglia), Camilla Ferrari (Basilicata), Marco Casino (Campania), Roselena Ramistella (Molise), Valentina Sommariva (Abruzzo), Anna di Prospero (Lazio), Wolfango Spaccarelli (Marche), Alessandro Cinque (Umbria), Gabriele Galimberti (Toscana), Piero Gemelli (Emilia Romagna), Marco Valmarana (Veneto), Mattia Balsamini (Friuli Venezia Giulia), Simone Bramante (Trentino Alto Adige), Vincenzo Grillo (Lombardia), Chiara Mirelli (Piemonte), Alberto Selvestrel (Liguria), Fulvio Bugani (Valle d’Aosta).

(Fonte comunicato stampa del volume)

[La fotografa pubblicata, Anna di Prospero]

Anna di Prospero nasce a Roma nel 1987. Ha studiato fotografia presso l’Istituto Europeo di Design a Roma e presso la School of Visual Arts di New York. La sua ricerca fotografica si caratterizza per il segno introspettivo con cui esplora la quotidianità e il rapporto tra uomo e spazio. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e Stati Uniti, tra cui Les Rencontres D’Arles, Month of Photography Los Angeles, La Triennale di Milano e il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tra i suoi riconoscimenti il Sony World Photography nella categoria Portraiture, il People Photographer of the Year degli International Photography Awards e il Discovery of the Year dei Lucie Awards 2011. Nel 2022 esce la sua prima monografia, Nei miei occhi, edita da Contrasto.

[Il fotografo pubblicato, Davide De Martis]

Davide De Martis, fotografo classe 1979, inizia a viaggiare per lavoro non appena maggiorenne. Attraverso il viaggio e la professione in paesi ai margini della società, matura la sicurezza e la capacità di relazionarsi con persone di ogni genere e nazionalità; il suo bagaglio di esperienze umane e professionali è ciò che oggi caratterizza il suo lavoro. Diplomato all’Istituto Europeo di Design nel 2010, specializzato in ritratto e reportage, lavora regolarmente in ambito fotografico corporate e ADV. I suoi lavori sono stati esposti al centro Phos di Torino e in diverse fiere d’arte contemporanea tra cui The Others Fair e Photissima. Docente Leica Akademie Italy dal 2017.

[Miura, la più bella]

La Miura P400 venne presentata al Salone dell'automobile di Ginevra del 1966. Fu un successo senza precedenti e ancora oggi, a nostro giudizio, è la sportiva più bella di sempre.

Qualche dato tecnico. La Miura era dotata di un motore V12 centrale. Al tempo, era l’auto più veloce del mondo: con una velocità massima di 280 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. La Miura 350 CV fu prodotta in 475 unità. Venne poi sviluppata la Miura S con 370 CV e la Miura SV, con un motore notevolmente migliorato da 385 CV.

(Fonte Lamborghini.com)

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