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[UN ITALIANO IN AMERICA]

Dean Martin è l’italiano in America già nella nostra fantasia, perché ci sarebbe piaciuto così. Volto simpatico e piacente, godeva di quell’aria strafottente cara a coloro che possono farcela, pur partendo dal basso. La sua carriera non ha mai avuto sussulti, al cinema come in televisione, persino sul palco come cantante: dove spesso ha messo in mostra la sua italianità. Del resto, chi inizia in umiltà ha forti capacità di adattamento, per cui non l’hanno spaventato i ruoli metropolitani e nemmeno quelli western, come in “Un dollaro d’onore”, dove impersonava l'aiuto sceriffo al fianco di John Wayne.

I tempi cambiano, così del Dean attore si è persa la memoria, soprattutto dei film recitati al fianco di Jerry Lewis. Qualcosa è rimasto, però, e vive con la sua voce. Si tratta di due canzoni che accompagneranno pubblicità o servizi di vario genere, anche negli anni a venire: “Mambo italiano” e “That’s amore”. In entrambi i brani c’è l’italianità che rimane appiccicata pur dopo una vita trascorsa oltre oceano.

[Le fotografie]

Dean Martin con Frank Sinatra, 1962. Ph. Bob Willoughby.

Dean Martin con Shirley MacLaine, 1958. Ph. Allan Grant per LIFE.

[Dean Martin, la vita]

Dean Martin è nato a Steubenville, Ohio, il 7 giugno 1917 da un immigrato italiano (un barbiere abruzzese) e sua moglie Angela (di origine campana). Ha parlato solo italiano fino all'età di cinque anni. Martin è cresciuto nel modo più duro: è stato un pugile, un operaio in un'acciaieria, un lavoratore di una stazione di servizio e un croupier di casinò. Nel 1946, Martin ottenne il primo lasciapassare per la celebrità, quando fece coppia con un altro personaggio che stava anche cercando successo a Hollywood: Jerry Lewis. Film come “Il sergente di legno” (1950) hanno portato il duo verso la celebrità. Hanno lavorato 11 anni insieme, recitando in 16 film. Erano inarrestabili, ma i conflitti di personalità li hanno costretti alla rottura. Anche senza Lewis, Martin era una vera superstar.

Martin ha cavalcato il successo anche da solista, ottenendo il plauso della critica per il suo ruolo in “I giovani leoni” (1958), con Marlon Brando e Montgomery Clift; e “Qualcuno verrà” (1958), con Shirley MacLaine e Frank Sinatra. Film come “Un dollaro di onore” (1959) gli hanno portato fama internazionale. Uno dei suoi film più ricordati è “Colpo grosso” (1960), in cui interpreta Sam Harmon insieme a Frank Sinatra, Sammy Davis Jr., Joey Bishop e Peter Lawford. Martin si è dimostrato profittevole al botteghino negli anni '60, con film come “Susanna agenzia squillo” (1960) e “I 4 di Chicago” (1964), sempre con gli amici di Rat Pack Sammy Davis Jr. e Sinatra. Segurono “Airport” (1970), con Martin come pilota e “La corsa più pazza d'America” (1981).

Nel 1965, Martin scoprì la televisione, dove è apparso fino a metà anni ‘80. Il suo ultimo ruolo pubblico è stato un ritorno sul palco, per un tour di concerti attraverso il paese con Davis e Sinatra. Dopo gli anni '80, Martin se la prese con calma finché suo figlio, Dean Paul Martin, morì in un incidente aereo nel marzo 1987. Devastato dalla perdita, dalla quale non si è mai ripreso, Martin trascorse i suoi ultimi anni in solitudine, fuori dalla luce pubblica. Fumatore accanito, Martin morì il giorno di Natale del 1995 all'età di 78 anni per complicazioni dovute al cancro ai polmoni.

[Il fotografo Bob Willoughby, note sintetiche]

Bob Willoughby è nato il 30 giugno 1927, Los Angeles, California. Scattò la sua prima fotografia all’età di dodici anni. Nel 1954 grazie a un servizio su musicisti e ballerini jazz fu assunto da Globe Photo e in seguito collaborò con Harper’s Bazaar. Dopo aver fotografato Judy Garland sul set di “È nata una stella”, divenne ufficialmente il fotografo di scena degli Studios. Bob ha pubblicato un libro che porta il nome di Audrey Hepburn (Taschen editore). Il giovane Willoughby fu chiamato a ritrarre la giovane attrice appena approdata agli Studios; ne fu immediatamente rapito e affascinato. Dal momento che la carriera di Audrey Hepburn iniziò a prendere il volo, Willoughby divenne suo amico fidato: sia sul lavoro, che nella vita privata.

Ci ha lasciato il 22 dicembre 2009, a Vence, in Francia.

[Il fotografo Allan Grant, note sintetiche]

Allan Grant è nato il 23 ottobre 1919, a New York. Come membro dello staff della rivista Life, che ha documentato momenti passati alla storia, come i test della bomba atomica nel deserto del Nevada o le ultime foto di Marilyn Monroe prima del suo suicidio.

Tra i momenti più famosi catturati da Allan Grant, vanno ricordati Howard Hughes che volava nel mastodontico idrovolante Spruce Goose, nel 1947; e le candidate come migliori attrici Audrey Hepburn e Grace Kelly, in attesa nel backstage degli Academy Awards nel 1955.

Grant ha ricevuto la sua prima macchina fotografica all'età di 10 anni, quando ha scambiato un modellino di aeroplano con un altro ragazzo.Mentre era ancora a scuola, trovò lavoro in un laboratorio fotografico commerciale dove lavava le fotografie. Per fare soldi, ha iniziato a insegnare alle cameriere di cocktail a scattare foto, che poi sviluppava nel bagno di una pensione vicina perché venissero vendute.

Dopo aver lasciato Life alla fine degli anni '60, Grant ha prodotto documentari educativi per i quali ha ricevuto tre nomination agli Emmy.

Verso la fine della sua vita a Grant fu diagnosticato il Parkinson, che gradualmente paralizzò la sua capacità di scattare foto.

Grant è morto nella sua casa di Brentwood, in California, il 1° febbraio 2008. Aveva 88 anni.

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