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[LES PAUL, UN NOME UNA CHITARRA]

Negli anni ’70, era facile trovare uno strumento musicale nella stanzetta di ragazze e ragazzi, oltre all’insuonabile flauto dolce delle scuole medie. Più facilmente si trattava di una chitarra, ma non erano rari i pianoforti (in sala questi) e gli organi elettrici. Era l’onda musicale a far sì che questo accadesse, quando ancora i brani d’ascolto rappresentavano beni oggettivi (LP, cassette) e non file liquidi come accade oggi. I miti del rock venivano abbinati ai loro strumenti, diventati iconici anch’essi. Appassionati attempati ricorderanno nomi come Fender e Gibson (chitarre), Hammond (organi di solito amplificati Leslie), Marshall (ampli) e l’elenco potrebbe continuare. Dopo aver incontrato Leo Fender (12 agosto 2021), oggi è la volta di Les Paul, nome mitico di una chitarra sognata da molti, la Gibson Les Paul appunto. Ai tempi, Fender e Gibson rappresentavano due correnti di pensiero, un po’ come Lancia e Alfa Romeo tra gli automobilisti anni ’60. In buone mani, Fender e Gibson suonano ancora oggi e le si possono incontrare facilmente ai concerti, perché il loro ruolo non è ancora terminato. Bene così.

[Les Paul, la vita]

Nato a Waukesha (Wisconsin) il 9 giugno 1915, Lester William Polfus, conosciuto come Les Paul, viene ricordato come uno dei personaggi chiave nell'evoluzione della chitarra elettrica e nelle tecniche di registrazione in studio.

Giovanissimo, Les Paul suona chitarra, basso e armonica in complessi country e western nella zona del Midwest. Forma poi un suo trio a New York all'età di 21 anni. Dopo la guerra, entra poi a far parte dello staff tecnico, anche come esperto musicista, della NBC radio di Los Angeles.

Già nel 1941 produce il prototipo della prima chitarra elettrica a corpo solido. I suoi esperimenti con lo strumento si concretizzano alla fine degli anni '40. Nel 1945 a Los Angeles mette in piedi un proprio studio di registrazione all'avanguardia. A lui si devono il close miking (registrazione con microfono ravvicinato), l'echo delay (ritardo con eco), il multi-tracking (sovrapposizione di tracce). Costruisce la sua prima chitarra elettrica solid-body nel 1946, ricca di effetti sonori.

Nel 1949 sposa Colleen Somerset, cantante conosciuta come Mary Ford: insieme registrano alcuni grandi successi degli anni '50.

Il nome di Les Paul è noto soprattutto per aver fondato un’azienda produttrice di chitarre, che con il modello a suo nome, distribuito dalla Gibson dal 1952, divenne concorrente della Fender. La Les Paul è riconoscibile per il suo legno di mogano un design a spalla mancante. Les Paul, oltre all'overdub (sovraincisione) e il registratore a otto tracce, ideò il pickup duale e diversi accessori per chitarra.

Les Paul muore a New York il 12 agosto 2009, all'età di 94 anni.

[Le fotografie]

Due musicisti con Gibson Les Paul

Bob Marley, 1980. Ph. Lynn Goldsmith.

Lenny Kravitz, 1993. Ph. Joseph J. Sia

[Lynn Goldsmith, note biografiche]

Lynn Goldsmith nasce l’11 febbraio 1948. Le sue immagini si trovano in numerose collezioni museali: The Smithsonian National Portrait Gallery, The Museum of Modern Art, The Chicago Museum of Contemporary Photography, The Rock and Roll Hall of Fame, Museum Folkwang, The Polaroid Collection, The Kodak Collection. Il suo lavoro degli ultimi 50 anni nel mondo editoriale è apparso tra le copertine di Life, Newsweek, Time, Vanity Fair, Rolling Stone, National Geographic Traveller, Sports Illustrated, People, Elle, Interview, The New Yorker. I soggetti comprendono personaggi dello spettacolo, le star dello sport, i registi, gli autori, per finire all'uomo comune della strada. Sono stati pubblicati quattordici libri delle immagini di Lynn.

I risultati professionali di Lynn non sono in alcun modo limitati al mondo della fotografia. Nel 1969 per Electra Records lavora ai primi film di artisti musicali da utilizzare per la promozione dei dischi. Nel 1972 è stata regista del primo spettacolo rock in televisione: "In Concert" della ABC. Nel 1973, Lynn ha diretto "We're An American Band", il primo documentario musicale pubblicato come cortometraggio teatrale.

All'inizio degli anni '80 Lynn ha ampliato la sua creatività fino a diventare la prima artista di "musica ottica". Ha scritto e prodotto l'album "Dancing For Mental Health" pubblicato su Island Records. Lavorando con gli acclamati musicisti Sting, Steve Winwood, Todd Rundgren e Nile Rodgers, il suo album di debutto ha ottenuto il plauso della critica. I suoi lavori sono stati utilizzati anche dall'Università di Harvard per aiutare con l'insegnamento delle lingue e da altre scuole negli Stati Uniti per le loro esigenze di insegnamento individuali. Il Museum of Modern Art di New York City ha due video di Lynn Goldsmith nella sua collezione permanente.

Lynn si considera un'artista e imprenditrice autodidatta. Nel 1976, ha fondato la prima agenzia fotografica incentrata sulla ritrattistica di celebrità, rappresentando il lavoro di oltre duecento fotografi in tutto il mondo.

Tra gli altri progetti, Lynn ha iniziato a dipingere. L'unica cosa che non ha mai smesso di fare da quando aveva otto anni è quella di realizzare immagini con la sua macchina fotografica.

[Lenny Kravitz fotografo]

Prima di parlare del suo fotografo, accenniamo a una curiosità: Lenny Kravitz, musicista e polistrumentista, si è dedicato anche alla fotografia, con passione.

La rock star è sempre stata al centro delle attenzioni, dei media e non solo, fin dalla tenera età. A un certo punto, ha sentito il desiderio di guardare attorno a sé e ha scelto la fotografia quale protocollo per conoscere, raccontare, rapportarsi col proprio mondo. Ne è nata una mostra, accompagnata da un libro. Sentiamo cosa ha dichiarato Lenny: “È interessante vedere come le persone che mi seguono per fotografarmi siano diventate i soggetti della mia prima mostra fotografica”. “Puntando il fuoco del mio obiettivo su di loro, indirettamente ho ottenuto una visione più profonda di me stesso e del mondo surreale nel quale mi muovo in pubblico”. “Ciò che prima era invasivo, ora è una meravigliosa danza tra predatore e preda”.

Guardare il mondo che ci guarda è un gioco di specchi, di scatole cinesi, di sensazioni che s’inseguono concentriche. Sotto questo profilo, l’iniziativa di Lenny va vista come una fatica, o almeno una sfida. I riflettori abbagliano, distraggono, creando una coltre di luce difficile a tagliarsi quando da osservato si vuole diventare osservatore. La fotocamera può essere uno strumento comodo, ma non basta giocarci. Occorre impadronirsi della tecnica, del linguaggio, dei segreti di un’arte dalla quale bisogna lasciarsi conquistare. Lenny l’ha fatto, con l’aiuto dei tanti professionisti che popolavano il suo mondo.

A febbraio 2015 è uscito “Flash”, un volume che raccoglie le fotografie scattate durante i tour mondiali della star. In esso vengono documentati luoghi, atmosfere, facce, paparazzi, fan, camerini e palcoscenici. Uno sguardo centrifugo che diventa autoritratto a puntate, degno della letteratura fotografica dedicata ai grandi della musica pop e rock. Il progetto è tutto da scoprire, per fotografi e musicisti. Viene raccontata la musica attraverso l’obiettivo di uno dei suoi protagonisti. A vincere è l’aspetto soggettivo, lo sguardo personale, ma anche la capacità di mettersi in gioco tra gli autografi, i cori del pubblico, un concerto o anche un set glamour.

[Joseph J. Sia, note biografiche]

Joseph J. Sia è nato il 12 dicembre 1945 nel Bronx, New York. Ha frequentato la Mt. St. Michael's High School, Bronx, New York, e si è laureato alla Sacred Heart University, Fairfield, nel 1970. Joe è stato un fotografo di fama mondiale. La sua prima fotografia pubblicata è stata quella di Joe Cocker sulla copertina di Rolling Stone nel 1969. Negli ultimi quattro decenni le foto di Joe sono apparse in oltre 120 riviste e libri in tutto il mondo. Le sue immagini sono state utilizzate in ogni forma di supporto cartaceo ed elettronico e in molti documentari televisivi. Amava lo sport ed era un accanito fan degli Yankees. Era anche un insegnante supplente nel sistema scolastico di Stratford.

Joseph J. Sia è morto lunedì 21 aprile 2003 a 57 anni.

(Fonte Connecticut Post il 29/04/2003).

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