[THOMAS HOEPKER, CREATORE D’IMMAGINI]
“Non sono un artista, sono un creatore d’immagini”, così si è definito Thomas Hoepker. Lo abbiamo citato due volte: in occasione dell’11 settembre e parlando di Cassius Clay. A osservare le sue fotografie, emerge una capacità di raccontare, come vuole il reportage tradizionale. A ciò va aggiunto un uso del colore, oltre al B/N, attento ed elegante, che lui ha convertito nel suo lavoro senza rimpianti o indugi. L’ingresso nella televisione, un nuovo media per un fotografo della sua generazione, completa il quadro descrittivo circa la carriera e le attitudini di Thomas Hoepker, un “non artista” (come dice lui) aperto al nuovo con la curiosità di chi vuole esserci.
[Le fotografie]
Persone sulla Piazza Rossa di Mosca, 1965. Thomas Hoepker/Magnum Photos
Portogallo, 1964. Thomas Hoepker/Magnum Photos
p[Thomas Hoepker, la vita]Thomas Hoepker nasce a Monaco di Baviera il 10 giugno 1936. ha studiato storia dell'arte e archeologia, poi ha lavorato come fotografo per Münchner Illustrierte e Kristall tra il 1960 e il 1963, reportage da tutto il mondo. È entrato a far parte della rivista Stern come fotoreporter nel 1964.
Magnum ha iniziato a distribuire le fotografie d'archivio di Hoepker nel 1964. Ha lavorato come cameraman e produttore di film documentari per la televisione tedesca nel 1972, e dal 1974 ha collaborato con sua moglie, la giornalista Eva Windmoeller, prima nella Germania dell'Est e poi a New York, dove si è trasferito a lavorare come corrispondente per Stern nel 1976. Dal 1978 al 1981 Hoepker è stato direttore della fotografia per l'edizione americana di Geo.
Hoepker ha lavorato come art director per Stern ad Amburgo tra il 1987 e il 1989, quando è diventato un membro a pieno titolo di Magnum. Specializzato in reportage e servizi a colori, ha ricevuto il prestigioso Kulturpreis della Deutsche Gesellschaft für Photographie nel 1968. Tra i molti altri premi per il suo lavoro, ne ha ricevuto uno nel 1999 dal Ministero degli aiuti esteri tedesco per la morte in un campo di grano, un film sul Guatemala.
Hoepker attualmente vive a New York. Gira e produce documentari televisivi insieme alla sua seconda moglie, Christine Kruchen. È stato presidente di Magnum Photos dal 2003 al 2006. Una mostra retrospettiva, che mostra 230 immagini di cinquant'anni di lavoro, ha girato la Germania e altre parti d'Europa nel 2007.
(Fonte sito Magnum)
Ci sembra utile parlare di qualche lavoro di Thomas Hoepker, anche per comprenderne l’atteggiamento di fronte alla notizia.
[Thomas Hoepker e le Torri Gemelle]
Il fotografo Thomas Hoepker si trovava nell’Upper East Side di Manhattan, quando arrivò la notizia degli attacchi dell’11 settembre 2001. Salì in auto con la sua macchina fotografica e si diresse a sud, cercando di raggiungere la zona del World Trade Center, che si trovava a circa 10 chilometri, ma rimase presto imbottigliato nel traffico intenso che andava nella stessa direzione. Cominciò a scattare foto dell’enorme nuvola di fumo che si alzava dalle Torri Gemelle dall’altra parte dell’East River, quando, vicino a un ristorante a Williamsburg (Brooklyn), vide un gruppo di persone seduto sotto il sole, intente a parlare. Rimase a una certa distanza da loro e scattò una foto, senza avvicinarsi e rivolgere una parola ai suoi soggetti.
La fotografia ritrae i ragazzi in un atteggiamento rilassato e sereno, con sullo sfondo la nuvola di fumo che si alza dall’altra parte dell’East River. Hoepker al tempo scelse di non pubblicarla e solo 5 anni dopo, nel 2006, apparve in un libro. Si è palato a lungo di quell’immagine, anche con dei toni polemici. Oggi, il suo significato non ha niente a che fare con il giudizio sugli individui: parla solo della storia e della memoria. Resta il fatto che è diventata una delle fotografie iconiche dell’11 settembre.
[Thomas Hoepker e Cassius Clay]
Nel 1966 il fotografo tedesco Thomas Hoepker riceve l’incarico dalla rivista Stern di realizzare un servizio sul campione di pugilato Cassius Clay. Il risultato è nello scatto nel quale il pugile pare spiccare il volo con dietro i grattacieli. E’ un modo per raccontare l’ascesa di Ali sullo sfondo di un paese, gli Stati Uniti, orfano di John Fitzgerald Kennedy e travolto dalle tensioni razziali e dalla lotta per i diritti civili guidata da Martin Luther King.
[Thomas Hoepker, al di là del muro]
Proprio perché tedesco, Hoepker ha avuto anche modo di raccontare la Germania divisa dal muro. Le sue immagini documentano un ampio arco della storia di Berlino, tra momenti intimi e scene di vita quotidiana. La vita nella Deutsche Demokratische Republik, abbreviata in DDR, si esprime con le facce dei bambini che giocano arrampicandosi fino a raggiungere il filo spinato, le auto e i carri trainati dai cavalli, le varie difficoltà quotidiane.
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