UNA Z6 II^ IN REGALO
La scatola dorata era sul tavolo: Giuditta la guardava con attenzione. L’aveva chiesta con insistenza e adesso quasi se ne rammaricava. Di certo, voleva allungare l’attesa: quel bollino a chiudere il coperchio le avrebbe schiuso un mondo. Meglio aspettare, verificando le idee e le pratiche sognate, l’ispirazione. Avrebbe seguito l’intuito o si sarebbe affidata a un progetto? Una fotocamera di quel genere, per giunta chiesta con insistenza, presupponeva una responsabilità; ma poi, perché non lasciarsi andare? Si era sempre detta che la sua fotografia era una via per la libertà, e la Z& II^ si sarebbe rivelata veloce, rapida e fluida. «Troppe domande», suggerì a se stessa; così si avvicinò al pacco dorato, ancora appoggiato sulla carta da regalo aperta.
Il bollino tondo cedette in un attimo. Il coperchio della scatola parve volersi aprire da solo. Giuditta ne afferrò i lembi e guardò dentro. L’imballo era come sigillato e dovette forzarlo, ma già respirava l’odore di ciò che stava immaginando, lo stesso che l’avrebbe accompagnata nelle sue giornate fotografiche.
Eccola la Z6 II^, pesante e consistente anche senza ottica; credeva di averla conosciuta da sempre, perché il grip accompagnava le mani su ogni pulsante e rinsaldava la presa. A vederla, quella fotocamera era bella, più di quanto si aspettava. «Un apparecchio deve piacermi», si ripeteva sempre, «Perché parla di me e soprattutto parla con me; è insieme che facciamo fotografie».
Giuditta montò l’ottica con un fare da esperto: «Meglio così», si disse. Appoggiò la Z6 II^ sulla carta da regalo, senza smettere di guardarla. Mancava la tracolla, con la quale dovette litigare un poco. «Una fotocamera va indossata», si disse; e con l’apparecchio al collo si sentiva bene. Finì per sedersi, immersa nei pensieri. Pensò ai giorni e alle notti, ai viaggi e agli amici, al paese natio e alla propria prossimità: avrebbe potuto ritrarre tutto, in immagini e video. Provava fiducia, ecco sì; l’idea fotografica avrebbe continuato a svilupparsi all’interno della sua Z6, come un ingrediente in una ricetta conosciuta.
Allungò i piedi sulla sedia. Adesso la Z6 II^ le si era appoggiata in grembo. Le idee continuavano a vorticare nella sua mente come tagli di tempo. Erano soggetti, cose, persone, sogni. Finalmente avrebbe potuto tutto, perché bastava volerlo, immaginandolo prima. Il tempo sarebbe diventato più suo, perché raccontato con cura.
Ne è passato del tempo, ma quella scatola dorata è ancora nell’armadio. A volte ne riconosce l’odore e spesso si sente tentata di toccarla ancora. Da quando l’ha aperta la prima volta, la sua consapevolezza ne è risultata migliorata, oltre la fotografia, almeno nella relazione «Gli strumenti non sono cose», le avevano detto. Giusto così.
Nikon Z6 II, la sua anima
Nikon Z6 II, come il nome lascia intendere, è la seconda versione di Z6. Una Mirrorless full frame che ha molto in comune con il precedente modello Z6 ma che può contare di alcune migliorie che andremo ad approfondire. Z6 II è il modello di casa Nikon che si posiziona a metà strada tra la Nikon Z7 2 e la Z5. Questo modello, perfettamente in linea con il trend di mercato, è adattato sia per fotografi che videomaker e si posiziona nel mondo delle cosiddette macchine ibride, al pari di una Sony 7 S III o la Panasonic S1 e S5.
La macchina è sicuramente una fotocamera con alte prestazioni: 24.3 Megapixel, 273 punti di messa a fuoco, raffiche fino a 14fps e sensibilità nativa di 51.200 ISO estendibili fino a 204.800. Esteticamente la macchina si presenta identica alla Z6, provandola, si ha la possibilità di apprezzare il grip, che risulta fin da subito molto comodo, la disposizione delle ghiere e del joystick, pressoché identiche ai precedenti modelli e perciò facilmente utilizzabili anche per chi viene dal mondo reflex.
La presa risulta salda e la macchina esteticamente molto bella. Tropicalizzata, in lega di magnesio, risulta ben fatta. La fotocamera è dotata di display da 3.2” che si orienta solo da un lato, e questo, se vogliamo, è l’unico limite, per chi deve fare delle foto creative e ha la necessità di orientare completamente il display.
Come buona parte delle mirrorless è anche molto leggera: pesa solamente 615 grammi. Ma veniamo alle novità presentante in questa nuova versione: le principali riguardano l’introduzione del secondo slot e il doppio processore.
Il secondo slot legge sia card XQD/ CF EXPRESS che SD UHS II. Questo garantisce una maggiore ottimizzazione dei flussi di lavoro, infatti, si può separare le immagini fisse dai filmati o in formato RAW da JPEG, copiare i file tra le card e configurare gli slot per l'eccedenza e il backup.
Lato connettività presenta una uscita cuffie, un ingresso microfono, una porta Type-c e una Hdmi.
Il connettore USB-C introduce una grande novità: permette l’utilizzo e al contempo la ricarica della macchina, funzione che nella versione precedente non era consentita. Questo è possibile grazie all’introduzione di Nikon EN-EL15C, la nuova batteria che permette la ricarica della macchina durante il suo utilizzo e ne aumenta l’autonomia di circa il 20%. La sua durata è infatti di circa 340 scatti e 100 minuti di registrazione video continua.
La macchina è compatibile anche con le batterie EN-EL15 e EN-EL15a e b delle serie precedenti. Il doppio processore EXPEED 6 migliora sensibilmente la gestione dei dati, più efficace in condizioni di scarsa luce e più veloce in circostanze normali.
All’interno delle funzioni ci si accorge di qualche cambiamento anche nelle nuove modalità di autofocus, che ne migliorano le prestazioni. La messa a fuoco è sia a contrasto che a rilevazione di fase. Sicuramente tra i vantaggi rileviamo una maggiore fluidità, rapidità e velocità di tracking. L’auto AF riconosce nei visi gli occhi in porzioni del frame e integrano il riconoscimento facciale sia AF human che animal, che prima erano due funzioni diverse, adesso vengono integrate assieme, fornendo così una maggiore precisione.
Anche il mirino risulta migliorato e più fluido nel suo utilizzo, rispetto alle versioni precedenti. Il sensore stabilizzato permette di girare video 4k 60p con crop 1.5 x e FullHD a 120p. La macchina può essere utilizzata anche come Webcam di qualità per live streaming e dirette, anche se la live è di lunga durata, grazie al collegamento USB.
Come Tutte le mirrorless Z la macchina può essere adattata a tutte le ottiche reflex grazie all’adattatore FTZ, oppure, per risultati ancora più performanti, può essere acquistata con ottiche a innesto z, più grandi e luminose di ottima qualità costruttiva.
La macchina, oltre che nella versione Body, viene fornita anche in kit con il 24-70 f/4 S, un’ottica compatta che offre immagini nitide a pieno formato.
Le fotografie
La scatola della Z6II