Skip to main content

BUONE VACANZE DA IMAGE MAG

E’ il primo week end di agosto. Simbolicamente l’abbiamo scelto per significare le vacanze di tutti: quelle di coloro che partiranno e le altre, dei molti che sono già tornati. Ovviamente il nostro pensiero si estende anche ai tanti che vivranno il mese in città.

Partivamo per un mese, con i genitori. Era un periodo lungo, divertente, privato: una Domenica lunga un mese. C’era anche il modo per ripensare: a sé stessi, alla vita, al domani. Si fermava l’Italia, ecco tutto: con le città vuote mostrate alla TV. Spesso si tornava alla casa di un tempo, alle origini, o anche dai nonni. E il rullino finiva lì, proprio prima delle scuole: sviluppato e conservato in un cassetto.

L’augurio? E’ quello di continuare a riempire quella memoria, perché ci vede inseriti nel tempo, nel pensiero che diviene, in un rituale che si ripete da anni, anche se in modo diverso. Nell’incertezza attuale, è cosa buona ricordarci da dove siamo partiti, con coraggio. Il domani ci sarà, e sarà migliore.

Buone Vacanze

Le fotografie riconosciute in una mostra

Per l’augurio di Buone Vacanze abbiamo scelto due immagini del fotografo austriaco Erich Lessing. Le sue opere erano esposte in una mostra collettiva, dal titolo: “L’Italia di Magnum, Da Robert Capa a Paolo Pellegrin”. L’esposizione si teneva alla Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, a Genova. Maggio 2021. “Nuovi rituali da spiaggia a Cesenatico”, così venivano indicati gli scatti di Lessing. Descrivevano la ripresa della vita dopo la guerra, passando dalla spiaggia e da un semplice borgo di mare, Cesenatico.

Pur essendo datate, quelle immagini conservano ancora oggi un potere evocativo ed emozionale. Guardandole, si riconosce l’estate, il caldo, forse anche una gioventù diversa; comunque il senso della vacanza, che non si può dimenticare.

Il fotografo Erich Lessing

Nel corso della sua carriera, Erich Lessing ha seguito molti eventi politici e sociali. Le sue fotografie hanno illustrato l'atmosfera dell'Europa del dopoguerra: dall'occupazione alleata di Vienna, alla ricostruzione della Germania devastata dalla guerra; ma anche le realtà della vita sotto il dominio comunista nell'Europa orientale, la visita di Charles de Gaulle in Algeria del 1958, e i drammatici eventi della rivoluzione ungherese nel 1956.

«Raccontare storie, ecco cosa ho sempre pensato di fare: niente di più», ha detto Lessing. «La fotocamera è diventata il mezzo attraverso il quale l'ho fatto, ma non porto una fotocamera ovunque vada. Per me, è semplicemente il mezzo per un fine molto specifico. Osservo il mondo attraverso i miei occhi e non attraverso il mirino di una macchina fotografica. Non interpreto, né regolo nulla nella camera oscura. Sono un fotografo realistico».

Erich Lessing è nato a Vienna il 13 luglio 1923 in una famiglia ebrea: figlio di un dentista e di una pianista da concerto. Suo padre morì di cancro nel 1933, sua madre e sua nonna furono assassinate a Theresienstadt e Auschwitz. Lui era fuggito in Palestina nel 1939.

Lessing ha studiato ingegneria radiofonica al Technion, l'Israel Institute of Technology di Haifa, e ha lavorato come tassista e allevatore di carpe in un kibbutz. Tuttavia, alla fine ha trovato il modo per tornare all'hobby della sua giovinezza, la fotografia. Ha iniziato come fotografo in una scuola materna e come “scattino” da spiaggia, prima di entrare a far parte della 6^ divisione aviotrasportata britannica.

Ritornato in Austria nel 1947, Lessing fu assunto come fotoreporter per l'agenzia di stampa americana Associated Press. Nel 1951, il co-fondatore di Magnum David "Chim" Seymour invitò Lessing a unirsi a Magnum Photos.

Le fotografie di Erich Lessing sono state pubblicate su riviste rinomate tra cui LIFE, Paris Match, Epoca, Picture Post e Quick. Molte delle sue immagini, come la fotografia che mostra la presentazione del Trattato di Stato austriaco sul balcone del palazzo del Belvedere davanti a una folla esultante, sono diventate iconiche.

I suoi ritratti di politici, come Dwight D. Eisenhower, Konrad Adenauer e Nikita Khrushchev, e artisti, come Herbert von Karajan e Oskar Kokoschka, gli sono valsi riconoscimenti internazionali. Ha fotografato gli attori e la troupe sui set dei film di Moby Dick, Zorba il greco e The Sound of Music, e ha continuato a documentare vividamente la vita quotidiana e gli eventi insoliti, come Miss Sopot, il primo concorso di bellezza nella Polonia comunista.

Lessing ha detto della sua attività: «Ho visto il mio lavoro come fornitore di documentazione. Di certo non sono un narratore nello stesso modo in cui lo è un romanziere. Il reportage non era la cosa sofisticata che è oggi».

Dagli anni '60, Lessing si rivolge sempre più all'arte e ai soggetti storici, specializzandosi nella fotografia a colori di grande formato. Ha fotografato migliaia di opere d'arte nei musei e visitato siti storici e luoghi d’interesse archeologico. Il suo lavoro è stato pubblicato in più di sessanta libri d'arte di editori internazionali.

«…Prendo sul serio l'umanità in tutte le sue aspirazioni e desideri e in tutto ciò che ne deriva negli aspetti religiosi, spirituali, artistici e politici. Quello era, ed è tuttora, il punto di partenza per i miei temi fotografici», ha detto.

Il fotografo ha insegnato il suo mestiere ad Arles, alla Biennale di Venezia, all'Accademia estiva di Salisburgo e all'Università di Arti Applicate di Vienna, ed è stato insignito di numerosi premi internazionali. Questi includono l'Art Directors' Club Award per il suo lavoro durante la rivoluzione ungherese nel 1956 e il Prix Nadar per il suo libro “I viaggi di Ulisse” nel 1966.

Nel 2013, Lessing ha ricevuto la Croce d'Onore austriaca per la scienza e l'arte, prima classe. Questo premio è stato conferito dalla Repubblica d'Austria in riconoscimento dei suoi successi nella vita. È stato anche membro della Commissione Internazionale dei Musei (ICOM) dell'UNESCO.

Il fotografo Magnum Ian Berry ha dichiarato: «Erich era una delle persone più gentili che abbia mai incontrato e un uomo straordinariamente pieno di risorse. Ricordo di essere stato accolto in Magnum Paris da lui quando sono entrato per la prima volta nell'agenzia e fino ad oggi è rimasto un'influenza e un amico. Aveva la conoscenza più incredibile del mondo, che si vedeva nelle sue fotografie, ed era sempre pronto ad aiutare nell'organizzazione di viaggi in luoghi lontani».

Bruno Barbey ha dichiarato: «Erich Lessing, grande figura del fotogiornalismo, ha puntato il suo obiettivo su ogni tipo di evento, grande o piccolo che fosse. Le sue fotografie della rivoluzione ungherese sono state viste in tutto il mondo. Meno note, ma altrettanto notevoli, sono le immagini che scattò in Polonia negli anni '50. Erich studia il potere, sia religioso che secolare, e ne rileva gli effetti sia su coloro che lo esercitano, sia su coloro che ne sono soggetti. Parallelamente alla sua vita di fotoreporter, Erich ha dedicato tutta la vita allo studio di musei, chiese, paesaggi... "Questo tipo di fotografia non è arte", dice, "ma getta luce sull'arte".

Erich Lessing muore a Vienna il 29 agosto 2018

(Fonte Magnum Photo)

Le fotografie

Erich Lessing, The Happy Life at an Italian Beach, Cesenatico, Italy, 1960

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...