LEOPOLD E WALT, FANTASIA
13 novembre 1940, negli Stati Uniti viene proiettato in anteprima il film Fantasia della Disney, la cui uscita su scala nazionale avverrà il 6 gennaio 1942. La pellicola nasce dall’idea di due grandi, Leopold Stokowsky (il direttore d’orchestra) e Walt Disney, che progettarono di fondere musica e disegni animati. Per il protagonista si era pensato al solo Topolino, mentre da vita all’Apprendista Stregone (musiche di Paul Dukas). Il risultato avrebbe dovuto configurarsi come un “corto”, ma alla fine ne nacque un vero e proprio lungometraggio, proiettato in stereofonia su volere dello stesso Disney. I riscontri della critica furono tiepidi, anche per via dei costi sostenuti, anche se il tempo avrebbe celebrato Fantasia come uno dei capolavori di Disney.
Il film è suddiviso in sette episodi e apre con la Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach. Segue la suite dallo Schiaccianoci di Pëter Il'ic Cajkovskij e dopo l'Apprendista Stregone di Paul Dukas, dove Topolino è alle prese con la magia. Il film prosegue con le musiche di Igor Stravinskij da La Sagra della Primavera. E’ la storia della Terra, quella messa sullo schermo, addirittura prima della sua nascita. Poi, a poco a poco, il pianeta prende forma e arriva la vita. La musica diventa imperiosa quando due dinosauri si affrontano. Con la Sinfonia Pastorale di Ludwig Van Beethoven, siamo alle pendici del monte Olimpo, dove prendono vita gli dei greci e le altre creature della mitologia. Il pezzo forte, a nostro avviso, arriva con la Danza delle Ore di Amilcare Ponchielli, dove si assiste a un balletto tra ippopotami, coccodrilli, struzzi ed elefanti. Per chiudere, Disney si affidò uno dei suoi temi più classici: lo scontro tra il bene e il male, notte e giorno. La musica è Una Notte sul Monte Calvo di Modest Musorgskij. Il bene arriva all'alba, quando le campane costringono le creature a tornare nell'ombra e l'orchestra esegue l'Ave Maria di Franz Schubert.
Diverse generazioni hanno visionato “Fantasia” e tutte l’hanno celebrato come un capolavoro. La fusione tra cartoni animati e musica classica a tutt’oggi rappresenta un’avanguardia nell’ambito della multimedialità.
Leopold Stokowski, una nota
Leopold Stokowski (18 aprile 1882 - 13 settembre 1977) è stato il direttore della Cincinnati Symphony Orchestra, della Philadelphia Orchestra, della NBC Symphony Orchestra e della Hollywood Bowl Orchestra. Ha fondato la New York City Symphony Orchestra. E’ stato un arrangiatore ed è apparso nel film Fantasia della Disney.
Stokowski è stato il primo direttore sinfonico a raggiungere lo status di "superstar". Si pensava che fosse un esibizionista, con una forte autostima e senza il giusto background culturale. Tuttavia, è innegabile che la sua personalità e il suo esuberante magnetismo abbiano contribuito ad avvicinare la sinfonia alla vita musicale dell’America. Leopold ha utilizzato le sue energie creative e la sua influenza per fare da mentore a giovani musicisti nell'arte della musica occidentale, istituendo programmi di orchestre giovanili in diverse grandi città americane. Così facendo, ha mostrato un atteggiamento profondamente altruistico nei confronti dell'investimento nello sviluppo culturale delle comunità in cui ha vissuto e lavorato. La sua motivazione a educare i giovani all'arte del suonare orchestrale è anche un aspetto importante della sua eredità, riflettendo il desiderio di dare se stesso al servizio della sua arte e della società.
Il fotografo, Yousuf Karsh
E’ facile imbattersi nelle fotografie di Yousuf Karsh, fotografo ritrattista. Le sue immagini le possiamo riconoscere ovunque: sulle copertine dei libri, su banconote e francobolli, e, naturalmente, esposte nelle gallerie. Nel corso della sua lunga carriera (più di 65 anni), Karsh ha fotografato alcuni tra i più importanti leader del 20° secolo, con una tecnica di illuminazione della quale lui stesso è stato pioniere. Divenne particolarmente richiesto, al punto che il giornalista Perry pubblicò sul London Sunday una frase particolarmente esaustiva: “Quando i famosi cominciano a pensare all’immortalità, chiamano Karsh”. Osservare le sue immagini significa studiare, andare a lezione, far proprio un atteggiamento da tenersi di fronte al soggetto; oltre che, ovviamente, rendere percepibili (e riconoscibili) gli elementi essenziali di colui che si va a ritrarre.
I ritratti di Yousuf Karsh
Nei suoi ritratti eleganti delle figure di spicco del 20° secolo (Pablo Picasso, Georgia O'Keeffe, Winston Churchill, Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Muhammad Ali e Albert Einstein) il fotografo Yousuf Karsh ha catturato sia la personalità privata che il personaggio pubblico. Posando con cura e illuminando in modo sensibile i suoi soggetti, Karsh si è sforzato di evidenziare i tratti distintivi che trasmettessero un senso della loro individualità. Il momento decisivo per lui, quello nel quale avrebbe rilasciato l'otturatore della fotocamera, è emerso quando la maschera pubblica del suo soggetto si è sollevata, anche se solo per un attimo e di sfuggita. Karsh ha scritto: «Il fascino senza fine di queste persone per me risiede in quello che chiamo il loro potere interiore. Fa parte dell'inafferrabile segreto che si nasconde in tutti, ed è stato il lavoro della mia vita cercare di catturarlo su pellicola».
La vita di Yousuf Karsh
Yousuf Karsh, uno dei più importanti fotografi armeno-canadesi, era famoso per i suoi ritratti. Nasce a Mardin, una città nella parte orientale dell'Impero ottomano (Turchia) il 23 dicembre 1908. È cresciuto nell'era del genocidio armeno e, quando aveva 16 anni, i suoi genitori lo spinsero a vivere insieme a suo zio Georg Nakash, anche lui fotografo, a Sherbrooke, nel Quebec, in Canada. Karsh ha frequentato la scuola per un breve periodo, mentre aiutava suo zio con il lavoro in studio. Nakash vide sul campo le capacità di suo nipote e nel 1928 organizzò per lui uno stage sotto un grande ritrattista che viveva a Boston, di nome John Garo.
Nel 1931, per farsi un nome, Yousuf Karsh tornò in Canada e iniziò a lavorare con John Powl, nel suo studio, che poi ha rilevato pochi anni dopo. Nel 1936, ha esposto la sua prima mostra nella Drawing Room dell'hotel Château Laurier. Tempo dopo, trasferì lì il suo studio, dove visse e lavorò fino al 1992.
Karsh è stato scoperto dal primo ministro canadese, Mackenzie King, che ha presentato Karsh ai notabili in visita per le sedute di ritratto. Il suo lavoro iniziò a raccogliere consensi, ma la svolta arrivò quando ritrasse Winston Churchill, nel 1941 mentre Churchill pronunciava un'orazione alla Camera dei Comuni canadese a Ottawa. Questo è rimasto il uno dei ritratti più riprodotti nella storia.
La grande opera di Yousuf Karsh è esposta in numerosi stimati istituti e gallerie come collezione permanente. Pochi esempi sono il Museum of Modern Art di New York, il Metropolitan Museum of Art, la Bibliotheque nationale de France, il George Eastman House International Museum, la National Gallery of Canada e altri. Diverse biblioteche e vari registri in Canada conservano l'intera collezione, insieme ai negativi e ai documenti. Gli strumenti fotografici di Karsh sono stati donati al Canada Technology and Science Museum di Ottawa.
Yousuf Karsh muore il 13 luglio 2002, a Boston.
Le fotografie
Una scena del fim "Fantasia"
Leopold Stokowski fotografato da Yousuf Karsh, 1945