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FOTOGRAFIA DA LEGGERE …

Consueto appuntamento del lunedì con “Fotografia da leggere”. Questa volta incontriamo due volumi particolari, con lo stesso titolo, che si completano a vicenda. Entrambi ci permetteranno un’ulteriore riflessione sulla nostra fotografia, nella fase importante della scelta. Stiamo parlando di “Contatti, provini d'autore”, Vol. 1 e 2, di Giammaria De Gasperis (Edizioni Postcard). Leggiamo la sinossi: «La scelta della foto migliore attraverso l'uso del provino a contatto. Le storie, i dettagli e i retroscena di alcuni scatti indimenticabili. Sessanta autori internazionali testimoni della storia degli ultimi sessanta anni e dei protagonisti che l'hanno attraversata».
Non c’è solo da leggere, nei due volumi, ma anche “da vedere”; comprendendo il perché di una scelta e l’approccio tenuto di fronte a un soggetto.
Henri Cartier Bresson diceva: «Estrarre una buona fotografia da un foglio di provini è come scendere in cantina e prendere una buona bottiglia da condividere». Attenzione, non vogliamo cadere nella nostalgia, perché oggi i provini a contatto possono essere realizzati con Lightroom, Bridge e Photoshop; crediamo però che sia importante riflettere su come trattare ciò che portiamo a casa dopo una giornata di scatti, soprattutto oggi che i fotogrammi prodotti sono tanti. Per dirla alla Bresson, prepariamo la cantina; le occasioni per una buona bottiglia sono tante.

Con l'ascesa della fotografia digitale, il provino a contatto è stato, per molti versi, relegato a un anacronismo, una reliquia vestigiale del passato del mezzo. Ma mentre il valore di utilità del provino a contatto è svanito con il mutare delle tecnologie, la visione che può fornire nel processo di un fotografo è qualcosa di senza tempo, qualcosa di rilevante per il mezzo di visione e il processo decisionale, indipendentemente dagli strumenti del giorno. (Magnum Photos).

I provini a contatto, cosa sono

I provini a contatto sono il risultato di una stampa di pellicola di negativi nelle loro dimensioni originali; ciò si ottiene in camera oscura mettendo direttamente “a contatto” i negativi stessi con la carta sensibile e poi esponendo il “sandwich” a una sorgente di luce come quella di un ingranditore. La stampa del provino, sviluppo e fissaggio, è identica a quella di una singola fotografia. Il risultato permette di avere un colpo d’occhio immediato sui fotogrammi scattati, con anche delle informazioni utili per la scelta della stampa finale. Inoltre si potranno segnare dei commenti, evidenziando i fotogrammi migliori.
I provini, come le foto più significative, parleranno di noi, e con noi, a lungo. Faranno parte di quella cantina bressoniana dalla quale cogliere quella bottiglia che, come la singola fotografia, ci farà ridere, piangere, meravigliare. Anche in digitale.

Note sull’autore

Giammaria De Gasperis (Sora 1983) è fondatore e direttore editoriale della rivista fotografica Rearviewmirror (Postcart). Photo consultant per fotografi italiani e stranieri e curatore di diverse mostre. Nel 2011 è stato membro della giuria del Fiof Award e del Fiof Book Prize del Festival di Orvieto e Barletta. Vive e lavora a Roma. Libri pubblicati con Postcart: Contatti - provini d'autore vol.1; Contatti - provini d'autore vol.2

La fotografia

Copertina di "Contatti, provini d'autore”, Vol. 1 e 2, di Giammaria De Gasperis (Edizioni Postcard).

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