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CURIOSITA’ FOTOGRAFICHE …

Come avevamo promesso nell’editoriale d’inizio anno, ogni tanto ci occuperemo di curiosità fotografiche. Ripetiamo le parole della volta scorsa: spesso ci troveremo di fronte a esperimenti sbalorditivi, strani, addirittura impensabili; il nostro sguardo, però, non deve fermarsi lì, ma indirizzarsi verso la visione che gli autori hanno dedicato alla ricerca, proprio per merito della fotografia.
Oggi incontreremo un autore che ha fatto costruire la fotocamera più grande al mondo (almeno per quei tempi). Si tratta di un fotografo dalla fervida inventiva, che usava un motto per il suo studio: «L'impossibile nella fotografia è la nostra specialità». L’affermazione, per quanto coraggiosa e volta alla pubblicità, nasconde un elemento importante per quei tempi (siamo a inizio ‘900): alcune cose si potevano fare, altre no; e proprio il superamento di quel limite ha portato alla costruzione di un’apparecchiatura che necessitava quindici persone per il funzionamento. Oggi tutto appare più semplice, ma un po’ ci manca quel “come” per raggiungere il “cosa”. E’ venuta meno (forse) l’artigianalità, il gesto, l’azione manuale. I tempi cambiano ed è giusto così. Rimane però importane il fatto di rifletterci sopra.

La più grande macchina fotografica del mondo è stato prodotta dalla JA Anderson Company, nel 1900, per scattare una fotografia del treno della Chicago & Alton Railway, con tutte le sue carrozze. Il fotografo, George R. Lawrence voleva fotografare il convoglio in sezioni e montarle insieme durante il processo di stampa; ma il direttore della compagnia ferroviaria voleva solo una fotografia, che ha finito per essere almeno due metri e mezzo di lunghezza.

La più grande macchina fotografica del mondo

Nel 1899, la Chicago & Alton Railway introdusse un nuovo servizio ferroviario tra Chicago e St. Louis. Trainato da una locomotiva a vapore, l'Alton Limited era un treno composto da sei carrozze perfettamente simmetriche, tra cui due salotto Pullman, straordinariamente decorate sia all'interno che all'esterno. L'Alton Limited venne annunciato come "Il treno più bello del mondo".

Secondo l'azienda, nessun convoglio ferroviario al mondo aveva mai presentato un disegno così uniforme. I finestrini erano della stessa dimensione, forma e stile: dal vagone postale a quello salotto. Tutte le vetture erano montate su carrelli standard a sei ruote. Ogni vagone del treno aveva esattamente la stessa lunghezza e altezza, compreso il tender della sua locomotiva che era costruito alla stesso livello della cassa dei vagoni successivi. Anche il cofano della locomotiva aveva l'altezza esatta dei tetti delle carrozze. «Questo ha restituito una bellezza affascinante al treno», ha affermato la compagnia.

Poco dopo la costruzione del treno, l'azienda decise di partecipare all'Esposizione di Parigi del 1900, dove confidava di impressionare il pubblico. Invece di spedire l'intero treno in Francia, la Chicago & Alton Railway decise di creare un'enorme fotografia del treno e di esporla. Per questo compito, l'azienda assunse George Raymond Lawrence, un fotografo straordinario, che gestiva uno studio a Chicago, al quale aveva legato lo slogan: "L'impossibile nella fotografia è la nostra specialità".

La compagnia ferroviaria voleva un'immagine scattata della loro preziosa creazione nella sua interezza, tutto in un fotogramma. In un primo momento, Lawrence aveva suggerito di fotografare il treno per sezioni, da unire durante il processo di stampa; ma l'azienda ha rifiutato l'idea. Volevano un'immagine impeccabile, che desse lustro al loro treno speciale. Hanno anche insistito sul fatto che la lunghezza della fotografia non dovesse essere inferiore a otto piedi (2,5 metri c.a.).

Accettando la sfida, Lawrence si è rivolto al produttore di fotocamere J. A. Anderson e, in otto mesi, hanno progettato e costruito la "Mammoth Camera", un enorme aggeggio del peso di 1.400 libbre (700 Kg c.a.), che richiedeva la presenza di quindici operatori. Quando era completamente esteso su ruote con cingoli in acciaio, il mantice misurava 6 metri. L'obiettivo, il più grande mai costruito per scopi fotografici, venne realizzato appositamente dalla Bausch and Lomb Optical Company di Rochester, New York. La fotocamera utilizzava un negativo a vetro singolo di 8 piedi per 4,5 piedi ,che era quasi tre volte più grande di quelli utilizzati dalle fotocamere panoramiche esistenti. La fotocamera era così grande che prima dell'esposizione un uomo poteva entrarvi dentro e spolverare la lastra.

Dopo mesi di pianificazione e preparazione, in una limpida mattina di primavera del 1900, la macchina fotografica venne faticosamente trasportata a Brighton Park, a circa sei miglia da Chicago. Da lì, un furgone ha collocato l’apparecchiatura in un luogo adatto, in un campo aperto. In lontananza c'era l'Alton Limited. Dopo aver inquadrato il treno immobile sui binari, quattro uomini hanno inserito la gigantesca lastra di vetro mentre altri sei hanno azionato il soffietto e l'obiettivo. Lawrence ha rimosso il copri-obiettivo e dopo un'esposizione di due minuti e mezzo, lo ha riposizionato, completando così lo scatto.

Lawrence ha realizzato tre stampe gigantesche dal negativo e le ha inviate a Parigi per essere mostrate all'Esposizione. Una è stato appesa nel Palazzo del Governo degli Stati Uniti, un’altra nella mostra ferroviaria e una nella sezione fotografica. All'inizio, i giudici del concorso fotografico erano scettici; nessuno aveva mai visto una fotografia così grande prima. Credevano che fosse un composito e quindi un falso. Fu solo dopo che il console francese a New York fu inviato a Chicago per verificare l'esistenza della fotocamera che gli organizzatori si convinsero della sua autenticità. Alla fine, tanto lavoro ha fatto sì che Lawrence guadagnasse il "Gran Premio per l'eccellenza fotografica".

La Mammoth Camera è stata solo una delle tante invenzioni nate dal genio fotografico di George Raymond Lawrence. La sua impresa più importante è stata quella della fotografia aerea. Lui usava aquiloni, invece di palloncini pieni d’idrogeno, permettendogli di scattare immagini panoramiche senza esporsi ai pericoli del volo in mongolfiera ad alta quota. La sua fotografia aerea più famosa è stata quella di San Francisco colta sopra la baia dopo il devastante terremoto del 1906.

George Lawrence è stato anche un pioniere della fotografia con il flash. Ha inventato una polvere flash che era più luminosa e creava meno fumo del magnesio tradizionale. Ha anche creato un sistema col quale poteva far scattare più flash contemporaneamente, usando l'elettricità, aumentando così notevolmente la quantità di luce disponibile. Questo gli ha permesso di ottenere immagini d’interni su larga scala, in assoluta sicurezza. In riconoscimento di queste invenzioni, Lawrence ricevette il più alto riconoscimento per la fotografia con luce artificiale dalla Photographic Association of America nel 1899, oltre al soprannome di "Flashlight Lawrence".

George Raymond Lawrence, note biografiche

George Raymond Lawrence nacque a Ottawa, Illinois, il 24 febbraio 1868 (alcune fonti dicono 1869). Maggiore dei sei figli di Michael e Margaret Tritley Lawrence, ha avuto un'infanzia da classe operaia, mostrando un'attitudine meccanica già in tenera età, inventando un telegrafo rudimentale e sviluppando una lavatrice di facile utilizzo per sua madre. Si è trasferito a Chicago all'età di 20 anni per cercare lavoro, trovando un impiego presso la fabbrica di carri Staver & Abbott. Sposò Alice Herenden nel 1890, dalla quale avrebbe avuto due figli, Raymond e George Lee.

L'interesse del signor Lawrence per la fotografia è iniziato utilizzando immagini dalle quali realizzare schizzi a pastello. Con il fotografo locale Irwin W. Powell, ha aperto il Lawrence Portrait Studio, situato tra Yale Avenue e 63rd Street. Quando il signor Powell lasciò l'attività, nel 1896, il signor Lawrence si impratichì circa le tecniche della camera oscura e, nel giro di pochi anni, la sua attività crebbe e non poco. Volendo sempre mettersi alla prova, ha adottato il motto "L'impossibile nella fotografia è la nostra specialità".
Dei suoi successi abbiamo già parlato: la fotografia aerea, i flash, la fotocamera gigantesca. Anche per lui, però, la vita giunse a un bivio, con la stanchezza e un matrimonio che stava finendo. Dopo aver venduto lo studio, Lawrence sposò Adele Page, molto più giovane di lui, dalla quale avrebbe avuto quattro figlie.

Costretto a riposo dagli effetti di un ictus, George R. Lawrence, morì il 15 dicembre 1938 all'età di 70 anni. Un amico scriverà di questo fotografo innovativo: «Ha lasciato dietro di sé un percorso di successi fotografici che lo hanno segnato come uno dei più importanti pionieri per l’audacia e l’anti-convenzionalità." Le sue collezioni fotografiche sono attualmente conservate presso la Chicago Architectural Photographing Company, la Chicago Historical Society e la Library of Congress.

Le fotografie

La grande fotografia ottenuta con la “Mammoth Camera”.
La “Mammoth Camera” di George Lawrence, costruita per fotografare l'Alton Limited.

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