IL RE DI HOLLYWOOD
Clark Gable, il “Re di Hollywood”, è famoso per aver recitato nel film "Gli spostati" (The Misfits, 1960), diretto da John Huston, sulla sceneggiatura di Arthur Miller, con Marilyn Monroe e Clark Gable. Per entrambi i protagonisti sarà l'ultima apparizione cinematografica.
Tante storie s’intrecciano durante la lavorazione di quella pellicola. Peraltro, molti fotografi si sono interessati alle riprese e ai protagonisti. Elliott Erwitt, per Magnum, ha scattato la fotografia di gruppo degli interpreti. Ernst Haas era il fotografo di scena accreditato. Va poi citata Eve Arnold, la fotografa empatica con tutte le donne celebri che posavano per lei. Pare che Marilyn Monroe, sul set del film, le abbia confessato di essere esausta per via della sua vita sempre alla ribalta. Rimangono poi Inge Morath e Henri Cartier Bresson. Insieme hanno intrapreso un viaggio di diciotto giorni da New York a Reno (in Nevada) per fotografare le riprese de “Gli spostati”. Tra l’altro la fotografa lì conoscerà Arthur Miller, ai tempi marito di Marilyn Monroe, che sposerà nel 1962. Insieme condurranno una vita di grandi viaggi. Il rapporto tra i due si era consolidato nel 1961 durante le riprese del film “Uno sguardo dal ponte”, diretto da Sidney Lumet, basato sull'omonimo dramma del 1955 di Arthur Miller.
Clark Gable è noto anche per aver recitato nel film “Via col vento”, che vogliamo ricordare per aver portato alla ribalta la storia di due donne: Margaret Mitchell, autrice del romanzo famosissimo, e Vivien Leigh, bellissima, che di quel lavoro ha interpretato la trasposizione filmica. Due donne, quindi; alle quali la vita ha dato molto, togliendo anche tanto. Entrambe sono uscite dall’anonimato con coraggio e decisione, ma l’esistenza offre e prende; e con loro non ha fatto un’eccezione.
Clark Gable, note biografiche
Clark Gable l’attore cinematografico americano, è stato definito spesso "Il re di Hollywood" o semplicemente "Il re". Gli anni '30 lo videro all'apice della sua capacità di recitazione e del suo fascino popolare, perché spesso interpretava personaggi spavaldi, con un atteggiamento spensierato. Era famoso per la sua mascolinità, rafforzata dal portamento, complice anche un sorriso accattivante. È stato nominato la settima più grande star maschile del cinema americano classico dall'American Film Institute.
Gable è nato a Cadiz, in Ohio, da William Henry Gable, un trivellatore di pozzi petroliferi, e sua moglie, Adeline, nel 1901. Quando aveva sei mesi, sua madre lo battezzò come cattolico romano, ma sarebbe morta solo un mese dopo. Ha lasciato il liceo all'età di 16 anni ed è stato ispirato a diventare un attore dopo aver visto la commedia “L'uccello del paradiso”; tuttavia, non è stato in grado di iniziare una carriera recitativa fino all'età di 21 anni, per mancanza di risorse economiche.
Nel 1924, Gable si trasferì a Hollywood con la sua insegnante di teatro Josephine Dillon, che aveva 17 anni più di lui. Lei le ha curato il sorriso, addestrandolo anche ad abbassare la voce e a ottenere una migliore postura del corpo, attributi che sono stati determinanti nel contribuire al suo successo. Josephine divenne la sua manager e alla fine i due si sposarono, anche se divorzieranno nel 1930, un anno prima che lui sposasse la seconda moglie Maria Franklin Gable.
Gable ha lavorato come comparsa a Hollywood prima di fare il suo debutto cinematografico in The Painted Desert (1931), un western in cui interpretava il ruolo di un cattivo di nome Brett. Gable avrebbe recitato in molti film tra cui Lo schiaffo (1932), La tragedia del Bounty (1935), Gelosia (1936), San Francisco (1936), Il richiamo della foresta (1935), Saratoga (1937), L' amico pubblico n. 1 (1938), L'amante (1931), Sui mari della Cina (1935) e Le due strade (1934). Il suo contratto con la MGM è durato ventitré anni.
Negli anni '30, Gable consolidò saldamente il suo status di leggenda del cinema. Ha recitato nell'ormai classica commedia romantica Accadde una notte (1934), un film che ha vinto tutti e 5 i principali Academy Awards, tra cui quello del miglior attore (per Gable) e del miglior film. Ha anche recitato al fianco di Vivien Leigh in Via col vento (1939), la pellicola di maggior successo di tutti i tempi. Arthur Miller, autore de Gli spostati (1961), aveva descritto Gable come "l'uomo che non sapeva odiare".
Gli spostati (1961) di John Huston, con Marilyn Monroe e Montgomery Clift, sarebbe stata l’ultima apparizione cinematografica di Clark Gable. L’attore fece appena in tempo a terminare le riprese prima di essere colto da un infarto nel novembre del 1960.
Il fotografo, Edward Steichen
Fotograficamente, Edward Steichen si è distinto in ruoli differenti. Durante la giovinezza è stato un fotografo di talento. Ha poi continuato ad alimentare la sua fama in ambito commerciale negli anni '20 e '30, restituendo ritratti eleganti di artisti e celebrità. Fu anche un importante curatore, organizzando tra l’altro la mostra "Family of Man" nel 1955.
Nato in Lussemburgo, il 27 marzo 1879, Steichen arriva negli Stati Uniti quando aveva due anni. Lui e i suoi genitori si stabiliscono nella piccola città di Hancock, dove il padre prestava servizio nelle miniere di rame. Quando il genitore smise di lavorare per le cattive condizioni di salute, la famiglia si trasferì a Milwaukee, nel Wisconsin, dove la madre sosteneva la famiglia lavorando come artigiana. A partire dall'età di 15 anni, Steichen ha svolto un apprendistato di quattro anni in un'azienda litografica. Durante gli anni '90 dell'Ottocento studiò pittura e fotografia, il che lo avvicinò alla corrente pittorialista. Le fotografie di Steichen furono esposte per la prima volta al Second Philadelphia Photographic Salon nel 1899, e da quel momento divenne presto una star.
Nel 1900, prima di compiere il primo di tanti lunghi viaggi in Europa, Steichen incontrò Alfred Stieglitz, che acquistò tre fotografie del giovane autore. Fu l'inizio di un’amicizia intima e reciprocamente gratificante, che sarebbe durata fino al 1917. Nel 1902 Stieglitz invitò Steichen a unirsi a lui e ad altri fotografi, nella fondazione della Photo-Secession, un'organizzazione dedicata alla promozione la fotografia come arte.
Nel 1905 Stieglitz aprì la sua prima galleria, originariamente chiamata Little Galleries of the Photo-Secession, ma meglio conosciuta come 291, dal nome del suo indirizzo al 291 della Fifth Avenue. Steichen divenne il collegamento francese della galleria. Usando i contatti che aveva stabilito in Europa, divenne il principale responsabile dell'organizzazione delle mostre di arte modernista francese che si tenevano al 291. Henri Matisse (1908) e Paul Cézanne (1910) esposero lì proprio per merito di Steichen.
La rottura tra Stieglitz e Steichen arrivò sull'orlo dell'entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, forse perché Steichen era un francofilo e Stieglitz apertamente legato alla Germania; o probabilmente perché Steichen era arrivato a credere che la Photo-Secession di Stieglitz e i suoi strumenti – la galleria 291 e la rivista Camera Work - fossero diventati i veicoli per un culto della personalità.
Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra nel 1917, Steichen si offrì volontario e fu nominato capo della fotografia aerea per l'esercito americano in Francia. La sua esperienza con le rigorose esigenze tecniche di questo lavoro ha cambiato la sua visione circa lo strumento fotografico. Dopo la guerra abbandonerà lo stile pittorialista, orientandosi verso una maggiore oggettività di descrizione e racconto.
Sempre in antitesi con gli atteggiamenti foto-secessionisti, Steichen si dedicò alla fotografia commerciale, fondando uno studio di successo, quando si trasferì a New York City nel 1923. Ha dedicato i successivi 15 anni della sua vita principalmente alla fotografia di moda e ritrattistica per le pubblicazioni Condé Nast, come Vogue e Vanity Fair. Chiuse lo studio il 1 ° gennaio 1938 e trascorse gran parte dei quattro anni successivi nella sua casa nel Connecticut, coltivando piante.
Un mese dopo l'attacco a Pearl Harbor, nel dicembre 1941, la Marina degli Stati Uniti fece di Steichen un tenente comandante incaricato di dirigere una registrazione fotografica della guerra navale nel Pacifico. Durante la seconda guerra mondiale, Steichen iniziò a collaborare con il Museum of Modern Art di New York City e nel 1947 fu nominato direttore del dipartimento di fotografia, posizione che manterrà fino al suo pensionamento 15 anni dopo. "The Family of Man", una mostra che ha curato nel 1955, è stata senza dubbio l’operazione più importante della sua lunga carriera. La mostra era basata sul concetto di solidarietà umana e Steichen ha selezionato 503 immagini da innumerevoli stampe arrivate da tutto il mondo. Si dice che la mostra sia stata vista da quasi nove milioni di persone in 37 paesi. Steichen ha continuato a curare molte mostre minori al museo, dimostrando così come volesse sostenere il mezzo fotografico per tutti i restanti anni della sua carriera. La sua autobiografia, A Life in Photography, è stata pubblicata nel 1963.
Edward Steichen muore il 25 marzo 1973, in Connecticut.
Il fotografo, Yousuf Karsh
E’ facile imbattersi nelle fotografie di Yousuf Karsh, fotografo ritrattista. Le sue immagini le possiamo riconoscere ovunque: sulle copertine dei libri, su banconote e francobolli, e, naturalmente, esposte nelle gallerie. Nel corso della sua lunga carriera (più di 65 anni), Karsh ha fotografato alcuni tra i più importanti leader del 20° secolo, con una tecnica di illuminazione della quale lui stesso è stato pioniere. Divenne particolarmente richiesto, al punto che il giornalista Perry pubblicò sul London Sunday una frase particolarmente esaustiva: “Quando i famosi cominciano a pensare all’immortalità, chiamano Karsh”. Osservare le sue immagini significa studiare, andare a lezione, far proprio un atteggiamento da tenersi di fronte al soggetto; oltre che, ovviamente, rendere percepibili (e riconoscibili) gli elementi essenziali di colui che si va a ritrarre.
I ritratti di Yousuf Karsh
Nei suoi ritratti eleganti delle figure di spicco del 20° secolo (Pablo Picasso, Georgia O'Keeffe, Winston Churchill, Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Muhammad Ali e Albert Einstein) il fotografo Yousuf Karsh ha catturato sia la personalità privata che il personaggio pubblico. Posando con cura e illuminando in modo sensibile i suoi soggetti, Karsh si è sforzato di evidenziare i tratti distintivi che trasmettessero un senso della loro individualità. Il momento decisivo per lui, quello nel quale avrebbe rilasciato l'otturatore della fotocamera, è emerso quando la maschera pubblica del suo soggetto si è sollevata, anche se solo per un attimo e di sfuggita. Karsh ha scritto: «Il fascino senza fine di queste persone per me risiede in quello che chiamo il loro potere interiore. Fa parte dell'inafferrabile segreto che si nasconde in tutti, ed è stato il lavoro della mia vita cercare di catturarlo su pellicola».
La vita di Yousuf Karsh
Yousuf Karsh, uno dei più importanti fotografi armeno-canadesi, era famoso per i suoi ritratti. Nasce a Mardin, una città nella parte orientale dell'Impero ottomano (Turchia) il 23 dicembre 1908. È cresciuto nell'era del genocidio armeno e, quando aveva 16 anni, i suoi genitori lo spinsero a vivere insieme a suo zio Georg Nakash, anche lui fotografo, a Sherbrooke, nel Quebec, in Canada. Karsh ha frequentato la scuola per un breve periodo, mentre aiutava suo zio con il lavoro in studio. Nakash vide sul campo le capacità di suo nipote e nel 1928 organizzò per lui uno stage sotto un grande ritrattista che viveva a Boston, di nome John Garo.
Nel 1931, per farsi un nome, Yousuf Karsh tornò in Canada e iniziò a lavorare con John Powl, nel suo studio, che poi ha rilevato pochi anni dopo. Nel 1936, ha esposto la sua prima mostra nella Drawing Room dell'hotel Château Laurier. Tempo dopo, trasferì lì il suo studio, dove visse e lavorò fino al 1992.
Karsh è stato scoperto dal primo ministro canadese, Mackenzie King, che ha presentato Karsh ai notabili in visita per le sedute di ritratto. Il suo lavoro iniziò a raccogliere consensi, ma la svolta arrivò quando ritrasse Winston Churchill, nel 1941 mentre Churchill pronunciava un'orazione alla Camera dei Comuni canadese a Ottawa. Questo è rimasto il uno dei ritratti più riprodotti nella storia.
La grande opera di Yousuf Karsh è esposta in numerosi stimati istituti e gallerie come collezione permanente. Pochi esempi sono il Museum of Modern Art di New York, il Metropolitan Museum of Art, la Bibliotheque nationale de France, il George Eastman House International Museum, la National Gallery of Canada e altri. Diverse biblioteche e vari registri in Canada conservano l'intera collezione, insieme ai negativi e ai documenti. Gli strumenti fotografici di Karsh sono stati donati al Canada Technology and Science Museum di Ottawa.
Yousuf Karsh muore il 13 luglio 2002, a Boston.
Le fotografie
Clark Gable fotografato da Edward Steichen, 1931
Clark Gable fotografato da Yousuf Karsh, 1948