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LANA TURNER, BELLEZZA E SCANDALI

Nel giorno di Salgado e Ungaretti (già incontrati), ci rivolgiamo al cinema americano di Hollywood, con le fotografie di Lana Turner. La vita dell’attrice è stata a dir poco scandalosa. L’hanno popolata amori (tanti), relazioni, alcool, con anche un assassinio che ha visto la figlia come omicida. Del resto, la sua vita era iniziata in ambienti non favorevoli, con un padre ucciso in una lite su un tavolo da gioco. La bella Turner, però, corona il suo sogno: quello di diventare una celebrità. Le leggende parlano di un incontro importante di fronte a una Coca Cola, e forse non è stato così. Di certo, la futura attrice è stata abile nel proporre una bellezza suadente, convincente, iconica potremmo dire, mettendo poi su pellicola ciò che la gente si sarebbe aspettato da lei. Gli scandali? Facevano parte del gioco e anche di quel mondo. Si dice che avrebbero potuto danneggiare la sua carriera, ma a conti fatti non è stato così. Il suo sguardo (e non solo quello) ha ammaliato i giovani d’America, che la sognavano come star, non certo alla stregua della ragazza da incontrarsi sul pianerottolo. Del resto, Hollywood era questo: una proposta inarrivabile, concreta solo per pochi. Chi ammirava Lana ne invidiava le feste, gli amori troppo possibili e fugaci, l’ambiente leggero ed effimero che lei era abituata a frequentare.

Lasciamo Lana dov’è, in quel mondo che oggi forse non esiste più. Oggi incontriamo due autori di riguardo a interpretare una celebrità. Ecco quindi Andy Warhol, fotografo questa volta e non solo capostipite della “Pop Art”. Lui ha conosciuto la fotografia in giovane età, per via di un regalo della madre; e in più collezionava immagini, quasi morbosamente. Nel ritratto di Lana Turner ne riconosciamo lo stile, e questo ci piace; anche per completare l’ammirazione che proviamo per un caposcuola di una tendenza.
Circa László Josef Willinger, c’è poco da aggiungere. Era un fotografo di successo, particolarmente di celebrità. I suoi scatti, a nostro parere, sono hollywoodiani per impostazione; come dire: fanno parte di quell’ambiente che descrivevamo prima. Lana è bella e questo basta.

Lana Turner, note biografiche

Lana Turner è nata Julia Jean Mildred Francis Turner a Wallace, Idaho, l'8 febbraio 1920 o 1921. I suoi genitori erano Mildred Frances (Cowan) e John Virgil Turner, un minatore, entrambi ancora adolescenti quando è nata. Nel 1929 suo padre fu assassinato (sul tavolo da gioco) e poco dopo sua madre si trasferì con lei in California. Una volta maturata in una bellissima giovane donna, ha inseguito qualcosa che sarebbe durato per sempre: la celebrità. Non è stata trovata al bancone di un drugstore, come alcuni vorrebbero far credere, ma quella leggenda persiste. Ha seguito altre vie, le stesse che aspiranti attori e attrici hanno fatto, stanno facendo e continueranno a fare alla ricerca di ruoli cinematografici.

Nel 1937 Lana entra nel mondo del cinema, a 17 anni, con piccole parti in Vendetta (1937), L'ultima beffa di Don Giovanni (1937) e È nata una stella (1937). Questi film non le hanno portato molta notorietà, ma è stato un inizio. Nel 1938 ebbe un'altra piccola parte in L'amore trova Andy Hardy (1938) con Mickey Rooney. È stato questo film a far battere forte il cuore dei giovani di tutta l'America alla vista di questa affascinante e provocante giovane donna - conosciuta come la "Sweater Girl". Negli anni '40 Lana era saldamente radicata nel mondo del cinema. Ha avuto buoni ruoli in film come Sorvegliato speciale (1941), Incontro a Bataan (1942) e Grand hotel Astoria (1945). Se la sua carriera procedeva senza intoppi, tuttavia, la sua vita privata si stava trasformando in un disastro e stava diventando una minaccia per la sua carriera pubblica.

È stata sposata otto volte, due volte con Stephen Crane. Ha anche sposato Ronald Dante, Robert Eaton, Fred May, Lex Barker, Henry Topping e il leader della band Artie Shaw. Ha anche combattuto l'alcolismo. In un altro scandalo, sua figlia Cheryl Crane, accoltellò a morte il fidanzato di Lana, il gangster Johnny Stompanato, nel 1958. Cheryl venne assolta dall'accusa di omicidio, perché la giuria scoprì che la ragazza aveva protetto sua madre da Stompanato, che la stava picchiando selvaggiamente; e ha dichiarato che si trattava di un omicidio giustificabile. Questi e altri incidenti hanno interferito con la carriera di Lana, ma lei ha perseverato. L'uscita di Lo specchio della vita (1959), remake di un film del 1934, fu il veicolo del ritorno di Lana. La sua interpretazione di Lora Meredith è stata impeccabile come attrice che lotta per farcela nel mondo dello spettacolo con una giovane figlia, la sua governante e la figlia ribelle della governante. Il film è stato un successo al botteghino e ha dimostrato oltre ogni dubbio che Lana non aveva perso la sua popolarità.

Negli anni '60, tuttavia, si stavano facendo strada nuove stelle, più giovani. Riuscì comunque a realizzare interpretazioni memorabili in film come Ritratto in nero (1960) e Uno scapolo in paradiso (1961). Nel decennio successivo i ruoli stavano arrivando a filo. La sua ultima apparizione in una produzione per il grande schermo è stata in Witches' Brew (1980). Il suo ultimo lavoro cinematografico è arrivato nell'acclamata serie TV Falcon Crest (1981). Dopo tutti quegli anni come sex symbol, nulla era cambiato: Lana era ancora bella come sempre.

Lana morì il 25 giugno 1995 a Culver City, in California, dopo una lunga malattia. Aveva 74 anni.

Andy Warhol, note biografiche

Andy Warhol nasce Andrew Warhola il 6 agosto 1928, nel quartiere di Oakland a Pittsburgh, in Pennsylvania, i genitori di Warhol erano immigrati slovacchi, devoto cattolici. Suo padre, Andrej Warhola, era un operaio edile; sua madre, Julia Warhola, una ricamatrice.

All'età di otto anni, Warhol contrasse la corea, nota anche come danza di San Vito, una rara e talvolta fatale malattia del sistema nervoso che lo costrinse a letto per diversi mesi, durante i quali sua madre, lei stessa un'abile artista, gli diede le prime lezioni di disegno, il passatempo preferito di Warhol durante l’infanzia. Era anche un appassionato di film, e quando sua madre gli comprò una macchina fotografica all'età di nove anni, si dedicò anche alla fotografia, sviluppando la pellicola in una camera oscura improvvisata, che aveva allestito nel loro seminterrato.

Warhol ha frequentato la scuola elementare Holmes e ha preso le lezioni d'arte gratuite offerte al Carnegie Institute (ora Carnegie Museum of Art) a Pittsburgh. Nel 1942, all'età di 14 anni, perse il padre a causa di una malattia epatica. Warhol ne fu così sconvolto che non partecipò al funerale. Si nascose sotto il letto per tutta la veglia funebre. Il padre di Warhol aveva riconosciuto i talenti artistici del figlio e nel suo testamento aveva stabilito che i suoi risparmi di una vita andassero all'istruzione universitaria di Warhol. Nello stesso anno, Warhol iniziò alla Schenley High School e, dopo essersi diplomato, nel 1945, s’iscrisse al Carnegie Institute for Technology (ora Carnegie Mellon University) per studiare disegno pittorico.

Nel 1949, Warhol si trasferì a New York City per intraprendere la carriera di artista commerciale. Fu in questo periodo che abbandonò la "a" alla fine del suo cognome per diventare Andy Warhol. Fu assunto dalla rivista Glamour a settembre, continuando a essere uno degli artisti commerciali di maggior successo degli anni '50.
Alla fine degli anni '50, Warhol iniziò a dedicare maggiore attenzione alla pittura e nel 1961 fece debuttare il concetto di "pop art", con dipinti incentrati su beni commerciali prodotti in serie. Nel 1962 espose i dipinti ormai iconici delle lattine di zuppa Campbell. Queste piccole opere su tela di prodotti di consumo quotidiano hanno portato in auge sia Warhol che la pop art. Gli altri famosi dipinti pop di Warhol raffiguravano bottiglie di Coca-cola, aspirapolvere e hamburger. Warhol dipinse anche ritratti di celebrità con colori vivaci e sgargianti; i suoi soggetti più famosi includono Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Mick Jagger e Mao Tse-tung.
Nel 1964, Warhol aprì il suo studio d'arte, noto semplicemente come "The Factory", che diventò rapidamente uno degli epicentri culturali di New York City. Luogo di feste sontuose, lì convenivano le più ricche celebrità della città, tra cui il musicista Lou Reed, che ha reso omaggio ai personaggi incontrati a The Factory con la sua canzone canzone "Walk on the Wild Side". Warhol era un amico di Reed e sosteneva la sua band, i Velvet Underground.
Warhol, che chiaramente apprezzava la sua celebrità, divenne un ospite fisso nei nightclub di New York City come Studio 54 e Max's Kansas City. Nel 1968, tuttavia, la fiorente carriera di Warhol stava quasi per concludersi. Valerie Solanas, un'aspirante scrittrice e femminista radicale, il 3 giugno gli spara. Warhol è rimasto gravemente ferito, e ha dovuto indossare un corsetto chirurgico per il resto della sua vita.
Negli anni '70, Warhol ha continuato a esplorare altre forme di media. Ha pubblicato libri (come The Philosophy of Andy Warhol - From A to B and Back Again - e Exposure) e prodotto film.

Warhol ha sofferto di problemi cronici alla cistifellea. Il 20 febbraio 1987 fu ricoverato al New York Hospital dove gli fu rimossa con successo. Giorni dopo subentrarono delle complicazioni che provocarono un arresto cardiaco improvviso e morì il 22 febbraio 1987, all'età di 58 anni.

Andy Warhol e la fotografia

Andy Warhol si avvicina alla fotografia intorno al 1962, quando abbandona la tecnica serigrafica per quella foto-serigrafica, ossia la trasposizione di un’immagine fotografica su tela, poi modificata in seguito per mezzo di altri interventi pittorici.
Da quel momento la fotografia diventa per lui una vera passione e assume una posizione centrale nella sua produzione artistica. Ovunque andasse, portava con sé la sua Polaroid. Soleva dire: «Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada. Avere un nuovo rullino da sviluppare mi dà una buona ragione per svegliarmi la mattina».
Celebri sono i ritratti di Mick Jagger, Alfred Hitchcock, Jack Nicholson, OJ Simpson, il calciatore Pelè; ma anche leggende della musica come Bob Dylan, Lou Reed, John Lennon. Warhol era anche un grande collezionista di fotografie: dai ritagli di giornali, fino alle foto comprate nei mercatini; oggetti che raccoglieva fin da bambino, poi diventati fonte d’ispirazione.

László Josef Willinger, note biografiche

László Josef Willinger nasce il 6 aprile 1909 a Budapest, in Ungheria. Lui era un fotografo ebreo tedesco, noto soprattutto per i ritratti di celebrità e star del cinema. Anche sua madre Margaret era fotografa e ha condiviso la passione con il figlio, curandone la formazione tecnica. Nel 1929 László si trasferisce a Parigi e Berlino, dove lavorava come fotografo freelance per molti giornalisti e riviste. In entrambe le città ha avuto modo di fondare uno studio fotografico, rispettivamente nel 1929 e nel 1931.

Il nostro lasciò Berlino nel 1933, quando Adolf Hitler divenne cancelliere. Si stabilirà a Vienna, dove inizia a fotografare celebrità, come: Marlene Dietrich, Pietro Mascagni, Sigmund Freud, Carl Jung e Max Reinhardt. Verso la metà degli anni László '30 viaggiava tra l'Africa e l'Asia e durante il peregrinare venne invitato da Eugene Robert Richee (fotografo delle star del film muto) a trasferirsi negli Stati Uniti.

Laszlo Willinger decise presto di stabilirsi a Hollywood, dove fondò uno studio di successo. È stato uno dei primissimi fotografi a sperimentare il colore, il che si è rivelato un punto vincente per il proseguo della sua carriera. Presto raggiunse fama e prestigio come fotografo delle star del cinema di Hollywood, come: Clark Gable, Joan Crawford e Fred Astaire. Famosi sono diventati i suoi servizi fotografici con Marilyn Monroe, che ha avuto la possibilità di incontrare quando la futura attrice esordiva come modella, conosciuta ancora come Norma Jeane.

Laszlo Willinger soleva dire: "L'unica cosa che ci si aspettava da me era che realizzassi immagini che la stampa avrebbe scelto di stampare prima di quelle di tutti gli altri ... Per essere stampato, il mio lavoro doveva essere il migliore”.

Le fotografie

Andy Warhol, Lana Turner 1985
László Josef Willinger, Lana Turner 1939

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