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LUI ACCETTA MIRACOLI

Per parlare di Tiziano Ferro abbiamo preso spunto da una sua canzone: “Accetto Miracoli” (dall’omonimo album, 2019). In essa riconosciamo il cantante, la sua melodia, la capacità di parlare con franchezza della malinconia.
«La canzone prende in esame il rapporto con il proprio destino», spiega Tiziano, «Perché a volte dobbiamo essere capaci di consegnarci alla vita, senza forzarne l’andamento. Così facendo, le cose vanno molto bene, i miracoli accadono». «Fermo agli ostacoli, accetto miracoli», questo dice la canzone.

Con gli anni, abbiamo iniziato ad apprezzare il talento del cantante laziale (nasce a Latina). Per molto tempo ci aveva spaventato la facilità con la quale era riuscito a portare alla ribalta dei tormentoni. La ragione, però, andava cercata nel costrutto musicale, quasi sempre anticipato da un arpeggio o da un piano solo, e nella melodia della voce, mai forzata, neppure nei cambi di tono.

In una canzone Tiziano parla di fotografia. Si tratta di “Ti scatterò una foto” (Album “Nessuno è solo”, 2006). Leggiamone una strofa: «Ti scatterò una foto. Ricorderò e comunque e so che non vorrai. Ti chiamerò perché tanto non risponderai. Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco. E capendo che ti ho perso. Ti scatto un'altra foto». La fotografia diventa il tentativo di fissare l’amore per lei, di non volerlo lasciare andare. Bella la strofa che segue: «Siamo figli di mondi diversi una sola memoria. Che cancella e disegna distratta la stessa storia». Tutto questo “sarà bellissimo” perché gioia e dolore fanno capolino nello stesso ambito, quando la felicità corre su un filo. Che poi si cada in una o nell’altro dipende solo dal destino, al qual occorre abbandonarsi: accettando miracoli.

Giovanni Gastel fotografa Tiziano Ferro

Parlare di Giovanni Gastel è difficile. La malinconia per la sua scomparsa è ancora forte nel petto, soprattutto oggi che chiediamo aiuto a due sue fotografie. Una è tratta da “Le 100 facce della musica italiana”, un progetto ideato da Rolling Stone Italia, che ha invitato il grande fotografo Giovanni Gastel a ritrarre i protagonisti della musica italiana. Lui ha risposto con tutta l’eleganza di cui era capace.
La seconda immagine è la copertina di Accetto Miracoli (2019). In entrambi i ritratti, riconosciamo il cantante per come ci piacerebbe incontrarlo. Lo schema della luce è semplice, ma quello che ci piace sono le pose, le braccia, il sorriso. Lì Giovanni era un maestro, perché non trattava la celebrità del soggetto, ma curava la relazione con chi gli stava di fronte. Lui era capace di mettere tutti a proprio agio, in semplicità. Lo abbiamo visto lavorare più volte e nel suo studio l’ambiente era sempre disteso, tranquillo, privo di stress o forzature. Un ritrattista è anche questo, e Giovanni lo era.

Tiziano Ferro, note biografiche

Tiziano Ferro nasce il 21 febbraio 1980 a Latina. Lui frequenta l’Università a Roma, prima in ingegneria, poi in scienze della comunicazione. Più consistenti sono stati gli studi musicali, tra chitarra classica, batteria e pianoforte. Nel 1996, arriva il canto: Tiziano Ferro entra nel coro gospel di Latina, che contribuirà alla sua formazione artistica.

Saranno i produttori Alberto Salerno e Mara Majonchi a spianargli la carriera canora e iniziano a lavorare per lui. Intanto, nel 1999, Tiziano partecipa come corista al tour dei Sottotono. Nel 2001 firma il contratto con la casa discografica EMI e nel luglio dello stesso anno pubblica il suo primo singolo: s'intitola "Xdono" e scala vertiginosamente le classifiche in Italia e in Europa. Nell'ottobre del 2001 esce, ma soltanto per le radio, il secondo singolo "L'olimpiade". Nello stesso mese viene pubblicato l'album d'esordio "Rosso relativo", che viene pubblicato in 42 nazioni.
Il 2002 si apre con il terzo singolo, intitolato "Imbranato", anche questo in esclusiva per le radio. A maggio arriva nei negozi il singolo "Rosso relativo". Il brano diventa il tormentone estivo e Tiziano Ferro viene premiato al Festivalbar come miglior artista esordiente.
Il 2002 è un anno intenso anche sul fronte dei concerti: il tour italiano parte a gennaio e si conclude a fine settembre con un live allo stadio di Latina. Le date all'estero comprendono: Spagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio.

Il 7 novembre 2003 esce in Italia il secondo album di Tiziano Ferro: "111 Centoundici", fortemente autobiografico . Dal CD vengono estratti i singoli "Sere nere" e "Non me lo so spiegare" i quali impiegano pochissimo tempo a diventare iconici.

Nel giugno del 2006 a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro, esce in 44 paesi del mondo il nuovo album "Nessuno è solo". I singoli provenienti dal disco sono: "Stop! Dimentica", "Ed ero contentissimo", "Ti scatterò una foto", "Non me lo so spiegare (con Laura Pausini)", "E Raffaella è mia" (nel cui video partecipa Raffaella Carrà), "E fuori è buio".
Nel 2008 esce un altro disco: il titolo è "Alla mia età".

Nel mese di ottobre del 2010 pubblica "Trent'anni e una chiacchierata con papà", un libro autobiografico. Il suo nuovo lavoro discografico esce alla fine del mese di novembre 2011 e s’intitola "L'amore è una cosa semplice".
Nel mese di luglio del 2019 Tiziano Ferro si sposa con il compagno statunitense Victor Allen. Nel novembre successivo esce il nuovo album "Accetto miracoli" e tre anni dopo “Il mondo è nostro”.

Giovanni Gastel, note biografiche

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. La sua carriera di fotografo inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni ’70, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto ed imparando le tecniche base di un mestiere che l’avrebbe poi portato al successo. Tra il ’75-‘76 lavora per la prestigiosa casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso.
La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini -Direttore di Edimoda- e Gisella Borioli, con Mondo Uomo e Donna.
Tra gli anni ’80 e i ’90, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del “Made in Italy”. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi -dove negli anni ’90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain- nonché nel Regno Unito e in Spagna.
Sebbene la sua carriera inizia nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d’espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d’arte, Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.
Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il Ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente. Il suo lavoro culmina in una mostra al Museo Maxxi di Roma nell’anno 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera. Alcuni dei ritratti degni di nota includono Barack Obama, Ettore Sottsass, Roberto Bolle e Marco Pannella.

Giovanni Gastel ci lascia il 13 marzo 2021

Le fotografie

Tiziano Ferro da: “Le 100 facce della musica italiana”, Rolling Stone Italia. Ph. Giovanni Gastel
Tiziano Ferro. Copertina dell’album “Accetto Miracoli”. Ph. Giovanni Gastel, Milano 2019.

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