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FOTOGRAFIA DA LEGGERE …

Consueto appuntamento del lunedì con fotografia da leggere. Oggi incontriamo un lavoro particolare. Innanzitutto il volume è da vedere (sono presenti le fotografie); poi occorre leggere le parole, un diario che l’autrice ha scritto mentre portava avanti il suo progetto fotografico.
Ecco quindi note, idee, riflessioni riportate integralmente, a contrappunto delle immagini. Il volume che abbiamo letto, e guardato, porta il titolo “Apparizioni per testardi picchi” e porta la firma di Francesca Della Toffola (edizioni LaGrafica per Ponte43, 2021).

Andiamo con ordine. Francesca Della Toffola risponde a un bando per interpretare fotograficamente villa Greppi, una residenza di Monticello Brianza, costruita tra Monza e Lecco. La fotografa trascorre là due mesi, soggiornando nella dimora del custode. Tornava a casa ogni quindici giorni, dove stampava le sue opere, attaccandole subito dopo nel diario. Ne è nato un volume unico, poi riprodotto nel lavoro che vediamo.

Leggendo e guardando emerge l’esperienza di Francesca, la sua emozione ma anche e soprattutto il suo stile. Lei fa parte delle fotografie, con una presenza che non ritrae, diventando invece materia, sostanza, elemento vitale delle immagini. E’ lì che si svolge il processo fotografico: i click non interrompe il respiro, per manifestarsi con l’autrice che ne fa parte: con empatia ed emozione.

Le parole di Marta Comi
Presidente Consorzio Brianteo Villa Greppi

«Ci sono luoghi capaci di incantare le persone. Ci sono persone capaci di farsi incantare dai luoghi. Quando questo tipo di luogo e questo genere di persone s’incontrano, si aprono scenari magici e situazioni straordinarie, come quella che si è creata tra Francesca della Toffola e Villa Greppi: una (Francesca) da sempre in grado di trasformare la realtà in sogno o in ricordo, traducendola in immagini oniriche, immaginifiche e intime, l’altra (la Villa) misteriosa seduttrice, che nella sua decadenza e nella sua eleganza sciupata e ferita trova le ragioni del suo fascino misterioso».

“Apparizioni per testardi picchi”, sinossi

Nel corso della Residenza d'artista a Villa greppi, Francesca Della Toffola ha tenuto un quaderno-diario, annotando le proprie riflessioni e i progressi del suo lavoro, in un dialogo intimo tra progettualità artistica ed esperienza personale.
Apparizione per testardi picchi è la riproduzione fedele di questo diario, corredato dalle splendide fotografie che l'artista ha realizzato nel corso della sua residenza.
Un quaderno emozionale ed emozionante, tra parola e fotografia; un viaggio nell'anima e nell'idea creativa di Francesca Della Toffola, attraverso i suoi pensieri più profondi e le sue straordinarie fotografie.

“Apparizioni per testardi picchi”, alcuni appunti dell’autrice

Pag.17
Oggi sono stata nella villa per esplorare e fotografare.
Molte Stratificazioni. Pareti scrostate e da scrostare per togliere per trovare lo strato originario.
Parete rossa, parete azzurra, parete gialla con decorazioni.
Da fare doppie esposizioni agli STRATI. Doppi strati.

Pag.20
8 e 9 luglio 2021
In questi giorni ho lavorato in esterno, in particolare zona est e sud.
Sempre figurina, ballerina che si muove, giocando, esplorando. Piccola rispetto alle dimensioni. Come insetto – fatina – farfallina

Francesca Della Toffola, note biografiche

Francesca Della Toffola nasce a Montebelluna nel 1973. Laureata in lettere moderne si specializza, in seguito, presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Dopo un iniziale interesse verso la macrofotografia esplora il linguaggio fotografico: la ricerca sui materiali, la scoperta della linea nera e la riflessione sull’autoritratto. Nel 2009 pubblica il libro fotografico “The black line series”, nel 2018 “Accerchiati incanti”, grazie al quale riceve il Premio Hemingway 2018. Nel 2021 pubblica il diario della Residenza d’Artista a Villa Greppi: “Apparizioni per testardi picchi”.
Ha realizzato mostre collettive e personali. Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche, tra le quali l’Archivio Zannier, l’Archivio Storico Fotografico della Galleria Civica di Modena e l’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico di Senigallia. É curatrice della manifestazione “Trevignano Fotografia” giunta alla dodicesima edizione. Insegna storia e tecnica della fotografia negli Istituti superiori.

www.francescadellatoffola.it

Le fotografie

Non abbiamo incluso la copertina, perché completamene nera con un foro bianco in mezzo. L’autrice ci ha concesso due immagini (grazie) che pubblichiamo più che volentieri. Eccole spiegate da Francesca.

«La prima immagine "Angelo in camera oscura" è stata realizzata all'interno di una delle stanze di Villa Greppi, dove ogni giorno circa alla stessa ora si formava attraverso due fori negli infissi creati presumibilmente da un picchio, l'immagine del lato opposto della Villa. Io con le ali, come un essere invisibile che si fa visibile per un breve istante, mi sono inserita davanti l'immagine creata dalla luce come all'interno di una camera oscura naturale».

«Nella seconda immagine "Stratificazioni-finestra" ho cercato di fondermi con una delle pareti scrostate della Villa, cercando una sorta di empatia con il luogo, provando ad ascoltare le storie passate che potevano raccontarmi quelle ferite».

“Angelo in camera oscura”, di Francesca Della Toffola
“Stratificazioni-finestra”, di Francesca Della Toffola

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