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JOHNNY DEPP NE COMPIE 60

In molte si sono innamorate di Johnny Depp da giovane. Bello e impossibile, capelli lunghi e sguardo da finto timido. Selvaggio e inquietante, Johnny Depp rappresenta colui che non deve chiedere mai. Eccessivo e sfrontato, nessuno potrà mettergli i piedi in testa e piace per questo, ancora oggi.

Lo abbiamo ricordato due anni addietro per l’interpretazione nel film Minamata, dove incarna Eugene Smith, il famoso fotografo. Johnny Depp, col suo lavoro, ha rafforzato il legame già esistente tra cinema e fotografia. In un numero rilevante di film, l’arte dello scatto vive al centro della narrazione, a volte persino quale elemento risolutivo delle varie vicende: dai polizieschi, alle storie d'amore. Ci vengono in mente Blow up, La dolce vita (dove nasce la figura del "paparazzo"), La finestra sul cortile, Occhio indiscreto, Smoke, I ponti di Madison County, e poi, ancora, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, One Hour Photo e altri (tra cui, molti titoli dedicati al fotoreportage di guerra, come l’Urla del Silenzio, ad esempio).

Nel film Minamata, la fotografia costituisce l’asse portante della trama e il personaggio principale sarà proprio un fotografo: quell’Eugene Smith famoso per i reportage di guerra, ma anche per lavori importanti come “Spanish Village” (in cui è raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo) e “Country Doctor” (narrazione fotografica dell'attività di un medico generico nella campagna americana).
Quella di Minamata, l’ultimo reportage di Smith, è da considerarsi una tragedia ecologica, causa dell’omonima malattia diffusa tra gli abitanti del luogo. Quale elemento scatenante vi era il rilascio di mercurio nelle acque reflue dell'industria chimica Chisso Corporation, durato più di trent’anni. L’elemento chimico si accumulò nei molluschi, nei crostacei e nei pesci della baia di Minamata, entrando nella catena alimentare e causando così l'avvelenamento da mercurio.

Johnny Depp, note biografiche

Johnny Depp è nato a Owensboro, Kentucky, il 9 giugno 1963. Il padre di Depp lavorava come ingegnere civile e sua madre lavorava come cameriera e casalinga.
Depp e la sua famiglia si trasferirono spesso per il lavoro di suo padre, arrivando in Florida, quando Depp aveva 7 anni. La famiglia ha vissuto in un motel per quasi un anno, finché suo padre non ha trovato lavoro. Depp odiava la sua nuova casa e, all'età di 12 anni, iniziò a fumare e sperimentare droghe a causa dello stress dei problemi familiari.
Nel 1978, quando Depp aveva 15 anni, i suoi genitori divorziarono. Essendo il più giovane di quattro figli, è diventato compito di Depp andare nell'ufficio di suo padre e ritirare i soldi settimanali per il mantenimento dei figli. La separazione ha causato una spaccatura tra Depp e suo padre.
A 16 anni, Depp abbandonò il liceo e si unì a una garage band chiamata Kids (suonava la chitarra, sua grande passione). Il gruppo ebbe abbastanza successo da aprire per i Talking Heads, ma riuscivano a malapena a sbarcare il lunario.
Nel 1983, all'età di 20 anni, Depp incontrò e sposò la truccatrice di 25 anni Lori Allison. Nello stesso anno, la coppia si è trasferita a Los Angeles con la band di Depp nella speranza di fare le cose in grande.
Un anno dopo, Depp ha iniziato a recitare con l’aiuto dell’ex fidanzato di sua moglie, l'attore Nicolas Cage. Dopo diverse piccole parti, Depp ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico legittimo nel film horror “Nightmare dal profondo della notte” (1984).

Nel 1985 matrimonio di Depp finì in frantumi. Seguirono due relazioni sentimentali, entrambe di breve durata: con le attrici Sherilyn Fenn e Jennifer Grey.
Nel 1986 Depp, in "Platoon", è uno dei disperati nella giungla vietnamita mentre il suo primo ruolo da protagonista arriva finalmente nel 1990, nel musical "Cry baby". La notorietà giunge in quello stesso anno con "Edward mani di forbice". È stato durante le riprese del film che Depp ha incontrato la co-protagonista Winona Ryder. I due si sono fidanzati. Per consolidare il loro amore, Depp si è persino fatto tatuare "Winona Forever" sul braccio destro. La coppia si separò, tuttavia, nel 1993, dopo che i genitori della donna proibirono alla figlia di sposarsi.

Depp, per via anche della droga, è precipitato in una profonda depressione. Ha poi iniziato una relazione con la top model Kate Moss. Il suo comportamento selvaggio non ha alcuna conseguenza sulla sua vita professionale e nel 1994 recita nel film biografico “Ed Wood”. Altri film degni di nota alla fine degli anni '90 includono “Don Juan DeMarco” (1995) e “Donnie Brasco” (1997), al fianco di Al Pacino.

Nel 1998, Depp si è separato dalla fidanzata Kate Moss e nel 1999 ha sposato la pop-star attrice Vanessa Paradis, che gli ha dato due figli in tempo breve. Proprietario del celebre nightclub "The Viper Room", è stato arrestato un'infinità di volte per le sue improvvise intemperanze.
Nei primi anni 2000 gira "Chocolat" (di Lasse Hallström), "Blow" (2001, di Ted Demme, in cui interpreta il narcotrafficante George Jung) e "La vera storia di Jack lo squartatore" (From Hell, 2001).
Il 2004 lo vede protagonista dell'edizione degli Oscar con il film "La maledizione della prima luna - Pirates of the Caribbean" (con Orlando Bloom). Depp ha poi interpretato il produttore di dolciumi immaginario Willy Wonka nel film del 2015 “La fabbrica del cioccolato”.
Nel 2006, Depp è tornato con successo nei panni di Sparrow per il sequel “Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma”. Anche la terza puntata è andata bene: “ Il pirata dei Caraibi, ai confini del mondo” (2007).

Ancora una volta vagando in alto mare, Depp ha ripreso il ruolo di Sparrow in un'altra puntata della serie di film Pirati dei Caraibi nel 2011. Depp ha poi interpretato il ruolo del famigerato boss del crimine Whitey Bulger nel film biografico del 2015 “Black Mass, l’ultimo gangster”. Nel 2016, Depp ha ripreso il suo ruolo di Cappellaio Matto in “Alice attraverso lo specchio”, l'ultima del sequel di Alice nel paese delle meraviglie, la prima parte era del 2009. L'anno successivo, è tornato come Sparrow per “Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar” e si è unito al cast di “Assassinio sull'Orient Express”. Nel 2018, interpreta il malvagio mago Gellert Grindelwald in Animali fantastici: I crimini di Grindelwald.

Maurizio Galimberti, lo scatto e l’artista

Incontriamo Maurizio Galimberti in casa sua, a Milano. Ci accoglie con ospitalità. Un lungo corridoio ci conduce in una sala piena di libri. Alle pareti fanno mostra di sé alcuni suoi mosaici. Una tenda bianca si gonfia di sole e di vento. Usciamo in terrazzo, prendiamo un caffè. Siamo imbarazzati nel parlare con lui, soprattutto perché non sappiamo da dove iniziare. Lui è il fotografo e l’artista, ma anche il pensatore che plasma le immagini con le mani, lo sperimentatore che compone e ricompone, l’interprete che fa suo il proprio tempo, allungandolo se serve. E’ perfino studente, quando vuole; perché è nell’applicazione che vive il suo pensiero fotografico. Tante cose, troppe: difficile trovare un pertugio.
Siamo abituati a parlare con fotografi che diventano come noi quando poggiano la fotocamera sul tavolo. Lo strumento, nel loro caso, diventa elemento di coesione con il linguaggio fotografico, ma solo quando serve. Subito dopo, proprio scatola e obiettivo possono fungere da separatori: l’uomo da un lato e l’immagine da un altro. Forse stiamo esagerando, certo è che Maurizio è interprete e strumento. La fotografia vive in lui permeandosi delle sue stesse sensazioni, degli stati d’animo che lo accompagnano. Manipolazioni e mosaici rappresentano quasi un’esigenza fisica e mentale, per dare sfogo all’arte, assorbita nel pensiero fino a diventare idea.
A questo punto sarebbe facile scoprire come Cubismo, Dadaismo e Futurismo abbiano lasciato tracce importanti nell’ispirazione di Galimberti, assieme ovviamente al surrealismo e all’arte concettuale di Marcel Duchamp. E’ lui stesso a dircelo, e soffermandoci sulle definizioni rischieremmo di rendere più impermeabile l’anima del fotografo – artista. Lui è interprete e strumento, dicevamo; così, forse (non ce ne voglia Maurizio), la sua personalità si divide proprio durante il Click. Tutto è già avvenuto, prima; e molto deve ancora accadere. “Spellicolerà”, per guardare, solo quando vorrà, dopo un tempo necessario. Le verifiche non occorrono, perché i significati sono dentro di lui già prima e subito dopo quel Click: quando l’idea si riposa; tra lo scatto e l’artista, appunto.

Maurizio Galimberti, note biografiche

Maurizio Galimberti nasce nel 1956 a Como. Mentre frequenta l’istituto per geometri, sviluppa una precoce passione per la fotografia e partecipa a numerosi concorsi. All’inizio usa la pellicola analogica, ma ben presto passa alle polaroid, per vedere subito il risultato del suo scatto senza aspettare. La scelta della polaroid si rivela azzeccata, perché la pellicola istantanea produce dei colori magici.
Nei primi anni ’90 Galimberti abbandona l’azienda edile della famiglia per dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Nel 1991 inizia a collaborare con la polaroid, diventandone il testimonial ufficiale. Nel 1995 esce il volume Polaroid Pro Art e nel 1997 i suoi mosaici di polaroid entrano nel mondo del collezionismo d’arte.
La tecnica di Galimberti, che risente dell’influenza di Boccioni e di Duchamp, consiste nel fare un collage di polaroid ciascuna delle quali riproduce un particolare diverso dell’immagine da ritrarre. Grazie a questa tecnica particolare Galimberti arriva al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani della rivista Class e partecipa come ritrattista a diverse edizioni del Festival del Cinema di Venezia, immortalando i divi del cinema, come Johnny Depp. Anche alcune importanti aziende (Fiat, Caffé Illy, Lancia, Nokia) gli commissionano delle opere.

Le fotografie

Johnny Depp nel film Minamata
Johnny Depp interpretato da Maurizio Galimberti, Venezia 2003

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