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BABE RUTH E NAT FEIN

La leggenda del baseball Babe Ruth partecipa al 25esimo anniversario dell’inaugurazione dello Yankee Stadium di New York, il 13 giugno del 1948. Ruth si era ritirato nel 1935 per problemi di salute. L’immagine lo ritrae di nuovo in campo con la divisa degli Yankees, mentre si appoggia alla mazza da baseball come fosse un bastone. La fama del campione, ma anche la posa dello stesso, fece sì che questa fotografia girasse tutto il mondo, diventando tra le più celebri della storia del baseball. Ruth morì due mesi dopo, il 16 agosto del 1948.

Babe Ruth, forse il più forte giocatore di baseball di tutti i tempi, era anche conosciuto con un soprannome in italiano: “The Bambino”.
Nella memoria storica di lui rimangono molte cose, tra queste la predisposizione nei confronti dell’infanzia, tant’è vero che la Little League, negli USA, è intitolata appunto a suo nome. La forza della sua battuta, in fase di attacco, era devastante; e la sua carriera può contare 714 fuoricampo. Siamo negli anni ’20 e il record rimarrà imbattuto fino agli anni ’70, quando però la formula del campionato prevedeva la disputa di un numero maggiore di partite.
Come dicevamo, Babe uscì di scena nel 1935. Tornò allo Yankee Stadium (costruito appositamente per lui e le sue gesta) nel 1948, il 13 Giugno. Gravemente malato, volle salutare il suo pubblico e la vita che lo stava abbandonando. Tutti sapevano che il campione sarebbe mancato a breve, per cui sul diamante e tra la gente l’emozione era forte. Molte furono le fotografie scattate, una di queste vinse il Pultizer. Fa vedere un campione di spalle: ancora robusto, ma ormai chino su se stesso; per sorreggersi si aiuta con la mazza dei fuoricampo.

Avevamo parlato di Babe Ruth il 22 aprile 2021, perché in quel giorno, ma nel 1914, debuttava come professionista.

Nat Fein e The Babe Bows Out

Nathaniel Fein (7 agosto 1914 - 26 settembre 2000) è stato fotografo per il New York Herald Tribune per 33 anni. Fein è noto per aver fotografato Babe Ruth verso la fine della sua vita, vincendo il Premio Pulitzer nel 1949 per la sua fotografia The Babe Bows Out.

Fein è nato e cresciuto nel Lower East Side di Manhattan. È stato fotografo per la stampa presso il New York Herald Tribune dal 1933 al 1966. L'argomento principale di Fein era New York dopo la seconda guerra mondiale. Albert Einstein, Ty Cobb, Queen Elizabeth e Harry S. Truman sono stati tra i tanti personaggi pubblici che ha fotografato. Nat Fein ha vinto più premi fotografici per la stampa di tutti i suoi contemporanei. Sebbene venga considerato uno dei più grandi fotografi capaci di ritrarre l’umanità nel giornalismo, porta con sé il primato di aver scattato "la fotografia più celebrata nella storia dello sport".

Residente a Tappan, New York, Fein è morto il 26 settembre 2000, all'età di 86 anni.

Babe Ruth era il volto dei New York Yankees e ha incarnato l'etica del gioco del baseball, la cultura sportiva americana e l'eredità di New York. In Babe Bows Out il fotografo Nat Fein cattura l'amato atleta in un'immagine che è diventata sinonimo dell'immensità del suo soggetto. Il giorno in cui gli Yankees avrebbero celebrato il 25° anniversario dello Yankee Stadium e ritirato il numero di "The Great Bambino", il principale fotografo sportivo del Tribune si è ammalato. Così, il 13 giugno 1948, Nat Fein fu incaricato di documentare quella che molti sospettavano potesse essere l'ultima apparizione pubblica di Babe Ruth.

Mentre altri fotoreporter tentavano di cogliere un'ultima volta un ritratto del grande eroe del baseball americano con indosso la divisa, Nat Fein, ha provato a catturare il numero iconico sulla sua maglia. L'immagine finale è piena di emozione, un addio al più grande giocatore di baseball. Tra un'interminabile folla di curiosi e accompagnata da attuali giocatori degli Yankees, Ruth s’inchina sul palco in cui è stata creata la sua leggenda.
Al momento della fotografia, nel 1948, Babe Ruth non giocava per gli Yankees da oltre un decennio. Era malato da tempo e il suo aspetto era cambiato; le sue gambe magre e il viso mostravano i segni della sua fragile condizione. La fotografia di Fein, invece di evidenziare i lineamenti invecchiati, coglie la sagoma del gigante del baseball. L'immagine che presenta Ruth con la sua classica maglia numero tre sottolinea l'enorme influenza che ha esercitato su New York. L'immagine non simboleggia solo un eroe sportivo, ma un uomo che era più grande della vita. La sua infanzia difficile con frequenti visite a orfanotrofi e ospedali, la sua gentilezza verso i giocatori di baseball di colore in un periodo d’iniquità razziale, la sua passione per il volontariato verso i bambini malati di poliomielite e il suo fisico più grande, generarono empatia nella sua fotografia d'addio. L’immagine presenta una poetica che collega chi guarda a un incrollabile eroe americano.

Babe Bows Out alla fine è diventata la prima fotografia sportiva a vincere il Premio Pulitzer. Ha consolidato l'importanza del mezzo fotografico. È considerata una delle 100 immagini più influenti di tutti i tempi.

Le fotografie

Babe Ruth nello spogliatoio
Babe Bows Out, 13 giugno 1948
Entrambe le immagini sono di Nat Fein

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