FOTOGRAFIA DA LEGGERE …
Consueto appuntamento del lunedì con “Fotografia da leggere”. Questa volta incontriamo un libro sontuoso, anche da guardare e consultare alla bisogna. Si tratta di “Fotografia, un corso di base secondo l’insegnamento di Alsel Adams”. L’opera, edita da Zanichelli, come vedremo nasce dall’amicizia tra l’autore, John P. Schaefer, e il noto fotografo californiano.
Nella controcopertina leggiamo: «Ansel Adams è stato non solo un maestro della fotografia, ma anche un grande divulgatore, convinto che i suoi metodi fossero universalmente applicabili. John P. Schaefer, allievo e amico di Ansel Adams, ha saputo abilmente ricorrere alle parole e alle fotografie del maestro per costruire questo manuale di base».
Ancora: «Il manuale copre tutti gli argomenti propedeutici: cenni di storia della fotografia, sistemi fotografici di piccolo, medio e grande formato, pellicole, obiettivi ed accessori, sviluppo e stampa del negativo. Ampio spazio è dedicato alla teoria di Adams sulla visualizzazione, al Sistema Zonale per la determinazione dell’esposizione e alla realizzazione si stampe di qualità».
L’originalità dell’opera sta nel fatto che ogni capitolo apre con un inserto, nel quale viene presentata una fotografia famosa di Ansel Adams, commentata dallo stesso autore. Una ricchezza!
Ansel Adams aveva molto a cuore la gente, la natura, la musica e l’insegnamento. Così recita la prefazione, dove si aggiunge come, per il maestro, la fotografia fosse un’autentica ossessione. Sempre nella parte introduttiva, vengono riportate le parole che George Bernard Shaw dedicò a Mozart nel centenario della sua morte, che paiono calzare anche per il fotografo californiano: «Nell’arte la gloria più alta non consiste tanto nell’essere un capostipite, quanto nell’essere l’ultimo di una stirpe. Chiunque, grosso modo, può dare avvio a un’opera; la difficoltà sta nel portarla a termine, compiendo qualcosa che non può più essere migliorato».
Da tempo ci stiamo dedicando ai manuali tecnici, con anche un po’ di nostalgia, convinti come siamo che la parola scritta sia capace di trasferire maggiormente sensazioni e passioni. Qui, in questo libro, c’è molto di più: la parole e le fotografie di un autore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della fotografia.
John P. Schaefer, note di vita
John Paul Schaefer era già preside del College of Liberal Arts dell'Università dell'Arizona quando divenne il 15° presidente della stessa Università nel 1971. A soli 36 anni, quando assunse l'incarico, era il secondo presidente più giovane dell'UA. Nato il 17 settembre 1934 a New York City, ha conseguito una laurea presso il Polytechnic Institute di Brooklyn nel 1955 e un dottorato presso l'Università dell'Illinois nel 1958. Dopo gli studi post-dottorato, ha insegnato chimica all'Università di California, Berkeley, prima di arrivare alla UA come professore di chimica nel 1960. È stato anche capo del dipartimento di chimica dal 1968 al 1970.
Schaefer ha approvato la partecipazione dell'Università al Multiple Mirror Telescope, un progetto che ha rivoluzionato il modo di pensare il design dei telescopi ottici.
Fotografo appassionato e altamente qualificato, Schaefer ha sviluppato un'amicizia con il fotografo Ansel Adams, che ha portato alla nascita del Center for Creative Photography nel 1975. Il centro è stato creato dopo che Schaefer ha chiesto ad Adams di affidare all'Università i suoi archivi. Adams acconsentì a condizione che Schaefer creasse un deposito per una collezione di artisti fotografici. Oggi il centro custodisce le opere di oltre 2.000 fotografi.
Schaefer si è dimesso da presidente dell'Università nel 1982 ed è diventato presidente del consiglio di amministrazione di Tucson Electric Power Co. È stato anche presidente e CEO di Research Corp. dal 1988 al dicembre 2004. In questo ruolo, ha contribuito a finanziare il Large Binocular Progetto del telescopio sul Monte Graham. Ha pubblicato cinque libri sulla fotografia, un manuale di chimica organica, numerosi articoli scientifici e molti articoli sulla fotografia.
Schaefer è stato designato presidente emerito dall'Arizona Board of Regents.
(Fonte: Università dell'Arizona)
Ansel Adams, note di vita
Tra i più popolari fotografi al mondo, Ansel Adams ha dedicato l’intera vita alla natura, contribuendo in modo determinante a consolidare nell’immaginario collettivo l’idea della wilderness americana.
Nato a San Francisco il 20 febbraio 1902, pochi anni prima del catastrofico terremoto del 1906, durante l’infanzia trova nelle vicine dune del Golden Gate una fonte inesauribile di avventure. Il suo legame con la natura si trasforma in vera e propria passione in occasione del primo viaggio allo Yosemite National Park. Appena quattordicenne, Adams scatta le prime fotografie del parco che diviene uno dei suoi soggetti preferiti, sebbene nel corso della carriera fotograferà numerose aree naturali americane.
È alla fine degli anni ’20 che Adams conosce, grazie a Paul Strand, i principi della straight photography di cui, abbandonato il pittorialismo, diviene uno dei maggiori esponenti. Proprio tali principi – centrati sulla purezza e sull’autonomia della fotografia quale linguaggio espressivo – sono alla base dell’attività del gruppo f/64, che Adams fonda insieme a Edward Weston, Sonya Noskowiak e Imogen Cunningham, tra gli altri, nel 1932. Il nome stesso del gruppo ne rappresenta ideologicamente anche il manifesto: nella macchina fotografica, f/64 è la più piccola apertura del diaframma, che permette di ottenere la massima profondità di campo e la migliore nitidezza dell’immagine sia in primo piano sia nella distanza.
La visualizzazione dell’immagine che si vuole ottenere, ancor prima dell’esposizione e della stampa, è ciò che Adams ritiene fondamentale nel creare fotografie che, nel suo caso, hanno lo scopo ultimo di riflettere ciò che si prova di fronte allo spettacolo straordinario della natura.
La wilderness è per lui uno stato della mente e del cuore, un diritto che va difeso dalle crescenti minacce costituite da fenomeni come il turismo di massa, l’espansione industriale e la diffusione del consumismo. Attivamente impegnato come ambientalista, Adams condurrà in prima persona numerose campagne mostrando, attraverso le sue fotografie, non tanto la realtà e le cause del crescente degrado quanto l’irrinunciabile meraviglia della natura incontaminata.
Ansel Adams muore a Carmel-by-the-Sea il 22 aprile 1984
Le fotografie
Un interno del libro. Ansel Adams, Aspens. Northern New Mexico, 1958
Copertina del libro: “Fotografia, un corso di base secondo l’insegnamento di Alsel Adams”. Zanichelli Editore