
L’esperienza di un Photopper con la BF di SIGMA
L’esperienza di un Photopper con la BF di SIGMA
Lavorare con la Sigma BF è sconcertante!
All’inizio dopo averla desiderata a lungo, ho provato un grande imbarazzo a tal punto che me la sono portata nella mia borsa senza mai decidere di accenderla: letteralmente mi intimidiva con tutte le sue novità … “semplici”. Avevo letto recensioni precedenti che la osannavano oppure la criticavano aspramente e questo a maggior ragione mi intimoriva. Diciamo che me la sono portata per diverso tempo nella mia borsa senza mai neppure accenderla! Ma … volevo averla vicino con me. Un po’ come aver a che fare con un grande felino al quale ci si avvicina con rispetto e timore. Oltre che con una grande curiosità. Poi a un certo punto ho detto basta. E l’ho accesa. E qui inizia lo stupore: niente menù infiniti. Niente voci complesse o di difficile comprensione. Una modalità di avere informazioni dalla fotocamera del tutto inaspettata, semplice e nuova. Ti dici:” ma questo non è un menù” ed in effetti scopri che non è il menu che ti aspetti dai nomi più blasonati.E lentamente, e con rispetto, impari a conoscerla.
Comprendi che per fotografare ti servono i tempi, i diaframmi e gli ISO … E basta… Nient’altro. Quindi hai solo ed esclusivamente poche, pochissime voci: solo quelle che ti servono per fare una fotografia. La usi e sei sempre più incredulo. Tutto quello che le manca rispetto alle altre fotocamere, opere di elevata ingegneria informatica, qui non le hai. La tua salute mentale ne guadagna assolutamente. Quindi impari a non averne necessità e a concentrarti sullo scatto e sulla composizione. Hai solo ed esclusivamente ciò che ti occorre (e hai tutto) per fare uno scatto! Mancano tutta una serie di variabili e sotto variabili che trovi negli altri menù. Questo semplicemente perché la Sigma BF è come se ti dicesse: “Vuoi fare questo scatto? Bene decidi i tempi di posa, valuta il diaframma e imposta gli ISO …. che altro potrebbe servirti? Nulla! Quindi adesso … scatta!” La semplicità ti toglie gli alibi. O sai fotografare o non sai fotografare. Se non sai fotografare non è un problema perché con le sue indicazioni essenziali lei ti fa concentrare solo sui passaggi indispensabili per fare un ottimo scatto. Quindi diventa un’ottima maestra. Abbinata al suo obiettivo da 35 mm crea file puliti ed estremamente ricchi da lavorare. Molto, molto definiti. La sto usando da pochi mesi e l’attaccamento che si è creato con questo oggetto è divenuto viscerale. Anche perché non è solo una fotocamera è anche uno splendido oggetto per come è costruito e per le emozioni che ti comunica tenendola in mano. Io ho due auto. Una per un uso quotidiano che fa tutto da sole ed esegue docile i compiti che le impartisci. La seconda, quella che io amo, è un Land Rover Defender 90 acquistato nuovo nel 2015. Uno degli ultimi modelli usciti dallo stabilimento inglese di Solihull. Un fuoristrada definito “duro e puro”. Ogni volta che, scendendo, lo lasci, prima di allontanarti, guardandolo, dici “è davvero bello e affascinante, è proprio l’auto che rappresenta il mio animo di esploratore, anche se sono in giacca a cravatta, anzi meglio!” Quando lasci sul tavolo la mia Sigma BF provo le stesse emozioni e mi dico: “Ma quanto è bella! È di una raffinatezza di linee stupefacente! E … fa anche le foto!