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[CATHERINE, LA FEMME FATALE]

Il 22 ottobre è una data ricca di accadimenti, che già abbiamo incontrato gli anni scorsi: nel 1840 nasce a Parigi Sarah Bernhardt, mentre nel 1913 viene alla luce Robert Capa. Sempre il 22 ottobre, ma nel 2004, il Concorde compie l’ultimo volo, che ne decreterà la pensione. Nel 1943, però, viene al mondo Catherine Deneuve, a Parigi. “Oui, je suis Catherine Deneuve”, così recitava uno spot pubblicitario dedicato a un’auto italiana, che voleva essere suadente e riconoscibile come la bella attrice francese. Lei era il simbolo della Femme Fatale.

[JANE BIRKIN, OCCHI GRANDI, BELLEZZA IMBRONCIATA]

Inglese di nascita, ma francesina d’adozione (e d’aspetto), Jane Birkin incarnava la bellezza del tempo: fisico magrissimo, seno inesistente, viso imbronciato, occhi grandi. Era comunque seducente a modo suo, come tante altre ragazze del periodo: Veruschka in testa, la modella con la quale ha recitato in “Blow up”, mettendo in mostra le proprie nudità. Il periodo delle maggiorate era finito: quello della Monroe, negli USA; o di Silvana Mangano, qui da noi. La femminilità assumeva altri toni, ispirata dalla Swinging London di Twiggy. I cambiamenti sarebbero arrivati da più parti: musica, cinema, fotografia. Godiamocela, la bella Jane: lontana dagli stereotipi di oggi, fa pur sempre la sua bella figura.

[LE MELE DI SOPHIE]

Siamo in ritardo di un giorno, proprio quando avremmo dovuto ricordare Daguerre (lo abbiamo fatto lo scorso anno); ma rimaniamo in Francia, per incontrare un’attrice che ha debuttato giovanissima. Enfant prodige? No, perché ne volevano una così; e poi lei si era buttata da subito nel mondo del lavoro. Le “mele di Sophie”, quindi, non sono quelle della strega cattiva, ma i frutti di una carriera voluta sin da ragazzina. Del resto, è rimasta tale anche in seguito: con un fascino che vinceva per un elisir che l’ha accompagnata a lungo, quello dell’eterna giovinezza.