SANDRA BULLOCK, IL VOLTO DELL’AMORE
Non dimentichiamolo: il 26 luglio 1928 nasce a Parigi Elliott Erwitt. Ne abbiamo parlato gli anni scorsi. Trascorre i primi anni di vita a Milano. All'età di 11 anni, la sua famiglia è fuggita dall'imminente Seconda Guerra Mondiale ed è emigrata negli Stati Uniti, su una delle ultime barche commerciali fuori dalla Francia.
L'America ha fornito a Elliott la scintilla, l'accensione sottile ma toccante di una fiamma che ha continuato a bruciare durante tutta la sua carriera. Il popolo americano, i paesaggi, la struttura e le circostanze, tutto ha alimentato l'occhio fotografico di Elliott in un modo in cui altri luoghi non potevano. L’ispirazione che l'America forniva a Elliott fin dalla sua gioventù diventava, a un suo dire sintetico, "buona per le immagini".
Nel 1953 Erwitt viene invitato a diventare membro di Magnum Photos direttamente dal fondatore, Robert Capa. Nel 1968 diventa presidente della prestigiosa agenzia e ricopre tale carica per tre nomine.
Oggi però celebriamo Sandra Bullock, un amore di ragazza. La ricordiamo in Ricatto d’Amore. Siamo a New York, dove un ragazzo sogna un futuro nell'editoria, magari anche come scrittore. Le sue ambizioni, però, s’infrangono contro le vessazioni del suo capo, la classica donna tutto lavoro e niente divertimento (Sandra, appunto). Un giorno alla donna si presenta l'occasione per un matrimonio d’interesse proprio col ragazzo sognatore. Il progetto appagherebbe entrambi: lui per la carriera, lei per risolvere i problemi di visto. La trama si trasferisce in Alaska, dove risiedono i genitori dello sposo. Tutto finisce bene, per un film godibile proprio per le virtù dell’attrice.
Sandra Bullock ha recitato in altri film, tra questi, a memoria: The Net - Intrappolata nella rete. Si tratta di un thriller in ambito informatico, ma il volto di Sandra rimane quello. E’ un amore di ragazza.
Sandra Bullock, note biografiche
Sandra Bullock nasce il 26 luglio 1964, ad Arlington, in Virginia (USA). Attrice e produttrice cinematografica, trascorse la maggior parte della sua infanzia a Norimberga, nella Germania Ovest, al fianco della madre, una cantante lirica tedesca. La Bullock ha frequentato il liceo in Virginia, studiando poi recitazione alla East Carolina University. Nel 1986 si trasferisce a New York, dove studia alla Neighborhood Playhouse School of the Theatre. Ha esordito nel cinema in Hangmen (1987). Il suo primo ruolo da protagonista è stato in Who Shot Patakango? (1989), una pellicola che esamina le tensioni razziali negli anni '50. Nel 1990 ha recitato nella serie TV Working Girl, interpretando un ambizioso dirigente di New York City.
Nel 1992 Bullock ha mostrato il suo fascino sincero nella commedia romantica Pozione d'amore (Love Potion No. 9); il che ha portato a una serie di film l'anno successivo, tra cui il thriller The Vanishing – Scomparsa, Demolition Man, in cui ha recitato accanto alla star d'azione Sylvester Stallone, e il dramma Ricordando Hemingway. La sua grande svolta, tuttavia, è stata il thriller Speed (1994), su un poliziotto (interpretato da Keanu Reeves) che, con l'assistenza di un coraggiosa passeggera (la Bullock, appunto), deve disattivare una bomba su un autobus. Nel 1996 la Bullock ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per la sua interpretazione nella commedia romantica Un amore tutto suo (1995). Alla ricerca di parti al di fuori dei suoi tipici ruoli da commedia romantica, è apparsa nel thriller The Net - Intrappolata nella rete (1995); il Il momento di uccidere (1996), basato sull'omonimo romanzo legale dell'autore di best seller John Grisham; e In Amare per sempre (1996), un dramma sulla storia d'amore in tempo di guerra di Ernest Hemingway che ha ispirato il suo romanzo Addio alle armi (1929).
Alla fine degli anni '90 Bullock ha fondato la società di produzione Fortis Films, che nel 1998 ha prodotto il dramma romantico Ricominciare a vivere e la commedia Amori & incantesimi; lei ha recitato in entrambi i film. È poi tornata in un territorio familiare come protagonista accattivante ma eccentrica nella commedia romantica Piovuta dal cielo (1999), al fianco di Ben Affleck. Nel 2000 la sua interpretazione in 28 giorni è stata apprezzata, perché ha bilanciato l'umorismo con la vulnerabilità per interpretare una scrittrice e una ragazza festaiola che viene mandata in riabilitazione. Nello stesso anno Bullock ha raggiunto il successo con Miss Detective, una commedia in cui interpretava un agente dell'FBI che va sotto copertura come concorrente di un concorso di bellezza.
Continuando a lavorare in tutti i generi cinematografici, ha recitato come detective della omicidi in Formula per un delitto (2002), come drammaturga che ha un rapporto difficile con sua madre in I sublimi segreti delle Ya-Ya sisters (2002) e come avvocato sottovalutato in Two Weeks Notice - Due settimane per innamorarsi (2002). In seguito è apparsa come la moglie razzista di un procuratore distrettuale di Los Angeles nell'acclamato Crash - Contatto fisico (2004). Bullock ha assunto un altro ruolo serio quando ha interpretato Infamous - Una pessima reputazione (2006), un film biografico sullo scrittore Truman Capote. Nel 2006 l’abbiamo vista in La casa sul lago del tempo, una storia d'amore su due persone che s’innamorano inviando lettere avanti e indietro nel tempo.
Nel 2009, dopo essere apparsa nelle commedie romantiche Ricatto d'amore e A proposito di Steve, la Bullock ha interpretato il ruolo di una madre determinata nel dramma sportivo The Blind Side. Un altro ruolo materno è seguito in Molto forte, incredibilmente vicino (2011), un film su un ragazzo che affronta la morte di suo padre negli attacchi dell'11 settembre. Nel 2013 ha recitato con George Clooney in Gravity, un acclamato dramma sugli astronauti che lottano per sopravvivere dopo che la loro astronave è stata distrutta; Bullock ha ottenuto una nomination all'Oscar per la sua interpretazione.
Nel 2018 Bullock ha interpretato la mente di una rapina di gioielli in Ocean's 8. È stata anche scelta per interpretare una madre che intraprende un pericoloso viaggio con gli occhi bendati in Bird Box, un thriller soprannaturale in cui una forza oscura causa distruzione a coloro che la guardano. In The Unforgivable (2021), Bullock ha interpretato un assassino condannato che cerca la redenzione e sua sorella minore dopo essere stata rilasciata dalla prigione. È tornata alla commedia con The Lost City (2022), su uno scrittore di romanzi rosa che viene rapito.
Alcide Boaretto, professionista da subito
Incontrare Alcide Boaretto è sempre un piacere. Lui è un entusiasta della vita e il suo carattere si esalta con la fotografia. Ci siamo frequentati spesso e i discorsi sono sempre rimasti vincolati al mondo dell’immagine, ai linguaggi, ai personaggi qualificanti. Crediamo però che questa visione sull’Alcide fotografo vada analizzata a fondo. Positività a parte, lui è partito col piede giusto, anche quando, ragazzino (con bicicletta), stampava il B/N con delle bacinelle ricavate dai sottovasi dei fiori. Allora era già professionista, almeno per i risultati che desiderava ottenere. Nel suo archivio difficilmente si trovano scatti amatoriali (non ci sarebbe nulla di male, per carità), ma opere complete: per contenuto, qualità tecnica, linguaggio, soggetto.
La sua attrezzatura è ridondante, invidiabile persino. Possiede il meglio di oggi e anche della storia, ma pure questo è un lato del suo carattere; perché lui tende a tenere tutto insieme, senza perdere emozioni nei rivoli del tempo. Attenzione: questa è una qualità, fotografica per giunta. I lavori vanno tenuti assieme (come gli oggetti), quasi che la loro vita continuasse: oggi come allora. L’amore per le proprie cose dovrebbe appartenere al fotografo quasi alla stregua di un accessorio.
Le immagini di Alcide? Non servono le parole: sono buone, perché volute così; cercate, potremmo dire. Sotto un certo profilo, parlano di lui: del suo carattere, dei suoi credo, della sua filosofia di vita. Sarà bello scorgerle e gustarle con calma, perché formalmente confortevoli. Alcide non ha creato solo delle immagini, ma un mondo tutto suo, dove noi possiamo sentirci ospiti graditi. Un po’ come nella vita, quando è un piacere scambiare due chiacchiere con lui.
Alcide Boaretto, note biografiche
Alcide Boaretto nasce il 17 marzo 1946 a Padova, dove risiede. Ha alle spalle una lunga attività di consulente del lavoro, con un affermato studio nella sua città, ora condotto dal figlio Paolo. Con la passione, è riuscito a condurre una “vita parallela” da fotografo, con lavori a livello professionale.
Per il 16° compleanno gli regalano una Comet Bencini, la sua prima macchina fotografica. Sviluppava da solo, usando come bacinelle per gli acidi (sviluppo e fissaggio) i sottovasi per i fiori utilizzati dal padre giardiniere. Come ingranditore faceva uso di un proiettore per film a manovella, comperato usato da un rigattiere e legato a uno stativo rudimentale.
Nel 1967 uscì il primo numero di “Fotografare“ del mitico Cesco Ciapanna. Per Alcide fu una folgorazione. I primi risparmi gli permisero una Nikkormat Ftn e poi l’ambita Nikon F.
All’inizio, era il mondo dello spettacolo ad attirarlo, soprattutto la musica, che stava vivendo una svolta epocale e che gli restituiva energia quando si trovava a ridosso del palco. In un’occasione fortuita, conobbe, durante un concerto di Adriano Celentano, Cihan Akerson, un giovane studente turco che studiava a Padova il quale, per arrotondare, fungeva da corrispondente per l’Italia del Milliyet, il quotidiano numero uno in Turchia, e di Hey, un settimanale per giovani dello stesso gruppo editoriale. I due, si trovarono a collaborare assiduamente: uno scriveva e l’altro fotografava. In Turchia erano entrambi molto famosi. Ultimati gli studi, Akerson rientrò a Istanbul e fu nominato capo redattore e Alcide corrispondente italiano delle due testate per la sezione spettacoli. Aveva imparato a scrivere gli articoli, che dovevano essere brevi, quasi didascalici.
Parallelamente allo spettacolo, Alcide inizia a documentare la Formula 1, a Imola e Monza; grazie all’accredito dell’editore turco.
Una “vita parallela” però aveva bisogno di un supporto formativo. Per questo, Alcide frequenta corsi e workshop diretti da maestri e artisti, quali: Oliviero Toscani, Vittorio Storaro, Franco Fontana, Gianni Berengo Gardin, Giovanni Cozzi, Toni Thorimbert, René Burri, Maurizio Galimberti e altri. Con alcuni stringe anche dei rapporti d’amicizia.
Da diversi anni segue i due maggiori festival mondiali del cinema, Venezia e Cannes, dove cerca di mettere in atto un’impostazione propria, tra ritratto e reportage. E’ presente nei photo call e nei red carpet della Mostra del Cinema di Venezia dal 1994, del Festival di Cannes dal 2008 e della Festa del Cinema di Roma dal 2016.
www.alcideboaretto.it/
Matteo Chinellato, note biografiche
Matteo Chinellato nasce a Venezia il 24 luglio 1974. La sua passione per la fotografia nasce dalla frequentazione del laboratorio di restauro d'arte dei genitori, dove inizia ad usare macchine fotografiche analogiche, per la documentazione fotografica delle varie fasi di restauro di dipinti ed altri oggetti artistici che giungono in laboratorio. A 10 anni riceve in dono una MUPI M6 e inizia a scattare le prime foto, nel frattempo prende dimestichezza con le varie macchine fotografiche dei genitori.
Verso il 1985, in occasione della visita del Papa Giovanni Paolo II a Venezia, usa per la prima volta una Pentax MX, con obiettivo zoom e si può dire che scatta le prime fotografie di "cronaca". Da questo momento la passione per la fotografia sarà totale.
Dopo essersi diplomato " Maestro d'Arte " nell'arte dei metalli e oreficeria, presso l'Istituto Statale d'Arte di Venezia, si iscrive all'Università in Conservazione dei Beni Culturali, che abbandona dopo due anni anche per prestare il servizio di leva. In questi due anni di università, avrà però l'opportunità di conoscere un personaggio fondamentale nel campo della fotografia, il prof. Italo Zannier che gli darà l'opportunità di approfondire " La Storia della Fotografia ", con un esame da trenta e lode che fa accrescere la sua passione e mantenere un rapporto di amicizia col prof. Zannier, fonte preziosa di consigli e stimolo per continuare nel campo della fotografia.
Verso il 1997 inizia la collaborazione con i genitori, eseguendo la documentazione fotografica del prima, durante e dopo gli interventi di conservazione di dipinti, sculture ed opere d'arte in genere che arrivano in laboratorio per essere sottoposte a restauro. Nel frattempo si occupa anche della documentazione fotografica utile per la stesura dei condition-report in occasione dell'allestimento di mostre internazionali presso musei e alla Fondazione Cini di Venezia.
Nel 2009 passa dalla fotografia amatoriale a quella professionale, con specializzazione in micro-macro fotografia mineralogica-gemmologica, naturalistica, aeronautica, cinema e cronaca. Ottiene l'accredito presso importanti manifestazioni od eventi culturali a Venezia come la Mostra del Cinema, l'America's Cup, la visita Pontificia di Papa Benedetto XVI, la Biennale di Venezia e altro. Diventa collaboratore di Getty Images, CorbisImages, IPA, NurPhoto e Avalon/Photoshot oltre alla collaborazione con varie testate giornalistiche, in particolare il Corriere della Sera - Veneto, per cui sono numerose le sue foto pubblicate su riviste, libri, online etc.. e presenti nelle collezioni private di alcuni famosi fotografi italiani. Dal 2018 diventa fotografo ufficiale della Rivista Mineralogica Italiana ed è coautore del libro " Minerals from Marbles of Carrara and the Apuan Alps" oltre a numerosi altri articoli su riviste del settore nazionale ed internazionale della mineralogia e gemmologia.
Nel 2014, grazie allo stimolo ed alla collaborazione del prof. Zannier presenta la sua prima mostra personale, al Centro Candiani di Mestre (Ve), dedicata a Venezia dove riscontra un ottimo successo di pubblico. A settembre 2014, la seconda mostra personale, dedicata alla Mostra del Cinema di Venezia, presso il Centro Culturale CZ95 alla Giudecca e a novembre dello stesso anno, la terza mostra fotografica "Ricostruzioni", dedicata alla Grande Guerra presso la barchessa di Villa Giustinian Morosini a Mirano (Ve).
Le fotografie
Le fotografie sono state scattate nel 2013, al Festival del Cinema di Venezia. Veniva presentato “Gravity”, film d’apertura fuori concorso, con Sandra Bullock e George Clooney.
Sandra Bullock e George Clooney. Ph. Alcide Boaretto
Ritratto di Sandra Bullock. Ph. Matteo Chinellato