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FASCINO MASCHILE E SIMPATIA

Circa il fascino, ci stiamo riferendo ad Antonio Banderas, nato il 10 agosto 1960 (il giorno di San Lorenzo). Di lui parleremo dopo, perché prima ci piacerebbe ricordare due compleanni importanti, già menzionati gli anni scorsi; ma che desideriamo rispolverare oggi, perché la ricerca della novità quotidiana rischierebbe di farci dimenticare personaggi famosi e significativi.

L’11 agosto 1927 nasce a Bagheria Mimmo Pintacuda, fotografo e proiezionista. Tornatore (pure lui di Bagheria) si è ispirato a lui per Nuovo Cinema Paradiso, dove diventa Alfredo, interpretato da Philippe Noiret. Per il regista siciliano si tratta del film di maggiore successo, vincitore di un Golden Globe e di un Oscar nel 1990, come migliore film straniero.
Sempre l’11 agosto, ma nel 1908, nasce Paolo Monti. Piemontese di nascita (Novara), già in famiglia conosce la fotografia a livello amatoriale. Gli studi lo portano alla Laurea in Economia e a una brillante carriera. A Venezia Monti fonda il circolo fotografico la Gondola (1948), contribuendo in maniera radicale alla nascita di una scuola italiana e al rinnovamento della fotografia di casa nostra. Dal 1953 si occuperà solo della sua passione. Sarà docente di fotografia prima all’Umanitaria di Milano, poi all’Università di Bologna.

Torniamo a Banderas. Nella carriera ha imposto il proprio fascino “latino”, emerso con facilità; ma è stato visto in ruoli variegati e non convenzionali, come: stupratore, malato di mente e rapitore, particolarmente sotto la direzione di Pedro Almodóvar. La sua interpretazione di Zorro è diventata iconica, eppure a noi è piaciuto nelle parti “simpatiche”. Lo ricordiamo in “Spy Kids”, dove interpreta un padre di famiglia costretto a tornare alla sua precedente carriera di agente segreto. Nella pellicola, che ha conosciuto alcuni sequel, emerge in chiave comica il conflitto generazionale padri-figli.

Antonio Banderas ha lavorato anche con Woody Allen nel film “Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni”, nel ruolo di un gallerista insoddisfatto. Che dire? L’attore spagnolo ha mescolato fascino e simpatia, mostrando molto altro; per un talento recitativo a tutto tondo.

Antonio Banderas, note biografiche

Antonio Banderas nasce a Málaga il 10 agosto 1960. Portato per il calcio, ha dovuto smettere quell’attività a causa di un grave infortunio. Aveva quattordici anni.
Nel 1981 ha iniziato a recitare con il Teatro Nazionale Spagnolo di Madrid, collaborazione durata cinque anni. Lì è stato scoperto dal regista Pedro Almodóvar, col quale ha iniziato a recitare in Labirinto di passioni (1982). Il regista ha poi permesso al giovane attore di esprimere il suo talento in ruoli non convenzionali come stupratore, malato di mente e rapitore.

Banderas si è trasferito a Hollywood nel 1989 e tre anni dopo è apparso nel cult “I re del mambo”, interpretando un giovane musicista cubano che vive a New York City. In seguito ha seguito dei corsi intensivi d’inglese, che lo hanno aiutato a ottenere il ruolo dell'amante di Tom Hanks nel film Filadelfia (1993). Banderas è apparso anche in: “La casa degli spiriti” (1993); “Intervista col vampiro” (1994), con Tom Cruise e Brad Pitt; “Promesse e compromessi” (1995); “Desperado” (1995), di Robert Rodriguez; e “Assassins”, (1995).
Nel 1996 ha recitato con Madonna nel musical Evita (1996), interpretando il ruolo del narratore del film.

Il personaggio tipico di Banderas, tra fascino maschile e sensibilità, è stato messo in mostra nel film di successo “La Maschera di Zorro” (1998), con Catherine Zeta-Jones, in “Il tredicesimo guerriero” (1999) e “Incontriamoci a Las Vegas” (1999). Ha fatto il suo debutto alla regia con la commedia “Pazzi in Alabama” (1999), con la sua seconda moglie come protagonista, l'attrice Melanie Griffith (i due hanno divorziato nel 2015).
Nel 2001 Banderas è tornato a lavorare con il regista Rodriguez in “Spy Kids”, interpretando un padre di famiglia costretto a tornare alla sua precedente carriera di agente segreto. Il film ha portato a diversi sequel.
Nel 2005 Banderas ha recitato in “La Leggenda di Zorro”, un sequel di “La Maschera di Zorro”. Nel 2010 ha interpretato il proprietario di una galleria d'arte insoddisfatto nel film di Woody Allen “Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni”. Banderas ha lavorato di nuovo con Almodóvar nel thriller psicologico “La pelle che abito” (2011), in cui interpretava un chirurgo plastico ossessivo che fa esperimenti su una donna che tiene prigioniera.

In “The 33” (2015), Banderas ha interpretato un operaio che rimane intrappolato dopo il crollo di una miniera in Cile. E’ poi tornato a lavorare con Almodóvar in “Dolor y gloria” (2019), nel ruolo di un regista che contempla la sua vita. I suoi film successivi sono stati: Dolittle (2020) e “Come ti ammazzo il bodyguard 2 - La moglie del sicario” (2021).. Inoltre, ha recitato con Penélope Cruz in “Finale a sorpresa - Official Competition” (2021), una satira sulla realizzazione di un film.

Il fotografo Herb Ritts

Herb Ritts (americano, 1952–2002) è uno dei fotografi di moda e ritratto più importanti della tra gli anni '80 e '90. Ritts è cresciuto in California e ha studiato Economia e Storia dell'Arte al Bard College di New York, prima di tornare sulla costa occidentale. Le sue fotografie di Richard Gere a inizio carriera (1978) sono state pubblicate su Vogue America, Esquire e Mademoiselle. Gli stilisti in Europa e le riviste di New York hanno riconosciuto il talento autodidatta di Ritts e le loro richieste hanno reso Ritts un famoso fotografo. Le sue immagini sono state spesso scattate in luoghi particolari, come deserti, paesaggi marini e luoghi di grande bellezza.

Ritts è famoso per la sua serie Fred with Tires (1984) e il suo ritratto di Madonna per la copertina del suo album da record del 1986 True Blue, oltre che per le fotografie non convenzionali di Elizabeth Taylor e Dizzy Gillepsie. I suoi soggetti includono anche Antonio Banderas, Charles Bukowski, William S. Burroughs, Stephen Hawking, Michael Jordan, Jackie Joyner-Kersee, B.B. King, Nelson Mandela, Edward Norton, Christopher Reeve e Tina Turner, oltre ai colleghi artisti Keith Haring (1958–1990), Robert Rauschenberg, Louise Bourgeois, Francesco Clemente, Roy Lichtenstein. La comprensione di Ritts del corpo, della sua luce e calore, gli ha permesso di ritrarre immagini iconiche di donne e uomini. Ritts è autore di molti libri, come Men/Women (1989), Notorious (1992), Africa (1994), Work (1996), Duo (1991) e Pictures (1988).

Il suo lavoro è stato esposto in numerosi musei, come la Fondation Cartier Pour L'Art Contemporain a Parigi, il Los Angeles County Museum of Art e l'Annenberg Space for Photography a Los Angeles, CA, la National Portrait Gallery e la Hayward Gallery a Londra, e il PS1 Contemporary Art Center, il Museo Solomon R. Guggenheim e il Museo del Fashion Institute of Technology di New York, NY. Molte delle sue opere sono state acquisite anche dal Getty Museum di Los Angeles, CA.

Matteo Chinellato, note biografiche

Matteo Chinellato nasce a Venezia il 24 luglio 1974. La sua passione per la fotografia prende vita attraverso il padre, restauratore d'arte, per il quale usa macchine fotografiche analogiche, documentando i restauri su dipinti e altri oggetti artistici che arrivano presso il laboratorio. A circa 10 anni riceve in regalo una Mupi M6, con la quale inizia a scattare le prime fotografie. Verso il 1985, con la visita di Papa Giovanni Paolo II a Venezia, usa per la prima volta una Pentax MX con zoom e produce i primi lavori di "cronaca". Da quel momento la passione per la fotografia sarà totale.
Dopo essersi diplomato come Maestro d'Arte d'Oreficeria presso l'Istituto d'Arte di Venezia, s’iscrive all'Università in Beni Culturali, ma dopo soli due anni abbandona gli studi a causa del servizio di leva. In questi due anni di Università incontrerà un personaggio chiave della fotografia, quel prof. Italo Zannier che gli farà conoscere la Storia della Fotografia. Con lui resta ancora una solida amicizia.
Verso il 1997 inizia ad aiutare i suoi genitori fotografando quelle opere che arrivano continuamente presso il laboratorio di restauro, come documentazione fotografica del proseguimento dei lavori. Sarà anche il fotografo ufficiale durante l'allestimento delle mostre presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
Nel 2009 passa dalla fotografia amatoriale a quella professionale, specializzandosi in micro-macro fotografia mineralogica-gemmologica, natura, aeronautica, cinema e cronaca. Accreditato a diversi eventi importanti di Venezia (Mostre del Cinema, America's Cup, Visita Pontificia etc.) diventa collaboratore di Getty Images, CorbisImages e PhotoShot, oltre che di varie testate come il Corriere della Sera - Veneto.
Nel 2014, con la collaborazione del prof. Zannier, espone la prima personale dedicata a Venezia, con un ottimo successo di pubblico. Diverse sue fotografie si trovano nelle collezioni private di vari famosi fotografi italiani. Nel settembre 2014 ha esposto la sua seconda personale dedicata alla Mostra del Cinema di Venezia e nel novembre 2014 una terza dedicata alla Grande Guerra.

www.chinellatophoto.it

Le fotografie

Antonio Banderas, 1994, Ph. Herb Ritts
Penelope Cruz e Antonio Banderas alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia. Ph. Matteo Chinellato.

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