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NASCE IL LIDER MAXIMO

Fidel Castro (il Lider Maximo) è stato uno dei leader socialisti più famosi della storia, caratterizzando un’epoca. Ricordarlo vuol dire sfogliare le pagine della storia del dopoguerra: la rivoluzione cubana, la crisi dei missili a Cuba e tanto altro. Con lui emerge la figura di un rivoluzionario, ma anche quella di un promotore (l’ultimo) dell’ideologia marxista applicata alla sua gente. Nel 1959 rovesciò il regime del dittatore Batista, prendendo il potere a Cuba. Nel 1960 nazionalizzò tutte le aziende statunitensi. Come risposta, gli USA posero fine alle relazioni diplomatiche con Cuba (era il 3 gennaio 1961), imponendo un embargo commerciale.

Il 3 Gennaio 1962 Papa Giovanni XXIII scomunicò Fidel Castro. La decisione era in linea con un decreto emanato nel 1949 da Pio XII, che vietava ai cattolici di appoggiare la “dottrina del comunismo materialista e anticristiano”. Lo scopo del provvedimento pontificio era quello di minare il sostegno a Castro dei cattolici cubani.

Durante il suo governo, Castro eliminò ogni tipo di discriminazione razziale e sessuale e migliorò l'educazione e la sanità costruendo scuole e ospedali. D'altro canto, usò il pugno duro contro gli oppositori, imponendosi come governatore senza indire nuove elezioni per quasi mezzo secolo, quando si dimise per problemi di salute passando il testimone al fratello Raúl. Questi smise di governare nel 2021 ponendo fine all'epoca Castro.

Per le fotografie, ci siamo rivolti a due autori distanti tra loro: Gina Lollobrigida e Réne Burri. L’attrice era anche una valente fotografa (l’abbiamo già incontrata in questa news) e ritrasse Fidel Castro nella sua Cuba, quando lo stesso le chiese di fargli visita sull’isola. Circa il fotografo svizzero non occorre sprecare parole. A Cuba aveva già realizzato uno scatto iconico di 'Che' Guevara (1963): andava inserito di diritto.

Fidel Castro, note biografiche

Fidel Alejandro Castro Ruz è nato il 13 agosto 1926 a Birán, allora provincia cubana dell'Oriente. Suo padre Ángel Castro Argiz, figlio di contadini poveri della Galizia, era proprietario terriero e affittuario di canna da zucchero. Sua madre Lina Ruz Gonzalez proveniva da una famiglia di contadini nella provincia di Pinar del Río.

Ha imparato a leggere e scrivere alla scuola pubblica rurale di Biran e ha proseguito la scuola elementare presso le scuole private La Salle e Dolores a Santiago de Cuba. Iniziò la scuola secondaria presso la scuola Dolores e la terminò al Colegio de Belen, un'istituzione gestita dai Gesuiti a L'Avana. Nel settembre 1945 s’iscrive alle lauree in Giurisprudenza, Scienze Sociali e Diritto Diplomatico presso l'Università dell'Avana. Entrò in contatto con le idee marxiste mentre era studente universitario.
Fidel si è laureato Avvocato in Diritto Civile e Diritto Diplomatico nel 1950. Nel suo studio legale si è dedicato alla difesa delle fasce più povere e umili della popolazione.

Quando Fulgencio Batista condusse un colpo di stato il 10 marzo 1952 fu tra i primi a denunciare il regime di fatto reazionario e illegittimo e ne chiese il rovesciamento.

Nel luglio 1955, dopo che fu chiaro che la lotta anti-Batista non poteva essere intrapresa con mezzi legali, Fidel partì per il Messico per organizzare l'insurrezione armata in esilio. Il 17 gennaio 1956 guidò il primo assalto armato contro l'esercito di Batista a La Plata dove ne uscì vittorioso. L'esercito ribelle iniziò a crescere e rafforzarsi. All'alba del 1 gennaio 1959 Entrò vittorioso a Santiago de Cuba e l'8 gennaio arrivò all'Avana. Ha mantenuto il suo grado di comandante in capo delle forze rivoluzionarie quando la lotta si è conclusa. Il 13 febbraio 1959 fu nominato Primo Ministro del Governo Rivoluzionario.

A nome del potere rivoluzionario ha proclamato il carattere socialista della Rivoluzione cubana il 16 aprile 1961. In tempi moderni Cuba, e con lei il suo simbolo supremo, cioè Castro, si è impegnata a fronteggiare gli Stati Uniti, in una lotta che l'ha opposta al blocco economico - il cosiddetto - embargo - durato diversi decenni, fino al 2015, quando il presidente Obama lo annullò, facendo inoltre visita a Cuba - primo presidente USA dopo 88 anni.

Fidel Castro morì il 25 novembre 2016 all'Avana Cuba alle 22:29 all'età di 90 anni. Su sua richiesta le sue spoglie furono cremate. Le sue ceneri riposano nel cimitero di Santa Ifigenia con una cerimonia solenne il 4 dicembre 2016.

Gina Lollobrigida, note biografiche

Gina Lollobrigida è nata il 4 luglio 1927 a Subiaco, in Italia. Figlia di un produttore di mobili, è cresciuta nel pittoresco villaggio di montagna. La giovane Gina ha fatto anche la modella e, da lì, ha partecipato con successo a diversi concorsi di bellezza. Nel 1947 partecipò a un concorso di bellezza per Miss Italia, ma arrivò terza. Dopo essere apparsa in una mezza dozzina di film in Italia, si diceva che, nel 1947, il magnate del cinema Howard Hughes l'avesse portata in aereo a Hollywood; tuttavia, ciò non la fece rimanere in America e tornò in Italia. Il suo film di successo a Hollywood sarebbe arrivato solo sei anni dopo nel film di John Huston “Il tesoro dell'Africa” (1953).

Tornata in Italia, nel 1949, Gina sposò Milko Skofic, un medico sloveno (allora "jugoslavo"), dal quale ebbe un figlio, Milko Skofic Jr. Sarebbero rimasti insieme per 22 anni, fino al divorzio nel 1971. Gina era soprannominata "La Lollo", poiché incarnava il prototipo della bellezza italiana. Il suo aspetto terroso e la corta pettinatura da "insalata saltata" sono stati particolarmente influenti e, in effetti, c'è un tipo di lattuga riccia chiamata "Lollo" in onore della sua graziosa pettinatura. Il suo film “Torna a settembre” (1961), con Rock Hudson, ha vinto il Golden Globe come film preferito del mondo. Negli anni '70, Gina è stata vista solo in pochi film, mentre si prendeva una pausa dalla recitazione e si concentrava su un'altra carriera: la fotografia. Tra i suoi soggetti ci sono stati Paul Newman, Salvador Dalí e la nazionale di calcio tedesca.

Abile fotografa, Gina aveva una raccolta del suo lavoro "Italia Mia", pubblicata nel 1973, quando era immersa nelle sue altre passioni, la scultura oltra alla fotografia. Sebbene Gina sia sempre stata attiva, è apparsa solo in alcuni film negli anni '90. Si è ritirata dalla recitazione nel 1997 dopo 50 anni nell'industria cinematografica. Nel giugno 1999 si è dedicata alla politica e si è candidata, senza successo, per uno degli 87 seggi italiani del Parlamento europeo, dalla sua città natale di Subiaco. Gina è stata anche dirigente aziendale per aziende di moda e cosmetici. Come ha detto alla rivista Parade nell'aprile 2000: «Ho studiato pittura e scultura a scuola e sono diventata attrice per errore».

René Burri, note biografiche

René Burri nasce il 9 aprile 1933 a Zurigo. In gioventù, studia alla School of Applied Arts nella sua città natale. Dal 1953 al 1955 ha lavorato come regista di documentari, iniziando poi a utilizzare una Leica durante il servizio militare. A 13 anni aveva già immortalato l'allora primo ministro britannico, Winston Churchill, durante una visita in Svizzera.
Grazie al suo amico Werner Bischof, nel 1955 Burri si avvicina all’agenzia Magnum e riceve l'attenzione internazionale per uno dei suoi primi reportage, sui bambini sordomuti, Touch of Music for the Deaf, pubblicato sulla rivista LIFE.
Nel 1956 viaggiò in Europa e nel Medio Oriente e poi in America Latina, dove realizzò un servizio sui Gauchos, che fu pubblicato dalla rivista Du nel 1959. Fu per questo periodico svizzero che fotografò artisti come Picasso, Giacometti e Le Corbusier.
Divenne membro a pieno titolo di Magnum nel 1959 (ne sarà presidente nel 1982), e iniziò a lavorare al suo libro Die Deutschen, pubblicato in Svizzera nel 1962. La sua attività come fotografo di reportage diventa intensa, sempre in giro per il mondo: dall'Italia alla Cecoslovacchia, dalla Turchia all'Egitto.

Nel gennaio 1963, mentre lavorava a Cuba (era in compagnia di Henri Cartier Bresson), ritrae Ernesto 'Che' Guevara, Ministro dell’Industria, durante un'intervista a un giornalista americano. Per il fotografo svizzero si trattò di un’opportunità unica, che il “Che” non accolse volentieri. Per quanto Burri scattasse in continuazione (utilizzò otto rullini!), non riuscì a catturare lo sguardo del politico. Solo uno scatto, quello col sigaro, si trasformò nell’icona che tutti conosciamo. Tra l’altro, quell’immagine venne pubblicata male, con un taglio improprio. Burri, pur comprendendo l’importanza di quanto ritratto, ha sempre detto con grande modestia: «Quella fotografia è entrata nel nostro immaginario grazie al 'Che' e al suo grande sigaro, non per merito del mio lavoro».
A pensarci bene, quell’icona ha rischiato di oscurare la carriera del fotografo svizzero (uno dei più importanti del ‘900), un po’ come accaduto con Korda (anche lui ritrasse il 'Che'). Col tempo si sono stemperati anche i contenuti politici e storici delle immagini in questione, che di certo non hanno trovato posto tra magliette e oggetti di uso comune. E’ stata la fotografia a emergere, capace col tempo di coltivare l’emotività e i gusti di tanti.

Burri ha partecipato alla creazione di Magnum Films nel 1965 e successivamente ha trascorso sei mesi in Cina, dove ha realizzato il film The Two Faces of China prodotto dalla BBC. Ha aperto la Galleria Magnum a Parigi nel 1962, pur continuando la sua attività di fotografo e mentre realizzava collage e disegni (la pittura era il suo primo amore).
Nel 1998, Burri ha vinto il Premio Dr. Erich Salomon dell'Associazione tedesca di fotografia. Una grande retrospettiva del suo lavoro si è tenuta nel 2004-2005 presso la Maison Européenne de la Photographie a Parigi e ha visitato molti altri musei europei.

René Burri è deceduto all'età di 81 anni il 20 ottobre 2014.
(Fonte principale: Magnum Photos)

Le fotografie

Fidel Castro e le bagnanti, Cuba 1974. Ph. Gina Lollobrigida
Cuba, 1984. Un manifesto raffigura Fidel Castro durante la rivoluzione. Ph. Rene Burri/Magnum Photos

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