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LA BRECCIA DI PORTA PIA

E’ il 20 settembre 1870: dopo 5 ore di bombardamenti l’esercito italiano entra a Roma attraverso la breccia a pochi metri da Porta Pia. Tutto era iniziato alle 5 di mattina, con i cannoneggiamenti su Porta San Giovanni, Porta San Lorenzo e Porta Maggiore. Alle 5,10 l’artiglieria si concentra su Porta Pia. La breccia si aprirà alle 9,30, con l’esercito papale che si arrende subito dopo.
L'apertura della breccia di Porta Pia rappresenta un episodio chiave del Risorgimento, perché sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia, con la fine dello Stato Pontificio. Ci sono delle fotografie a documentare l’evento, che però sembra nascondano un retroscena. Dopo la presa cominciarono a circolare le immagini delle mura con soldati e bersaglieri morti o nell'atto di sparare, comunque in atteggiamento eroico. In realtà, l’ingresso in Roma dell'esercito piemontese, attraverso la breccia aperta accanto a Porta Pia, si era risolta in poco tempo, grazie alla scarsa resistenza opposta delle truppe pontificie (che contavano appena 15mila uomini). Il fotoritocco digitale non esisteva ancora, ma la propaganda sì.

Dal 27 settembre, quando le truppe regie presero anche Castel Sant'Angelo, il dominio del Papa si ridusse al solo Vaticano.
Nel 1871 la capitale d'Italia fu trasferita da Firenze a Roma. L'anniversario del 20 settembre è stato festività nazionale fino al 1930, quando venne abolito a seguito della firma dei Patti Lateranensi.

Ludovico Tuminello, note biografiche

Ludovico Tuminello nasce a Roma il 17 giugno 1824. Fotografo attivo a Roma a partire dai primi anni Quaranta, divenne in poco tempo uno degli artisti più noti della città e membro attivo della Scuola Romana di Fotografia. Dopo i moti del 1848 e la sua adesione alla Repubblica Romana, il 6 agosto 1849 dovette chiedere asilo politico a Torino. Ritornò a Roma solo nel 1869. Nel settembre 1870, documentò l’assedio di Roma da parte delle truppe italiane fotografando la Breccia di Porta Pia; nello stesso anno partecipò alla spedizione in Tunisia, che si svolse tra il 21 maggio e il 10 luglio. La spedizione era promossa dalla Società Geografica Italiana, con la quale il fotografo sottoscrisse un contratto che prevedeva la realizzazione di 40 scatti fotografici durante la permanenza in Tunisia.

Tuminello realizzò una collezione paesaggistica, attenendosi alla realtà e al contesto dei villaggi all’interno del paese, soffermandosi spesso su aspetti minori dell’architettura e del decoro urbano. Documentò, da attento cronista, gli aspetti più naturali e autentici, discostandosi dalle visioni austere e astratte dei grandi fotografi che lo avevano preceduto, offrendo così una visione del tutto nuova dell’Oriente. Nella serie sono presenti anche alcune immagini riprese all’aperto per strada dedicate all’incontro con le popolazioni locali. Tali immagini, però, non faranno ufficialmente parte della raccolta “topografica e archeologica” sulla Tunisia.
Nel 1890, Tuminello partecipò all’Esposizione delle Arti e dell’Industria a Roma e nel 1899 all’Esposizione fotografica di Firenze. Fece parte delle giurie dei concorsi indetti dall’Associazione Amatori di Fotografia in Roma, della quale nel 1896 divenne socio. Nel 1903 cessò la sua attività e mise all’asta il proprio materiale fotografico. Nel 1906 una parte del suo archivio venne acquisito dal Gabinetto Fotografico Nazionale di Roma (oggi Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione).

Morì a Roma il 9 giugno del 1907 all’età di 83 anni.

(Fonte Società Geografica Italiana, archivio fotografico).

Le fotografie

Ludovico Tuminello - Veduta di Porta Pia. Fotografia stereoscopica scattata il 21 settembre 1870
Ludovico Tuminello. Fotomontaggio raffigurante la Breccia di Porta Pia. 1870

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