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TULLIO FARABOLA, FOTOGRAFO DA RICORDARE

Abbiamo appena acquistato due libri di Tullio Farabola. Lo abbiamo fatto per colmare un vuoto conoscitivo enorme, nostro innanzitutto. I libri di storia della fotografia che possediamo non ne fanno menzione e anche in rete si trova poco, se non in Wikipedia: un sito che non vogliamo frequentare, per rispetto verso noi stessi; perché assaggiare non vuol dire conoscere e nemmeno informarsi, questo senza nulla togliere all’area web prima nei motori di ricerca (bravi).

Le domande, a questo punto, sono tante; ma si riassumono in una soltanto: come si raggiunge la notorietà fotografica? Alle volte ci rendiamo conto come siano i luoghi comuni a generare la fama, le mostre, le icone conclamate. Del resto, a rimetterci è sempre il fotogiornalismo, la cronaca: le immagini depositarie della memoria storica e dei cambiamenti nella società.

La promessa che facciamo a noi stessi è di approfondire maggiormente le conoscenze circa Tullio Farabola, per riparlarne ancora con maggiore consapevolezza.

Tullio Farabola, note biografiche

Tullio Farabola nasce a Milano l’8 ottobre 1920. E’ stato uno dei fotoreporter più noti del secondo dopoguerra. Inizia a occuparsi di fotografia nel 1939, lavorando con il padre Alessandro, detto Giuseppe; che aveva aperto uno studio fotografico in corso Ticinese 87, a Milano. Militare nel 1940, diventa operatore cinematografico presso l’Istituto LUCE di Roma, dove conosce Adolfo Porry Pastorel, creatore dell’agenzia VEDO, che diviene per lui un punto di riferimento.

Si dedica al fotogiornalismo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e documenta gli ultimi avvenimenti della guerra, l'arrivo delle forze alleate e dei partigiani a Milano il 25 aprile 1945, nonché i primi passi del nuovo Stato italiano, il periodo della ricostruzione, il miracolo degli anni '60. Accanto all'attività di fotoreporter, Farabola lavora a lungo nel suo studio realizzando copertine di alcuni dei settimanali più apprezzati di quegli anni, copertine di dischi e ritratti in bianco e nero di personaggi del mondo dell'arte e dello spettacolo.

Farabola creò anche la Farabolafoto, una delle più grandi agenzie dell'epoca che, oltre alle fotografie scattate da lui e dai suoi collaboratori, conservava anche alcuni fondi fotografici della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento.

Tullio Farabola muore l’11 dicembre 1983, a Milano

Le fotografie

Un treno in stazione a Milano nel 1946, Archivio Farabola.
Milano ricostruzione 1948, Archivio Farabola

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