Skip to main content

ALDO FABRIZI, FIGLIO DI ROMA

Aldo Fabrizi è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano, conosciuto nel mondo per il ruolo dell'eroico prete in “Roma città aperta” di Roberto Rossellini e come partner di Totò in numerose commedie di successo.

Aldo Fabrizi è stato un figlio prediletto di Roma, città della quale ha raccontato vizi e debolezze, con un umorismo disincantato, dissacrante e tagliente, accompagnato da una flemma intelligente e arguta. Prendeva in giro tutto, a iniziare da se stesso, per via sul suo fisico corpulento. Del resto, non ha mai nascosto la passione per il cibo, e soprattutto per i piatti tipici della cucina romana. La sua era una voce di popolo, di quei ceti dai quali proveniva e che ha sempre amato. Lui ha incarnato personaggi diventati tipici e iconici, proposti prima a teatro, poi in TV: il vetturino il cui cavallo lo batte in fatto di stanchezza, il tranviere contro il quale tutti i passeggeri si accaniscono, o il cameriere dai piedi stanchi. Fabrizi esprimeva una satira delicata sulla romanità, ma ancor più in generale sull'uomo qualunque del suo tempo.

Ai tempi dei cineforum, ci fecero vedere “Avanti c’è posto”, dove Aldo Fabrizi era protagonista e sceneggiatore (assieme a Cesare Zavattini). Su un filobus affollato, la cameriera Rosella viene derubata del denaro che le era stato dato dalla padrona per pagare l'affitto. Cesare, il bigliettaio (Aldo Fabrizi), l'aiuta a trovare un nuovo alloggio e un altro lavoro. Cesare s’innamora di Rosella che, però, è attratta da Bruno, amico di lui. I due amici finiscono per litigare. Per Aldo Fabrizi si tratta di una pellicola d’ingresso, ben interpretata; ma andrebbe vista ancora oggi per molte altre qualità.

Aldo Fabrizi, note biografiche

Aldo Fabrizi è nato a Roma in vicolo delle Grotte 10 il 1° novembre 1915, da famiglia umile. Suo padre, Giuseppe Fabrizi era un vetturino originario della provincia di Frosinone, sua madre, Angela Petrucci, una fruttivendola romana, che aveva il proprio banco di frutta e verdura a Campo de' Fiori.
Fabrizi debutta sul palco di un teatro di periferia nel 1931. Ottiene presto un successo locale grazie ai suoi sketch comici, diventando poi una star della rivista e dell’avanspettacolo. Esordì al cinema durante la guerra, nel 1942, e in breve tempo si affermò come uno degli attori più talentuosi dell'epoca, spaziando dalla commedia al drammatico. Dopo una serie di commedie di successo, nel 1945 interpretò l'iconico Don Pietro nel dramma neorealista “Roma città aperta”, e in seguito al successo della critica ebbe numerosi ruoli da protagonista in altri film neorealisti. Già attivo come sceneggiatore, nel 1948 debutta alla regia con il dramma Emigrantes. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu spesso in coppia sullo schermo con Totò e con Peppino De Filippo. Nel 1964 ottenne un grande successo sul palco con la commedia musicale Rugantino, fece anche tournée in tutta Europa, in America Latina e a Broadway.

Fabrizi è stato sposato con la cantante Beatrice Rocchi, meglio conosciuta con il nome d'arte Reginella, fino alla morte di lei nel 1981. Anche sua sorella Elena Fabrizi era un'attrice.

Fabrizi nel corso della sua carriera ha vinto due Nastri d'Argento, come miglior attore per Prima comunione di Alessandro Blasetti e come miglior attore non protagonista in C'eravamo tanto amati di Ettore Scola, e un David speciale di Donatello alla carriera nel 1988. E’ stato premiato anche al Festival di Cannes del 1952 per la migliore sceneggiatura per “Guardie e Ladri”.
Nel 1990 Poste Italiane ha emesso un francobollo in suo onore.

La Roma che l’ha visto nascere se lo riprese il 2 aprile del 1990, quando Aldo aveva da qualche mese compiuto ottantaquattro anni.

Osvaldo Civirani

Osvaldo Civirani (Roma, 19 maggio 1917 – Roma, 14 febbraio 2008) è stato un produttore cinematografico, regista e fotografo italiano. Ha iniziato la sua carriera come fotografo di scena dal 1931 fino al 1964. In questa veste è stato sul set dei film Ossessione di Luchino Visconti (1943), Gelosia di Pietro Germi e per le pellicole della serie di Don Camillo.
Dal 1963 ha realizzato la regia di diversi film commerciali fino al 1978.

Tullio Farabola, note biografiche

Tullio Farabola nasce a Milano l’8 ottobre 1920. E’ stato uno dei fotoreporter più noti del secondo dopoguerra. Inizia a occuparsi di fotografia nel 1939, lavorando con il padre Alessandro, detto Giuseppe; che aveva aperto uno studio fotografico in corso Ticinese 87, a Milano. Militare nel 1940, diventa operatore cinematografico presso l’Istituto LUCE di Roma, dove conosce Adolfo Porry Pastorel, creatore dell’agenzia VEDO, che diviene per lui un punto di riferimento.

Si dedica al fotogiornalismo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e documenta gli ultimi avvenimenti della guerra, l'arrivo delle forze alleate e dei partigiani a Milano il 25 aprile 1945, nonché i primi passi del nuovo Stato italiano, il periodo della ricostruzione, il miracolo degli anni '60. Accanto all'attività di fotoreporter, Farabola lavora a lungo nel suo studio realizzando copertine di alcuni dei settimanali più apprezzati di quegli anni, copertine di dischi e ritratti in bianco e nero di personaggi del mondo dell'arte e dello spettacolo.

Farabola creò anche la Farabolafoto, una delle più grandi agenzie dell'epoca che, oltre alle fotografie scattate da lui e dai suoi collaboratori, conservava anche alcuni fondi fotografici della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento.

Tullio Farabola muore l’11 dicembre 1983, a Milano.

Le fotografie

Scena del film "Il delitto di Giovanni Episcopo" - Regia Alberto Lattuada, 1947 - Aldo Fabrizi accanto al letto dove Yvonne Sanson è distesa in camicia da notte. Foto Civirani.
Roma, giugno 1958. L'attore Aldo Fabrizi nella sua casa romana. Archivio Farabola.

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...