Skip to main content

A NEW YORK NASCE IL MoMA

7 novembre 1929: a New York, apre al pubblico il Museum of Modern Art, meglio noto come MoMA. Il museo, vero punto di riferimento mondiale per l'arte moderna, contiene opere di importanti artisti quali Van Gogh, Rousseau, Dalì, Picasso ed è stato ideato dalla moglie Abby del miliardario John D. Rockefeller Jr.

Una visita al MoMA è un appuntamento di rigore per chi decida di intraprendere un viaggio verso la Grande Mela, soprattutto se appassionato di fotografia. Il Museum of Modern Art di New York, durante la sua storia, ha deciso di ricoprire un ruolo fondamentale anche nel mondo dell’immagine, istituendo il primo Dipartimento di fotografia all’interno di un museo. Le menti creatrici furono Beaumont Newhall e Ansel Adams, con il fondamentale appoggio di Alfred Barr, direttore del museo, e di David H. McAlpin, banchiere, avvocato e grande patrono delle arti.
Ansel Adams lavorerà al fianco di Beaumont Newhall suggerendo tempi e modi per la realizzazione del progetto. Il 17 settembre del 1940, il consiglio di amministrazione lo approva, nominando Newhall come curatore. Nasce così il primo Dipartimento di fotografia della storia dei musei.

E’ impensabile la storia della fotografia senza il MoMA di New York. Oltre all’incredibile archivio, sono state fondamentali le tante mostre che ha ospitato, molte delle quali sono considerate vere e proprie pietre miliari della storia della fotografia, come The Family of Man, curata da Edward Steichen nel 1955, o le mostre New Photography, organizzate da John Szarkowski. Oggi l’archivio conta oltre 25.000 opere, non solo d’importanti fotografi, ma anche di scienziati, giornalisti e dilettanti, molti dei quali senza nome.

MoMA, un po’ di storia

Alla fine degli anni '20, tre mecenati progressisti delle arti, Lillie P. Bliss, Mary Quinn Sullivan e Abby Aldrich Rockefeller, percepirono la necessità di sfidare le politiche conservatrici dei musei tradizionali e di fondare un'istituzione dedicata esclusivamente all'arte moderna. Loro, insieme ad altri amministratori originali crearono il Museum of Modern Art nel 1929. Il suo direttore fondatore, Alfred H. Barr, Jr., intendeva che il Museo fosse dedicato ad aiutare le persone a comprendere e apprezzare le arti visive del tempo contemporaneo.
La risposta del pubblico fu straordinariamente entusiasta e nel corso dei dieci anni successivi il Museo si trasferì tre volte in quartieri temporanei sempre più ampi e nel 1939 aprì finalmente le porte dell'edificio che occupa tuttora, nel centro di Manhattan. Dopo la sua nomina a primo direttore, Barr presentò un piano innovativo per la concezione e l'organizzazione del Museo che si sarebbe tradotto in una struttura multi-dipartimentale basata su varie forme di espressione visiva. Oggi questi dipartimenti includono architettura e design, disegni e stampe, film, media e performance, pittura, scultura e fotografia. Successivi ampliamenti ebbero luogo negli anni '50 e '60.
La ricca e variegata collezione del Museo d'Arte Moderna costituisce una delle viste più complete e panoramiche sull'arte moderna: conta circa 200.000 dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, opere d'arte multimediali e performative, modelli e disegni architettonici, oggetti di design e film. La Biblioteca e gli Archivi del Museo contengono la principale concentrazione di materiale di ricerca sull'arte moderna e ciascuno dei dipartimenti mantiene un centro studi a disposizione di studenti, studiosi e ricercatori. La Biblioteca del MoMA contiene oltre 320.000 articoli, inclusi libri, libri d'artista, periodici e ampi file individuali su oltre 90.000 artisti.
Il Museo mantiene un programma attivo di mostre d'arte moderna e contemporanea. Le opere d'arte della sua collezione sono esposte in installazioni a rotazione in modo che il pubblico possa aspettarsi regolarmente di trovare nuove opere in mostra.
Il Museo si dedica al suo ruolo d’istituzione educativa e offre un programma completo di attività volte ad aiutare sia il grande pubblico che particolari segmenti della comunità ad avvicinarsi e comprendere il mondo dell'arte moderna e contemporanea.
Nel 2006, il MoMA ha completato il progetto edilizio più grande e ambizioso della sua storia fino a quel momento. Il progetto, a firma Yoshio Taniguchi, ha quasi raddoppiato lo spazio per le mostre.

Oggi, il Museo d'Arte Moderna accoglie milioni di visitatori ogni anno. Un pubblico ancora più vasto è servito dai programmi nazionali e internazionali del MoMA di mostre circolanti, programmi di prestito, cineteca e videoteca circolanti, pubblicazioni, fondi di biblioteche e archivi, siti web, attività educative, eventi speciali e vendite al dettaglio.

(Fonte: sito ufficiale)

La scelta fotografica

Per celebrare il MoMA potevamo ricorrere a una panoramica del museo, ma non ci sembrava il caso. Abbiamo anche pensato a un film e ci è venuta in mente una pellicola di Woody Allen Manhattan. «New York era la sua città e lo sarebbe sempre stata», recita la voce fuori campo del regista sulle note di Gershwin. Il film è anche un omaggio ai grandi musei di NY. Al MoMA i due protagonisti si rincontrano in occasione dell’inaugurazione di una mostra di Sol LeWitt. L'idea cinematografica, per quanto eclatante, risultava poco significante nel senso dell’immagine. Ecco quindi la scelta Eve Arnold, che ha ritratto la nostra Silvana Mangano tra le opere del MoMA, nel 1956.

La fotografa Eve Arnold

Eve Arnold nasce a Philadelphia il 21 aprile 1912, figlia di emigranti ebrei russi. Nel 1951 fu accolta all'agenzia Magnum (prima donna).

Quella di Eve Arnold è stata una lunga carriera fra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, divisa fra i reportage sull'America degli anni '50 e quelli più noti sulla Cina, la Russia, Cuba e il Sudafrica della fine dei '70. Fra i ritratti agli uomini della politica americana degli anni '60, Arnold immortalò il senatore Joseph McCarthy e il leader nero Malcom X, ma anche la regina Elisabetta II. Tanti anche i ritratti ai grandi divi del cinema, tra le quali Joan Crawford. Famose sono le sue foto di Marilyn Monroe scattate sul set del film «Gli spostati» del 1961. Si trattò di una scelta professionale dettata soprattutto dalle necessità economiche, che però ha restituito alla Arnold la notorietà presso il grande pubblico.
Si è spesso detto che Marilyn Monroe ha fatto l'amore con la macchina fotografica, ma ciò che è più evidente nelle fotografie di Eve è la fiducia e il relax che si respira, mescolata ad una stretta collaborazione con il fotografo.
Troviamo dei ritratti delicati, quelli di una di una donna-bambina incantevole, ma anche innocente, ansiosa, fiduciosa, triste, dolce, passionale e divertente. Eve Arnold ci ha permesso di osservare tutto questo, facendoci condividere una comunicazione straordinaria tra autore e soggetto.
Arnold ha ricevuto un premio importante nel 1995, quando viene eletta “Maestro Fotografo” dal Centro Internazionale di Fotografia a New York. Ha pubblicato dodici libri, ormai introvabili. L'emozione e forse la complessità di essere una donna è quello che colpisce maggiormente nelle sue fotografie. Si può veramente vedere e sentire la bellezza di un mondo, per entrare in un’empatia profonda con i soggetti.
Eve Arnold ha detto: "Ci sono temi che si ripetono più e più volte nel mio lavoro”. “Sono stata povera e ho voluto documentare la povertà; avevo perso un figlio ed ero ossessionata dalla nascita; ero interessata alla politica e volevo sapere come questa influenzasse la nostra vita, io sono una donna e ho voluto sapere sulle donne ".

A metà degli anni Sessanta Arnold si è stabilita a Londra, dove morirà il 4 gennaio 2012.

Le fotografie.

Silvana Mangano al MoMA. New York City, 1956. Eve Arnold.
Eve Arnold. Silvana Mangano che osserva una scultura di Costantin Brancusi al MoMA, nel 1956.

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...