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RICORDANDO LUCIEN CLERGUE

Siamo in ritardo, lo confessiamo; ma non per disattenzione. Avevamo parlato, al telefono, con Lucien Clergue nel 2014, ma non finimmo l’intervista. Era stanco, troppo; ma in quei pochi minuti riuscì a trasmetterci il suo amore per la fotografia. Eravamo indecisi se scrivere queste poche righe.
Di lui si è parlato e scritto molto, ma poco si è detto della sua generosità. L’esistenza gli ha restituito difficoltà e fortune, ma mai ha dimenticato il percorso intrapreso sin da quando era adolescente ed è stato riconoscente con tutti, soprattutto con chi frequentava la sua arte.

La vita di Lucien Clergue è stata condizionata dalla tragedia, offrendogli però opportunità e possibilità di sperimentazione. In un'epoca in cui la fotografia stava appena iniziando a evolversi artisticamente, Clergue fece in modo che le sue immagini catturassero la stessa bellezza, forma e coinvolgimento che le altre arti avevano fatto per anni.
Lui comunque è stato sempre vicino all’espressione artistica, col rispetto dovuto; la stessa che ha avuto influssi sulla sua vita privata. Non a caso, Lucien Clergue ha sposato nel 1963 Yolande Wartel, curatrice d'arte e fondatrice di The Fondation Vincent van Gogh Arles. Da lei nello stesso anno ha avuto la figlia Anne, che sarà curatrice di arte contemporanea. Nel 1966 la coppia vedrà nascere Olivia, che diverrà una stilista di moda.

Sarà l’arte, quella appresa da Picasso, a far sì che Lucien intraprendesse nuovi linguaggi. Lui seppe reinventare il nudo femminile, lavorando sui chiaroscuri, per ottenere geometrie in grado di contaminare la classicità del tema. Famose restano le immagini delle serie “Nudo zebrato”, fotografie nelle quali il corpo delle modelle appare segmentato, ma rafforzato, dalle linee create sulla pelle dalla luce filtrata attraverso le veneziane.

Lucien Clergue note biografiche

Nato ad Arles, in Francia, il 14 agosto 1934, Lucien in tenera età ha vissuto gli orrori della guerra. Sfollato in campagna a causa delle distruzioni portate dal conflitto, tornò all'età di dieci anni e trovò la sua casa completamente distrutta. Mentre lottava contro le necessità della vita quotidiana e contro la malattia della madre, Clergue riuscì ad entrare in possesso della sua prima macchina fotografica all'età di tredici anni (un regalo materno). Sebbene fosse stato contagiato dalla passione per la fotografia, il suo interesse fu interrotto a causa della morte di sua madre nel 1952. Accettò un lavoro presso un'azienda di distribuzione alimentare per mantenere se stesso e suo padre, ma continuò a scattare fotografie nei momenti liberi. Prima di scoprire la fotografia, da adolescente, ha studiato violino. Economicamente modesta, la sua famiglia non potrà garantirgli di proseguire gli studi musicali in qualche conservatorio.

L’inizio difficile di Lucien Clergue avrebbe potuto soffocare la sua spinta creativa. Tuttavia, è stato l’incontro con Pablo Picasso, durante una corrida all'arena di Nîmes il 27 settembre 1953, ad aiutarlo a iniziare il percorso di una carriera fotografica.
Incontrato l'artista, insistette per mostrargli la sua collezione di fotografie dei danni della guerra. Queste immagini riguardavano edifici distrutti, carcasse di animali morti e scheletri. Vedendo il potenziale del fotografo, Picasso l’incoraggiò a persistere, presentandolo a persone influenti come Jean Cocteau, che in seguito avrebbe contribuito alla pubblicazione del primo libro di Clergue, "Corps Mémorables". Lui e Picasso rimarranno buoni amici per tutta la durata della sua carriera.

Nel 1959, Edward Steichen acquistò dieci foto di Lucien Clergue che dovevano essere ospitate come parte della collezione permanente del Museo d'Arte Moderna, dove il fotografo francese arriverà anche a esporre. Lì incontrerà i grandi autori come Bill Brandt, Aleksej Česlavovič Brodovič, William Eugene Smith e altri.
Clergue ha sfruttato lo slancio e la fama che stava guadagnando per fondare il Festival Internazionale di Fotografia ad Arles, in Francia, insieme all'amico Jean-Maurice Rouquette (curatore del Musée de l'Arles et de la Provence antiques) e lo scrittore Michel Tournier. L’evento diventerà il più importante in Europa per quanto attiene l’arte dello scatto.
I successivi quarant'anni dalla fondazione dell'istituzione verranno dedicati a chiamare fotografi da tutto il mondo, come Ansel Adams, André Kertész, Robert Mapplethorpe, Eikoh Hosoe e tanti altri. Pur ricevendo molte offerte da una varietà di riviste di moda, Clergue ha insistito per rimanere un purista e ha affermato che la sua fotografia era solo per l'arte.

Il suo fascino per le visioni decadenti l’ha seguito per tutta la sua carriera ed è stato incorporato in molti dei suoi libri e mostre. Ha anche ritratto zingari e circhi itineranti. Le sue altre opere più importanti riguardavano nudi di donna, ispirate dal suo apprezzamento per il fotografo americano Edward Weston. Queste foto sono facilmente identificabili, perché dall’inquadratura spesso vengono esclusi i volti. Ciò che era iniziato come la decisione di rispettare l'anonimato del suo modello nelle loro fotografie, si è sviluppato in uno stile notevole che enfatizzava la forma, l'illuminazione e la curvatura della forma nuda.

Clergue è stato nominato cavaliere della Legion d'Onore nel 2003 e nel 2006 viene eletto all'Académie des Beaux-Arts come primo fotografo in assoluto. È stato presidente della società nel 2013. E’ deceduto a Nîmes il 15 novembre 2014), a causa di una neoplasia. Da allora è stato ricordato attraverso una serie di mostre in tutto il mondo, inclusa quella che una ogni anno dopo la sua morte viene esposta ad Arles.

Le fotografie

Nus de la mer, 1962. Lucien Clergue.
Draga in a Polka Dot Dress, Saintes-Maries de la Mer, 1957. Lucien Clergue.

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