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TANTI AUGURI LUCIANA

Luciana Savignano, nata il 30 novembre 1943, risulta essere una delle più versatili protagoniste della danza italiana. Applaudita all’unanimità dal pubblico e dalla critica internazionale, si avvicina alla danza grazie al padre, che la porta a vedere Il Lago dei Cigni quand’era bambina.
Lei ha ballato con i più grandi, inseguita com’era dai coreografi della sua epoca. Chi scrive, non è avvezzo alla danza e ai suoi dettami, ma quando riusciva a vederla sul palcoscenico la riconosceva bellissima, imponente nella sua leggiadria, brava per quanto sapeva trasmettere tra estetica e coraggio. Diciamo anche che ha anticipato i tempi, perché oggi notiamo come il balletto viva di espressività, ma anche di atletismo. Luciana era un po’ anche questo.

Luciana Savignano (e il fotografo che incontreremo) ci permette di ragionare sul rapporto tra fotografie e danza. Le due discipline occupano ambiti opposti, lontani; eppure, il balletto risulta essere estremamente fotogenico, per chi sa coglierne il linguaggio.

Andiamo con ordine. La fotografia si occupa dell’immobilità, del soggetto fermo; mentre la danza è fluida nello spazio e nel tempo, proprio come espressione dinamica. Il fotografo scatta, ma sceglie, elabora decide, anche se poi restituisce una verità parziale di quello che scorge. Ne nasce comunque un’interpretazione che mette in luce la forza espressiva della danza, la sua perfezione. E’ lì il punto di contatto tra fotografia e balletto? Forse, ma non è quello l’ambito nel quale dobbiamo concentrare le nostre attenzioni. I significati fotografati possono essere tanti, rendendo manifesto un “eppur si muove” che già immaginiamo solo guardando. Non è poco.

Luciana Savignano, piccole note biografiche

Luciana Savignano nasce a Milano il 30 novembre 1943. Si forma presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano per poi curare il proprio perfezionamento al Bolshoi di Mosca. Il suo percorso artistico è assolutamente personale, accompagnato da una bellezza insolita. Il viso è affascinante, il corpo sensuale e flessuoso, lungo nell’espressività. I coreografi la inseguono, anche quel Mario Pistoni che la sceglie per interpretare il Mandarino Meraviglioso, che la consacrerà.

Nel 1972 diventa prima ballerina alla Scala ed in questo periodo viene notata da Maurice Béjart che la invita nella compagnia "Du XXème siècle" e crea per lei "Leda e il Cigno", "Ce que l'amour me dit", "La Luna", "Duo", "Romeo e Giulietta", "Buaki", "Il Bolero" di Ravel. Consolida e amplia il proprio repertorio che va da "il Lago dei Cigni" alla "Bisbetica Domata" e "Cinderella".

Nel marzo 1994, sempre Maurice Béjart mette sul palco per lei "La Voce" tratta da La Voix Humaine di Jean Cocteau.
Accanto a partner indimenticabili, collabora con i più importanti coreografi. Importante è anche la collaborazione dal 1995 con Susanna Beltrami, con la quale fonda nel 1998 la Compagnia Pier Lombardo Danza.
Nel 2009 è giudice e insegnante nel programma tv "Academy", su Rai Due.

Nelle stagioni 2010-2011 interpreta, in tournée in Italia, il ruolo della Regina Thalassa nello spettacolo Shéhérazade del Balletto del Sud; nel settembre 2012 interpreta il ruolo di Don Juan nell’omonimo spettacolo del coreografo Massimo Moricone al Teatrino di Corte del Palazzo Reale (produzione del Teatro San Carlo di Napoli).
Luciana Savignano è impegnata anche nel sociale, come testimonial a titolo gratuito, delle associazioni italiane confederate per la malattia di Parkinson.

Un incontro col fotografo Angelo Redaelli

Incontriamo Angelo Redaelli nel bar attiguo al Teatro Carcano, a Milano: dove lui è il fotografo di scena accreditato. La passione l’ha portato alla fotografia, la vita al teatro. Crediamo che anche per il sipario nutra un amore importante; ce ne accorgiamo dalle foto e da come ci parla: di attori, registi, sceneggiature e costumi. Le sue immagini sono accattivanti, perché pur nei tagli decisi troviamo la scena, il tutto. Questioni di colpi d’occhio, magari di sensibilità. Ciò che vince è comunque il cuore, perché più volte ci ripete come vorrebbe affidare il proprio lavoro a un altro fotografo: sia come archivio, che in relazione alla professionalità.
Soffre quando pensa che tutto potrebbe essere perduto; noi ce ne rendiamo conto e condividiamo.

Angelo intanto continua, con perseveranza. Lo immaginiamo, al buio, mentre come un fantasma ritrae le gesta degli attori sul palco. Lui che è un’artista senza applausi (come tutti i fotografi) forse ne meriterebbe uno grande: per quanto ha fatto e perché vorrebbe un erede del suo lavoro. Del resto, lo si sa: show must go on.

Angelo Redaelli, note biografiche

Fotografo milanese con la passione per lo spettacolo dal vivo, ha iniziato negli anni ‘80 a focalizzare la sua attenzione sulla Milano delle scene, del movimento e della musica, decidendo che fossero gli artisti, attori, cantanti, danzatori a catturare l’occhio della sua macchina. Da allora non si è più fermato, accumulando immagini che sono pezzi di storia della città di Milano, e nel contempo aprendosi sempre a nuove suggestioni a nuove forme, in un mosaico poliedrico di scatti che ci raccontano come eravamo e come siamo. Angelo Redaelli ha maturato un’esperienza decennale nel settore della comunicazione visiva, realizzando programmi in multivision per meeting, mostre, convention e spettacoli; nell’ambito della sua attività privilegia la fotografia di eventi teatrali.

Numerose sono le sue collaborazioni con i teatri milanesi tra cui il Carcano, Ciak, Filodrammatici, Libero, Manzoni, Teatro Manzoni di Milano, Parenti, Smeraldo di Milano, Tieffe Teatro Stabile d’Innovazione, il Creberg di Bergamo e di diverse compagnie di prosa e danza. È fotografo ufficiale dal 1990 del Festival Internazionale di Villa Arconati (Milano).

Ha realizzato diverse mostre sul tema della Danza e del Teatro e altre sul tema India, accompagnando le esposizioni delle foto con proiezioni multimediali su grandi schermi. Le più importanti sono state allestite al teatro Nazionale nel 1983, Villa Borromeo di Senago nel 1998, Castello di Trezzo nel 1999, al Forum di Assago nel 2003, Touring Club di Milano nel 2004, via Dante - Milano nel 2015. Quattro le mostre allestite durante l’Arconati Musical Festival di Bollate www.festivalarconati.it. Le foto di spettacoli teatrali di Angelo Redaelli sono frequentemente pubblicate dal Corriere della Sera.

www.trentannidipalcoscenico.it - www.angeloredaelli.com

Le fotografie

Luciana Savignano fotografata da Angelo Redaelli

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