
LA PRIMA TORRE
23 dicembre 1970. Viene inaugurata la Torre Nord del World Trade Center di New York, la prima delle due torri gemelle. Con i suoi 110 piani, raggiungeva 417 metri, ai quali andrebbero aggiunti i 110 metri dell’antenna, installata successivamente.
Non vogliamo parlare dell’11 settembre, quando è venuta a modificarsi la storia del mondo, il suo divenire, con un cambio anche dei valori in gioco. Diciamo che desideriamo ricordare l’impronta delle torri gemelle nella skyline della Grande Mela. Del resto, le Twin Towers le abbiamo viste tutti: andando a New York (i più fortunati), sui poster o almeno nei film. Ci sembra giusto riesumare qualche pellicola (a memoria) che possa far emergere il carattere simbolico delle due costruzioni. In fin dei conti, se sono state bersaglio di un attacco, un motivo doveva pur esserci.
Eddie Murphy e Dan Aykroyd passeggiano per il World Trade Center (poco dopo entreranno dentro una torre), anticipando la scena madre di “Una poltrona per due”, classico della commedia che John Landis ha diretto nel 1983.
Bruce Willis e Samuel L. Jackson corrono su e giù per Manhattan in “Die Hard - Duri a morire” (1995), terzo capitolo della saga action di John McClane. New York City diventa un campo di battaglia e il poliziotto eroe deve disinnescare diverse bombe piazzate in giro dai terroristi. In una scena si vedono le torri gemelle alle spalle dei due protagonisti. Azione e humour vanno di pari passo in questa sequenza che ricollega il terzo episodio al capitolo originale.
Non possono essere dimenticati “Mamma ho riperso l’aereo” (1992) e King Kong, nel suo remake del 1976: quello con Jessica Lange (anche lei appassionata di fotografia).
Le torri gemelle, in ogni pellicola, simboleggiano New York, rendono la città riconoscibile. Mancheranno alla vista, è ovvio, ma il loro ricordo rimarrà sempre vivo: nel bene e nel male.
Le scelte fotografiche
Circa le fotografie, la scelta è caduta su due immagini insolite. Si è preferito indagare al di là della solita skyline, magari di notte, come siamo abituati a vedere. Un plastico con le due torri veniva esposto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1964, ci è sembrato interessante proporla. Di seguito, ecco la seconda fotografia che abbiamo deciso di inserire: porta la firma di Thomas Hoepker ed è del 1983. Contesto e ambientazione sono originali.
Thomas Hoepker, creatore d’immagini
«Non sono un artista, sono un creatore d’immagini», così si è definito Thomas Hoepker. Lo abbiamo citato due volte: in occasione dell’11 settembre e parlando di Cassius Clay. A osservare le sue fotografie, emerge una capacità di raccontare, come vuole il reportage tradizionale. A ciò va aggiunto un uso del colore, oltre al B/N, attento ed elegante, che lui ha convertito nel suo lavoro senza rimpianti o indugi. L’ingresso nella televisione, un nuovo media per un fotografo della sua generazione, completa il quadro descrittivo circa la carriera e le attitudini di Thomas Hoepker, un “non artista” (come dice lui) aperto al nuovo con la curiosità di chi vuole esserci.
Thomas Hoepker, la vita
Thomas Hoepker nasce a Monaco di Baviera il 10 giugno 1936. Dopo aver studiato storia dell'arte e archeologia, ha lavorato come fotografo per Münchner Illustrierte e Kristall tra il 1960 e il 1963, reportage da tutto il mondo. È entrato a far parte della rivista Stern come fotoreporter nel 1964.
Magnum ha iniziato a distribuire le fotografie d'archivio di Hoepker nel 1964. Ha lavorato come cameraman e produttore di film documentari per la televisione tedesca nel 1972, e dal 1974 ha collaborato con sua moglie, la giornalista Eva Windmoeller, prima nella Germania dell'Est e poi a New York, dove si è trasferito a lavorare come corrispondente per Stern nel 1976. Dal 1978 al 1981 Hoepker è stato direttore della fotografia per l'edizione americana di Geo.
Hoepker ha lavorato come art director per Stern ad Amburgo tra il 1987 e il 1989, quando è diventato un membro a pieno titolo di Magnum. Specializzato in reportage e servizi a colori, ha ricevuto il prestigioso Kulturpreis della Deutsche Gesellschaft für Photographie nel 1968. Tra i molti altri premi per il suo lavoro, ne ha ricevuto uno nel 1999 dal Ministero degli aiuti esteri tedesco per la morte in un campo di grano, un film sul Guatemala.
Hoepker attualmente vive a New York. Ha girato e prodotto documentari televisivi insieme alla sua seconda moglie, Christine Kruchen. È stato presidente di Magnum Photos dal 2003 al 2006. Una mostra retrospettiva con 230 immagini relative a cinquant'anni di lavoro, ha girato la Germania e altre parti d'Europa nel 2007.
Le fotografie
Plastico del World Trade Center esposto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1964.
New York 1983. Ph. Thomas Hoepker.