NASCE ANDREAS FEININGER
Il 27 dicembre 1906 nasce Andreas Feininger. Abbiamo già parlato di lui nel giorno della sua scomparsa, il 18 febbraio 1999; e anche nella rubrica “Fotografia da leggere”. L’importanza del fotografo ha fatto sì che decidessimo di incontrarlo anche oggi, questo perché lui ha occupato la passione di tanti, almeno di quelli un po’ attempati, cresciuti nell’era analogica. Il merito di ciò va ricercato nelle sue immagini iconiche, ma soprattutto nel manuale “Il Libro della Fotografia”.
Il volume è introvabile: non perché raro, ma per il fatto di essere stato stampato anni addietro, durante l’epopea della pellicola (1970). E’ vero, l’hanno letto i padri, forse anche i nonni; ma sfogliandolo s’incontra tutta la fotografia: quello che si deve fare e quanto è meglio evitare. Oltre le regole, però, tra le pagine si parla di soggetto, luci, camera oscura, fotocamere usate, colorimetria e molto altro. Il manuale è stato scritto per “non sbagliare”, sperimentando però, provando e riprovando come direbbe Galileo.
Un’ultima considerazione: il libro è piuttosto voluminoso; più grande di quanto si potrebbe immaginare se riferiti all’era analogica. Il fatto è che allora tutto si basava sul “prima”, con pochi scatti peraltro. Dopo il Click non c’era molto da fare. Leggerlo (o solo consultarlo) sarà interessante. Pensate: gli ISO (ASA allora) non rappresentavano una variabile di scatto; ed erano pochi, molto pochi.
Confessiamolo: stiamo collezionando i manuali di fotografia, che oggi stanno diventando rari (almeno così sembra). I tutorial sul Web paiono essere più comodi e pratici, alla stessa stregua degli approfondimenti dedicati ad altri argomenti. I vecchi manuali, però, si assumono la responsabilità di occuparsi della fotografia per intero, forse perché in epoca analogica tutto era più difficile, con tanti balzelli all’ingresso solo per iniziare. “Il Libro della Fotografia” di Andreas Feininger è straordinario in tal senso.
Andreas Feininger, note biografiche
Andreas Feininger nasce il 27 dicembre 1906, a Parigi. E’ stato uno dei fotografi più prolifici al mondo, oltre che scrittore di tecnica fotografica.
Figlio maggiore del pittore Lyonel Feininger, studiò architettura al Bauhaus, l'innovativa scuola di design di Weimar, in Germania. Durante questo periodo inizia a scattare ed elaborare fotografie. Dopo la laurea nel 1925, ha perfezionato i suoi studi alla Bauschule di Zerbst, sempre in Germania, iniziando poi a lavorare nel 1928. Nel 1933 si trasferisce in Svezia, dove fonda uno studio specializzato in fotografia architettonica e industriale; questo dopo aver vissuto per qualche tempo a Parigi, dove lavorava nello studio di Le Corbusier .
Con l'avvicinarsi della seconda guerra mondiale, nel 1939, Feininger emigrò con la sua famiglia a New York City e iniziò a lavorare come fotografo freelance per la Black Star Agency e poi all’interno dell'Office of War Information degli Stati Uniti. Nel 1943 divenne fotografo dello staff della rivista Life, posizione che mantenne fino al 1962, consolidando la propria reputazione. Tra i suoi lavori più noti ci sono le sue vedute in bianco e nero riccamente dettagliate di New York, ottenute attraverso l'uso di tecniche e dispositivi sperimentali. Scattò anche numerose fotografie di oggetti naturali, come conchiglie, alberi e ossa, che isolò dall'ambiente circostante per evidenziarne le forme. Sia i suoi paesaggi urbani che le immagini della natura mostrano quell'attenzione che ha acquisito durante gli studi di architettura e design.
Lo scopo di Feininger nella fotografia era la documentazione dell'unità delle cose naturali, della loro interdipendenza e della loro somiglianza con le forme costruite. Le sue immagini enfatizzano il design, implementando i principi di semplicità, chiarezza e organizzazione. Oltre alle forme naturali, i soggetti di Feininger includevano la città, le macchine e la scultura. Ha costruito quattro teleobiettivi personalizzati e tre fotocamere ravvicinate, che gli hanno permesso di rappresentare paesaggi e scene urbane in una prospettiva monumentale priva di distorsioni e di mostrare piccoli soggetti di dimensioni sorprendenti, rivelando così aspetti sconosciuti. Preferiva la fotografia in bianco e nero per il controllo grafico che consentiva. Feininger ha ricevuto numerosi premi; il suo archivio fotografico è conservato presso il Center for Creative Photography di Tucson.
Feininger scrisse in modo prolifico sulla tecnica fotografica, producendo libri come Feininger on Photography (1949), Advanced Photography (1952), The Complete Photographer (1965) e The Color Photo Book (1969). Le raccolte delle sue fotografie includono libri come The Anatomy of Nature (1956); Il mondo attraverso i miei occhi: 30 anni di fotografia (1963); New York (1964), con testo di Kate Simon; Forme della natura e della vita (1966); Alberi (1968); Conchiglie (1972); e Le montagne della mente (1977).
Andreas Feininger muore il 18 febbraio 1999 a New York.
Le fotografie
Andreas Feininger guarda i negativi con una lente d'ingrandimento (Fotografia di Andreas Feininger, The LIFE Picture Collection).
Andreas Feininger Photographer, di Andreas Feininger. Editore: Harry N Abrams Inc. Publishers, 1986.