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[LA COPPA TORNA A ROMA]

Domenica 11 luglio 2021 sarà una data che non dimenticheremo, tutta londinese. Dopo un pomeriggio tennistico (Berrettini – bravo - perde a Wimbledon contro Đoković) ci aspetta la finale del Campionato Europeo contro l’Inghilterra, a casa loro, trasmessa dal leggendario stadio Wembley. L’Italia, di fronte al Presidente Sergio Mattarella, alza la Coppa che vale l’Europa; e la riporta a Roma.

Già, Roma. La finale dell’ultimo europeo vinto dagli Azzurri si è tenuta proprio allo Stadio Olimpico, contro la Jugoslavia, in due tornate: l'8 e il 10 giugno 1968. A fine partita, in caso di parità dopo i tempi supplementari, allora non si tiravano i rigori, ma si ripeteva l’incontro. Il primo finì 1-1, il secondo 2-0, per l’Italia ovviamente.

“Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia”. Così recita una canzone di Francesco De Gregori (La leva calcistica della classe ’68, 1982) e i nostri con i tiri dal dischetto non hanno tremato: nemmeno Gigione, il portiere, che di rigori ne ha parati due.

Adesso i clacson stanno suonando ancora e le piazze sono affollate. Noi, in casa, proviamo un entusiasmo antico: quello degli spalti gremiti, dei volti colorati, della gioia espressa anche solo per una partita. Dai balconi alle strade, si potrebbe dire; e forse qualcosa sta ripartendo, per un “come prima” sicuramente migliore, auspicato da tempo. Probabilmente è questo che ci ha fatto accendere la fotocamera per scattare delle fotografie. Quelle immagini ci aiuteranno a ricordare con chi eravamo, che nostra figlia si sarebbe laureata due giorni dopo, ripercorrendo i momenti lieti di una Domenica tutta londinese. Fotografia è anche questo.

Grazie Azzurri

Italia, Europa 2020, 11 luglio 2021, Inghilterra, Wimbledon, Wembley, Francesco De Gregori

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