[JENNIFER LOPEZ DIVENTA JASMINE DI DISNEY]

Il 24 luglio 1969 nasce, da genitori portoricani, Jennifer Lopez. Di lei c’è poco da dire che non sia già conosciuto. Prende lezioni di canto e danza all’età di cinque anni e mette subito in pratica il talento che già possedeva.

La sua scalata al successo è stata molto rapida, anche grazie all'impatto del fisico flessuoso e prorompente, lo stesso che ha raggiunto la notorietà per via del lato B, assicurato per un milione di dollari. Del resto, molti dei soprannomi che le sono stati dedicati derivano proprio dal suo fondoschiena: parliamo di "the Bottom", "La Guitara" e via dicendo. Lei è musica, danza, ma anche cinema. La ricordiamo nel film "Out of sight" di Steven Soderbergh, al fianco di George Clooney, lo stesso che le permetterà di raggiungere la notorietà internazionale, diventando una sex symbol.

Personalmente ricordiamo Jennifer in altre due pellicole, peraltro di diverso genere: una commediola per ragazze di buona famiglia ("Prima o poi mi sposo") e un giallo ("The cell"), nel quale compare addirittura un serial killer.

Jennifer ci permette di introdurre una volta di più Annie Leibovitz, la famosa ritrattista americana. E qui occorre operare una puntualizzazione, che ci viene suggerita da Ferdinando Scianna nel suo ultimo libro “Il viaggio con Veronica, una storia personale del ritratto fotografico”. Lui, parlando della fotografa americana, ha fatto sue le parole di Leonardo Sciascia, quelle che differenziano lo stile dallo stilismo: “Lo stile si nutre d’idee, lo stilismo di trovate”. Noi ci troviamo d’accordo con l’autore siciliano: la Leibovitz non è una ritrattista pura, anche perché si è occupata unicamente di celebrità. Certo è che di fantasia Annie ne ha sempre manifestata tanta. Come non ricordare, ad esempio, il ritratto di Whoopi Goldberg nella vasca da bagno piena di latte (1984)?

Nel 2007, la Disney ha chiamato Annie Leibovitz perché fotografasse alcune celebrità di spicco nei panni dei personaggi Disney classici, in una serie d’immagini promozionali per i Parchi del gruppo. Sì, Annie Leibovitz, l'acclamata fotografa dei famosi, la donna che ha ritratto John Lennon e Yoko Ono a letto per Rolling Stone, la prima donna in assoluto a esporre una personale alla National Portrait Gallery; la stessa donna il cui lavoro è apparso su Vogue, Vanity Fair e innumerevoli altre pubblicazioni, è stata assunta dalla "grande D" per creare alcune delle foto più leggendarie di tutti i tempi.

I “Disney Dream Portraits” della Leibovitz sono uno sguardo allettante su quello che sarebbe potuto accadere: una fantasia aggiunta, una visione multiculturale, addirittura sconvolgente, ma sempre divertente, dei classici Disney. Tutte opere da ammirare con cura, anche solo per riflettere. I Disney Dream Portraits hanno avuto un tale successo che la serie è continuata fino al 2014, producendo alla fine 23 magnifiche fotografie di assoluto rilievo.

Ecco quindi l’opera che proponiamo. Jennifer Lopez diventa Jasmine di Aladdin, il film d'animazione del 1992 prodotto dalla Walt Disney. Al suo fianco c’è Marc Anthony.

Annie Leibovitz ci permette un passaggio anche a casa nostra, in Italia. Lavazza ha affidato un lavoro importante alla fotografa statunitense (e alla sua fantasia), la campagna pubblicitaria che il brand italiano del caffè ha lanciato, nel 2009, in 15 paesi. Si trattava di fotografare cinque top model italiane per il calendario The Italian Espresso Experience 2009. Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, sono diventate le protagoniste del viaggio paradossale che la fotografa americana ha intrapreso sfruttando i “luoghi comuni” dell’italianità: quelli che hanno reso famoso il Made in Italy in tutto il mondo. Annie ha mescolato, con ironia e classe, i luoghi famosi, la moda, i set cinematografici, le belle donne, gli spaghetti e le immancabili tazzine di caffè. La Leibovitz ha messo in scena la nostra Italia, ben consapevole che gli stessi italiani amano la teatralità, il divertimento e la bella vita.