[GIORGIO CASALI E IL DESIGN MADE IN ITALY]
La famosa sedia Superleggera, disegnata nel 1955 dal grande Gio Ponti, il Grattacielo Pirelli di Milano (detto “Pirellone”, sempre a firma Ponti -1956-) e la lampada Arco dei fratelli Castiglioni (1962) hanno fatto dell’Italia un centro di riferimento mondiale nello stile dell'architettura e dell'interior design. Nessuno di questi elementi del paesaggio contemporaneo, urbano o domestico, avrebbe conquistato i cuori del mondo senza l'intervento di Giorgio Casali (1913-1995), grande figura della fotografia italiana del dopoguerra e principale mediatore con il pubblico. Anche per merito suo il Design Made in Italy è diventato un fenomeno mondiale, questo a partire dal 1950.
Tra il 1951 e il 1983 Casali è stato il fotografo della grande generazione di designer, architetti e interior designer che hanno fatto dell'Italia un centro mondiale di eccellenza e raffinatezza moderna. Sebbene non sia un fotografo molto noto al di fuori delle aree del design e dell'architettura, "la reputazione di Casali come uno dei fotografi italiani più influenti del XX secolo è stata assicurata dalle immagini suggestive" che ha prodotto per la rivista Domus. Squisito, sottile e sofisticato, Casali è stato il miglior documentarista delle opere venute alla luce in Italia sotto l'influenza dell'architettura moderna, di quel razionalismo che postulava un ritorno ai dettami della ragione dopo la follia della seconda guerra mondiale e ai principi dell'uso come un caposaldo del design, che quindi difendeva il funzionalismo.
Nato a Lodi (Lombardia) il 27 luglio 1913, orfano di entrambi i genitori, Casali si trasferisce a Milano nel 1928 e fa apprendistato in uno studio fotografico prima di mettersi in proprio. La sua carriera fece un passo avanti negli anni Cinquanta dopo l’incontro con Gio Ponti e le immagini ufficiali della sedia Superleggera prodotte per Domus. Il modello ritratto di spalle mentre regge il grazioso mobile, agganciato a una piccola bilancia portatile, con un solo dito riassumeva tutti i valori del mobile: leggerezza, eleganza e un'aria decisamente chic.
Nei decenni successivi Casali è stato il professionista che designer e architetti italiani, leader mondiali nella creatività, chiamavano ogni volta che avessero voluto presentare un edificio, una casa, un mobile, un apparecchio di illuminazione o qualsiasi altro oggetto di design industriale. Il suo lavoro è una testimonianza della straordinaria esplosione di creatività e innovazione nella cultura italiana del secondo dopoguerra.
Oltre alle trenta copertine realizzate per Domus e alle foto di edifici e oggetti, sarebbe bello prendere in esame le foto di famiglia, dei matrimoni di amici e le sue immagini di viaggio. Si scoprirebbe così che, al di là di una forte specializzazione, dietro lo sguardo di Giorgio si nascondeva l’occhio di un vero fotografo. Questa è la ragione per la quale è stato scelto il “Bambino che gioca a bocce”.
Per la biblioteca. Giorgio Casali photographer. Domus 1951-1983, catalogo della mostra tenutasi a Verona (15 febbraio-5 maggio 2013). Ediz. italiana e inglese. Silvana Editore. Il volume, redatto a partire dai materiali conservati presso l'Archivio Progetti dell'Università IUAV di Venezia, e corredato da un'approfondita lettura critica, si propone di comprendere e delineare la complessità della sua personalità artistica mediante il racconto dell'architettura e del design italiano, del quale Casali ha lasciato una traccia memorabile.sedia Superleggera, Gio Ponti, Grattacielo Pirelli, Pirellone, fratelli Castiglioni , lampada Arco, Giorgio Casali, Domus, 27 luglio 1913