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[SI ASCOLTA IMAGINE]

Il 9 settembre 1971 esce negli Usa l'album Imagine di John Lennon, il secondo da solista dopo lo scioglimento dei Beatles. La copertina riporta un primo piano di Lennon tratto da una Polaroid scattata da Yoko Ono, il cui concept proviene da una fotografia scattata da Andy Warhol. La fotografia del retro è anch'essa a firma di Yoko Ono.

Imagine compie cinquant’anni e li porta bene. Non sappiamo dire se sia il brano che preferiamo, ma non possiamo pensare a un mondo musicale senza quella canzone. I due accordi ripetuti più volte, e riverberati, ci toccano subito il cuore, prima ancora delle parole che verranno; e li riconosciamo anche se suonati in una delle cinquecento cover che può vantare quel pezzo.

Lennon ricevette il contributo di Yoko quale ispiratrice del brano, ammettendo che all’epoca non si era sentito così maturo da inserirla tra gli autori ufficiali «Imagine è solo quello in cui John credeva - commentò Ono - Che siamo tutti un paese solo, un mondo, un popolo».

I successi di Lennon, ma anche quelli dei Beatles, hanno avuto il supporto dei media e anche della fotografia. Tanti autori si sono dedicati a loro, rammentiamone alcuni.

Richard Avedon

Nell'agosto del 1967, i Beatles e il loro manager della band Brian Epstein incaricarono il fotografo Richard Avedon di visualizzare le basi psichedeliche del loro rivoluzionario ottavo album in studio Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, che aveva debuttato pochi mesi prima. Attraverso la manipolazione del colore, Avedon ha creato ritratti allucinanti della band di Liverpool, pieni di simbolismo e note psichedeliche, pace e amore: John Lennon guarda attraverso gli occhiali vorticosi, Paul McCartney tiene in mano dei fiori, George Harrison è decorato con l'henné e Ringo Starr porta una colomba. Durante le riprese, Avedon ha anche catturato ritratti normali, in bianco e nero, dei Fab Four in semplici camicie nere, che in seguito divennero note come le immagini del "Mount Rushmore" del gruppo.

Un anno dopo, le fotografie di Avedon, insieme ai poster da collezione, sono state pubblicate contemporaneamente su riviste famose in tutto il mondo, tra cui Look negli Stati Uniti, The Daily Express nel Regno Unito e Stern Magazine in Europa. Immagini iconiche nella storia dell'arte e della musica, i ritratti dei Beatles di Avedon si trovano nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art di New York e del Victoria and Albert Museum di Londra e presso altre istituzioni in tutto il mondo.

Astrid Kirchherr

È una fotografa conosciuta soprattutto per aver lavorato con il gruppo musicale dei Beatles, in qualità di fotografa ufficiale dei loro concerti in Germania, e per essere stata la fidanzata di Stuart Sutcliffe, del quale parleremo dopo.

Fin dalla tenera età mostra una certa predilezione per l'arte. S’iscrive a una scuola per costumisti e lì incontra Klaus Voormann: musicista (suonava il basso) e illustratore. Fu lui a presentarle i Beatles in un locale di Amburgo. Il complesso era composto da Stuart Sutcliffe (basso) oltre che John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Pete Best (il primo batterista de gruppo). L’incontro con Sutcliffe fu fatale. Tra i due nacque un amore intenso, irrefrenabile e improvviso; da questo il legame con i Beatles e tutte le fotografie che riguardano il primo periodo del complesso di Liverpool.

Quando i Beatles arrivarono ad Amburgo (siamo nel 1962) lei diede al gruppo la notizia della morte di Stuart, avvenuta pochi giorni prima (emorragia cerebrale). Rimase tra loro un legame tenero e intenso che portò ad altri incontri. Sta di fatto che Astrid resta una figura leggendaria nella storia dei “Fab Four”. Si dice che lei abbia ispirato il loro taglio di capelli (ha sempre smentito) e che Lennon si sia ispirato alla fotografa per comporre la canzone Girl (1965).

Ian Macmillan

L’8 agosto 1969, esattamente 51 anni fa, i Beatles si fanno scattare la famosa foto sulle strisce pedonali di Abbey Road, per la copertina dell’omonimo album che diventerà una delle più significative della storia del Rock.

L’8 agosto 1969, verso le 11.30, il fotografo Ian Macmillan scattò la foto per l’album dei Beatles, che renderà celebre la strada in tutto il mondo. Per rendere omaggio a tale evento, nel dicembre del 2010 tali strisce pedonali sono state classificate come luogo protetto dall’English Heritage. Tale forma di tutela, che di solito viene concessa ad importanti edifici di alto valore storico, è stata data per la prima volta ad un tratto di strada.


Iain Macmillan è nato a Carnoustie (cittadina scozzese) il 20 ottobre 1938. Dopo aver lasciato il liceo di Dundee nel 1954, ha lavorato come apprendista manager in una fabbrica locale di iuta, prima di studiare fotografia al Regent Street Polytechnic (ora University of Westminster).

E’ tornato a casa nel 1959 per fotografare gli appartamenti di Dundee e le scene di strada: immagini influenti di uno stile di vita che stava scomparendo. Il suo talento fu presto riconosciuto da riviste e editori, così all'inizio degli anni '60 ricevette numerose commissioni: da Lutterworth Press, Sunday Times, Plays & Players e Illustrated London News.

Più tardi nel decennio ha scattato le fotografie per un libro, The Sculpture of David Wynne, e per il catalogo della mostra di Wynne; mentre lavorava anche a un saggio fotografico sulla vita nella capitale. Il Libro di Londra (1966) contiene alcuni dei suoi lavori migliori e l’ha portato all'attenzione di Yoko Ono, che gli ha commissionato di fotografare la sua mostra alla galleria Indica, a St James's. Fu lì che Yoko incontrò John Lennon, che poi invitò Macmillan a fotografare la copertina dell'album Abbey Road dei Beatles.

Macmillan ha continuato a lavorare con la coppia Yoko e John su progetti come l'album Live Peace in Toronto (1969) e Sometime in New York City (1972). Ha anche collaborato al film Erection, un'animazione d’inquadrature di un hotel londinese in costruzione con una colonna sonora di John e Yoko. A New York, ha fotografato gran parte del lavoro d'avanguardia di Yoko, tra cui Fly, quando è stata rilasciata una campana di vetro piena di mosche e sono stati ritratti i luoghi in cui avrebbero dovuto atterrare.

Negli anni '80 le sue fotografie sono state esposte in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. La BBC ha usato il suo lavoro nella serie The Rock and Roll Years.

Nel 1993 Paul McCartney ha invitato Macmillan a scattare un'altra foto sulle famose strisce pedonali. Questa volta il Beatle era da solo con il suo cane. Macmillan ha contrastato la semplicità dell'immagine di Abbey Road includendo una squadra di poliziotti, fotografi della stampa e una folla vivace. L'immagine risultante è stata utilizzata per la copertina dell'album Paul is Live, smentendo così le voci sulla morte di McCartney.

Macmillan era modesto riguardo i propri successi. Ha mantenuto un affetto duraturo per Paul e Linda McCartney, che ha descritto come "la coppia più solida con i piedi per terra e inalterata che si possa immaginare". E’ deceduto l'8 maggio 2006.

Annie Leibovitz.

Di Annie ricordiamo la fotografia dove John Lennon (completamente nudo) è avvinghiato a sua moglie Yoko Ono. Si tratta dell’ultimo ritratto dedicato all’ex Beatles. È l’8 dicembre 1980. Poche ore dopo la posa per questa fotografia, Lennon fece due passi fuori dalla sua residenza a New York. Lì è stato colpito a morte dallo stalker Mark David Chapman.

Nel gennaio del 1981 (22 gennaio), l’immagine è apparsa sulla copertina della rivista Rolling Stone. Anni dopo la Leibovitz ha raccontato che quando Lennon ha visto il primo test Polaroid delle riprese, si era espresso così: “Hai catturato esattamente il nostro rapporto”.

Era deceduto l’autore di Imagine.

Le fotografie. Le copertine del disco Imagine, fronte e retro.

Richard Avedon, John Lennon, Yoko Ono, 9 settembre 1971, Imagine

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