Skip to main content

[WHOOPI GOLDBERG, SENTIMENTALE CON PRATICITÀ]

Whoopi Goldberg ci ha fatto ridere e commuovere, nel ruolo di una veggente (in Ghost) e nei panni di una suora canterina (Sister act). In entrambe le pellicole, l’attrice ha mostrato la saggezza di chi conosce le cose della vita, perché l’ha rincorsa sin dalla giovane età. C’è quindi una recitazione parallela; tra quelle di Whoopi: quasi un eco alle emozioni e ai sentimenti, fondato sulla praticità, sull’elemento conclusivo, sull’analisi del momento. I finali, poi, sono i medesimi, almeno nei film che abbiamo esaminato: una morale saggia, che da ragione a quanto visto prima, che lei aveva previsto.

Whoopi Goldberg è nata nel quartiere Chelsea di Manhattan il 13 novembre 1955. Sua madre, Emma (Harris), era un'insegnante e un'infermiera, e suo padre, Robert James Johnson, Jr., un sacerdote. La famiglia di Whoopi proveniva dalla Georgia, dalla Florida e dalla Virginia. In gioventù, ha recitato in piccole parti a Broadway. Si è poi sposata con un assistente sociale, colui che l’ha aiutata a fronteggiare i problemi con la droga. Dopo il divorzio, si è trasferita in California, dove ha lavorato in un'impresa di pompe funebri e come muratore. Intanto recitava con gruppi d’improvvisazione. Whoopi, in totale, si è sposata tre volte.

Goldberg ha trovato il suo primo grande ruolo da protagonista ne “Il colore viola” (1985) ricevendone molti consensi dalla critica e una nomination all'Oscar per il suo ruolo, per il quale è diventata una grande star. Gli sforzi successivi alla fine degli anni '80 furono, nella migliore delle ipotesi, rappresentavano successi marginali. Questi film erano per lo più commediole anticonformiste, come: “Affittasi ladra” (1987), “The Telephone” (1988) e “Jumpin' Jack Flash” (1986). Whoopi ha lasciato il segno per il suo ruolo nel film, campione d'incassi, Ghost - Fantasma (1990), col quale vincerà l’Oscar. Whoopi Goldberg è apparsa regolarmente in Star Trek: The Next Generation (1987). Ha ammesso di essere stata una grande fan della serie originale di Star Trek (1966) e ha così colto al volo l'opportunità di recitare nella nuova serie.

Goldberg ha ricevuto un altro ruolo di grande successo in “Sister Act: Una svitata in abito da suora” (1992), un successo al botteghino. Whoopi ha recitato in alcune commedie di questo periodo, molto pubblicizzate e di discreto successo, tra cui “Made in America” (1993) e “Bolle di sapone” (1991). Goldberg ha poi raddoppiato il suo successo con il film “Sister Act 2 - Più svitata che mai” (1993), che è stato ben accolto, senza essere all'altezza del primo.

Whoopi è stata la prima donna a presentare nel 1994, nel 1996 e nel 2002 la notte degli Oscar.

Molto attiva anche nel campo sociale, organizza raccolte fondi per i senzatetto e combatte per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Nel 1996 recita nei film: "Ragazze interrotte" (1999) e "Benvenuta in paradiso" (1998), per il quale vince il premio Image Awards.

Con gli anni Duemila, Whoopi passa alla televisione, lavorando sia come attrice, che come produttrice e sceneggiatrice. Nel 2006 debutta alla radio con lo show "Wake up with Whoopi". La sua ultima fatica cinematografica è il film "Il mio angolo di paradiso" (2011) di Nicole Kassell. Sempre nel 2011 recita in un piccolo cameo nel film "I Muppets" (2011) della Walt Disney.

La fotografa

Annie Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Waterbury, nel Connecticut. Era uno dei sei figli di Sam, un tenente dell’aviazione, e Marilyn Leibovitz, un’istruttrice di danza moderna. Ha viaggiato gli USA in lungo e in largo e forse, al finestrino della Station Vagon paterna ha sviluppato quella sensibilità fotografica che oggi conosciamo. Grande appassionata di Avedon, nel 1967 si iscrive al San Francisco Art Institute, dove ha sviluppato l’amore per la fotografia.

Nel 1970 si presenta alla rivista rivista Rolling Stone. Impressionato dal suo portfolio, l’editore non esita ad assumerla. Nel giro di due anni, Annie ne ha 23, è capo fotografo. Nel 1975 la rivista le ha offerto l'opportunità di accompagnare la band dei Rolling Stones nel loro tour internazionale.

Nel 1983 la Leibovitz lascia Rolling Stone per la rivista Vanity Fair, dove diventerà autrice di molte copertine di personaggi celebri; ricordiamo, tra questi, Demi Moore in dolce attesa e Whoopi Goldberg semisommersa in una vasca da bagno piena di latte.

Durante la fine degli anni 1980, la Leibovitz ha iniziato a lavorare su una serie di campagne pubblicitarie di alto profilo. Tra queste quella per l’American Express "Abbonamento", per la quale ha ritratto celebrità del calibro di Tom Selleck e Luciano Pavarotti.

Annie è considerata una delle migliori fotografe americane, particolarmente per quanto attiene al ritratto. Nel 1999 ha pubblicato il libro Women, che è stata accompagnato da un saggio dell’amica Susan Sontag. Nella pubblicazione Leibovitz ha presentato una serie d’immagini femminili: dai Giudici della Corte Suprema, fino alle showgirl dello spettacolo.

Di Annie ricordiamo la fotografia dove John Lennon (completamente nudo) è avvinghiato a sua moglie Yoko Ono. Si tratta dell'ultimo ritratto dedicato all’ex Beatles. E’ L'8 dicembre 1981. Poche ore dopo la posa per questa fotografia, Lennon fece due passi fuori dalla sua residenza a New York. Lì è stato colpito a morte da Stalker Mark David Chapman. Nel gennaio del 1981 (22 gennaio), l'immagine è apparsa sulla copertina della rivista Rolling Stone. Anni dopo la Leibovitz ha raccontato che quando Lennon ha visto il primo test Polaroid delle riprese, si era espresso così: "Hai catturato esattamente il nostro rapporto".

Anche Lavazza ha affidato un lavoro importante alla fotografa statunitense, la campagna pubblicitaria che il brand italiano del caffè ha lanciato, nel 2009, in 15 paesi. Si trattava di fotografare cinque top model italiane per il calendario The Italian Espresso Experience 2009. Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, sono diventate le protagoniste del viaggio paradossale che la fotografa americana ha intrapreso sfruttando i “luoghi comuni” dell’italianità: quelli che hanno reso famoso il Made in Italy in tutto il mondo. Annie ha mescolato, con ironia e classe, i luoghi famosi, la moda, i set cinematografici, le belle donne, gli spaghetti e le immancabili tazzine di caffè. La Leibovitz ha messo in scena la nostra Italia, ben consapevole che gli stessi italiani amano la teatralità, il divertimento e la bella vita.

Un’altra campagna famosa portata avanti da Annie è quella relativa alle fiabe Disney. La stessa doveva reclamizzare i parchi divertimenti. Lei ha usato la sua capacità di ritrarre le celebrità. Annie Leibovitz continua a essere richiesta come fotografa ritrattista, per ritrarre le celebrità di oggi.

La fotografia.

Whoopi Goldberg, Berkeley, California, 1984. Ph. Annie Leibovitz.

Annie Leibovitz, Whoopi Goldberg, 13 novembre 1955

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...