[MOIRA, GLI ITALIANI SI VOLTANO]
Il 21 dicembre nasce la “Regina” del circo, forse anche un’attrice da ritrovare, di certo un volto iconico capace di coniugare arte circense, cinema e TV. La fotografia che proponiamo, però, la mostra di spalle. Noi amiamo molto quell’immagine e crediamo che possa contribuire alla fama della nostra Moira. Col suo abito bianco, sta “domando” chi le si para davanti: gli italiani del tempo. Tutti la guardano, seguendo il suo incedere: un presagio di serenità e opulenza, per un boom economico appena iniziato. Lei è la “donna d’Italia”, simbolo e idea di un presente storico, a dieci anni dalla fine del conflitto mondiale.
Moira Orfei nasce il 21 dicembre 1931 a Codroipo, in provincia di Udine. La sua immagine è inconfondibile, quasi a raggiungere la forza di un brand. Una grande quantità di cipria copre il suo volto, che però non è quello di un clown; perché il rossetto e il neo finto rendono il volto femminile. Il turbante completa i look, aggiungendo un po’ di magia a un’immagine forse un po’ troppo kitsch. E’ stato il produttore cinematografico Dino De Laurentiis a suggerire all'artista di proporre al grande pubblico questo modo di apparire.
Le sue origini sono circensi, per una famiglia che lì poggia le sue origini. Lei stessa è diventata l’emblema del circo, fondandone uno che porta il suo nome, già dagli anni ’60, partecipandovi in vario modo: volteggiando sul trapezio o domando gli elefanti. Il Circo Moira Orfei è famoso in tutto il mondo.
Moira, però, non è riconoscibile solo per il circo. Può vantare una carriera d’attrice cinematografica di tutto rispetto, iniziata per passione. Quaranta film compongono il suo curriculum: dalla commedia alle pellicole impegnate. Ricordiamo: "Casanova '70", con Marcello Mastroianni, "Totò e Cleopatra" e "Il Monaco di Monza".
Muore a Brescia il 15 novembre 2015. Di lì a poco avrebbe compiuto 84 anni.
[Il fotografo, Mario De Biasi]
Mario De Biasi è nato nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno. Inizia a fotografare in Germania, dove era stato deportato durante la seconda guerra mondiale. Nel 1948 presenta la sua prima mostra personale. Nel 1953 passa al professionismo presso la rivista Epoca, che, tra il 1950 ed il 1997, veniva considerata la versione italiana dei magazine statunitensi, “LIFE” in testa. Lì realizzò i suoi più famosi reportage. In oltre cinquant’anni di attività ha pubblicato oltre 70 libri fotografici.
Del fotografo, molti ricorderanno la famosa fotografia in cui si vede un gruppo di uomini che insieme si voltano per guardare quasi ipnotizzati Moira Orfei che cammina, girata di spalle e di bianco vestita (qui sotto). Siamo a Milano, di fronte alla Galleria, in piazza del Duomo. Nell’immagine c’è tutta l’Italia del tempo: una FIAT, la Lambretta, il quotidiano nella tasca della giacca; ma anche una buona dose di sano ottimismo. Il PIL, al tempo, cresceva a due cifre. Il grande talento del maestro stette nella capacità di raccontare l’Italia e gli italiani così come li vedeva, com’erano: reali, veri, semplici.
[Mario De Biasi in mostra]
A Mario De Biasi (Sois, Belluno, 1923 - Milano, 2013), tra i più straordinari interpreti del Novecento, instancabile viaggiatore e osservatore del mondo, è dedicata la grande retrospettiva che la Casa dei Tre Oci di Venezia presenta fino al 9 gennaio 2022, dal titolo: “Mario De Biasi, fotografie 1947-2003”.
256 fotografie, metà delle quali inedite e vintage ripercorrono l’intera produzione del fotoreporter, dagli esordi della sua collaborazione con la rivista Epoca fino agli ultimi lavori. Per la prima volta, in questa mostra, le fotografie di De Biasi vengono accostate e integrate con i disegni dell’autore, soli, teste, cuori raccontano la poliedricità e la complessità del lavoro dell’autore.
[Mario De Biasi da leggere e vedere]
EPOCA, Arnoldo Mondadori Editore
Presso un mercatino, troviamo una copia (edizione speciale) di EPOCA, il LIFE italiano, datata 11 novembre 1956. La curiosità ci spinge all’acquisto: ne è valsa a pena. All’interno troviamo un ampio servizio (30 pagine) circa le tragiche giornate di Budapest. Le firme del pezzo sono di Massimo Mauri (giornalista) e Mario De Biasi (fotografo), accoppiati nella fotografia d’inizio articolo. Immagini e parole si trainano a vicenda, in un racconto rafforzato: una delizia da leggere e guardare. Ricordiamo che Epoca nasce a Milano il 14 ottobre 1950. In redazione hanno lavorato, tra dli altri, Aldo Palazzeschi, Cesare Zavattini, Giovanni Spadolini (futuro direttore del Resto del Carlino, nonché primo ministro della Repubblica).
Il Numero del quale abbiamo parlato vedeva Arnoldo Mondadori come Direttore. Di lì a breve gli succederà (30 dicembre ’56) Enzo Biagi: tanta roba!
EPOCA, Settimanale, Arnoldo Mondadori Editore. 11 Novembre 1956, 116 pagine, 100 Lire
[La fotografia]
“Gli italiani si voltano”. Mario De Biasi, Milano 1954.