[EVA MENDES, BELLEZZA CUBANA]
Eva Mendes appartiene alla “confort zone” di molti: neo da ricordare, corpo da invidia, sorriso bianchissimo. Tutto facile, troppo; pensare che avrebbe voluto prendere i voti! Va bene così, comunque: il cinema prevede anche questo, un’interpretazione esteticamente piacevole, senza accenti. Di fianco a Denzel Washington non ha sfigurato, in entrambe le occasioni: brava. Per il resto, l’abbiamo ammirata nelle pubblicità e anche in un Calendario Campari (2008).
Eva Mendes è nata il 5 marzo 1974 a Miami, in Florida, ed è di origini cubane. All'età di 10 anni, lei e i suoi fratelli e le sorelle maggiori si sono trasferiti a Los Angeles con la madre dopo il divorzio dei suoi genitori.
Era povera, Eva; veniva da una famiglia del ceto medio-basso, quindi immaginava ogni genere di destino per il suo futuro. Da bambina, aspirava a diventare una suora. Crescendo, il suo percorso è cambiato quando un agente di casting di Hollywood ha visto le sue foto nel portfolio di un'amica. Mendes abbandonò gli studi nel 1997 per intraprendere la carriera di attrice.
L'aspetto sexy della Mendes l'ha portata a comparire in alcuni video musicali .Il suo primo ruolo importante è arrivato nel 1998, nel film “Gli adoratori del male”. Durante questo periodo ha anche recitato in molti altri film, come “A Night at the Roxbury” (1998), “Mamma mi sono persa il fratellino” (1999) e “Urban Legends: Final Cut” (2000).
Eva Mendes ha attirato l'attenzione del pubblico per una scena di nudo nel film Training Day (2001), mentre interpretava la moglie di Denzel Washington. Revlon si accorse di lei e la ingaggiò come testimonial nel 2002. Eva è poi apparsa in “All About the Benjamins” prima di recitare di nuovo insieme a Washington, questa volta nel film del 2003 “Out of Time”. Nello stesso anno è apparsa in una serie di film dal successo commerciale, come “2 Fast 2 Furious”, “C'era una volta il Messico” con Johnny Depp e “Fratelli per la pelle” con Matt Damon.
Mendes ha poi recitato con Will Smith nella commedia del 2005 Hitch - Lui sì che capisce le donne. Nel 2007, Cosmopolitan ha nominato Eva Mendes come Fun Fearless Female of the Year. L'anno successivo, Calvin Klein l'ha scelta per le sue pubblicità sexy e provocatorie.
Apprezzata attrice, è capace di interpretare ruoli drammatici come commedie; tra i suoi altri film ricordiamo "Uomini & donne - Tutti dovrebbero venire... almeno una volta!" (Trust the Man, 2006), "Ghost Rider" (2007), " Live! - Ascolti record al primo colpo (2007)", "I padroni della notte" (We Own The Night, 2007), "Cleaner" (2007), "The Women" (2008), "The Spirit" (2008), "Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans" (2009), "I poliziotti di riserva" (The Other Guys, 2010), "Last Night" (2010).
Compagna nella vita dell'attore Ryan Gosling, Eva Mendes ha avuto da lui due figlie: Esmeralda Amada (12 settembre 2014) e Amanda Lee (29 aprile 2016).
[Le fotografie]
Una scena del film “Hitch - Lui sì che capisce le donne”.
Eva Mendes. Ph. Peter Lindbergh. Universal Studios 2004.
[Il fotografo, Peter Lindbergh]
Peter Lindbergh viene considerato ancora oggi, dopo la sua dipartita, uno dei migliori fotografi di moda al mondo. È nato a Lissa, in Germania, il 23 novembre 1944. S’innamora dell'arte attraverso Van Gogh ed entra nel mondo della pittura. All'inizio degli anni '60 lavora come vetrinista in un piccolo centro commerciale, mentre inizia gli studi all'Accademia di Belle Arti di Berlino. Per un po’ lascia Berlino e intraprende un viaggio (zaino in spalla e autostop) attraverso la Spagna e il Nord Africa. Di ritorno in Germania, riprende gli studi.
Nel 1971, dopo alcuni successi in ambito pittorico, la sua vita cambia. E’ a Düsseldorf e scopre la fotografia. Lavora per due anni come assistente, poi nel 1973 fonda il proprio studio. Nel 1978, già noto come fotografo di moda, si trasferisce a Parigi per intraprendere una carriera che lo renderà un riferimento mondiale e contemporaneo nel mondo della fotografia. In un'epoca nella quale la bellezza è associata alla giovinezza e alla perfezione, Peter Lindbergh propone esattamente l'opposto, si presenta come un fotografo umanista che cerca la vera bellezza, emotiva, umana, personale; ama la naturalezza e la fotografia in bianco e nero. Ha pubblicato ovunque: dal Calendario Pirelli alle copertine di Vogue, Vanity Fair o Harper's Bazaar, ritraendo Linda Evangelista, Naomi Campbell o Cindy Crawford. Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei d'arte moderna del mondo.
Peter Lindbergh muore a Parigi il 3 settembre 2019.
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