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[TRIESTE, LA DINASTIA DEI WULZ]

E’ una storia di famiglia, quella che andiamo a raccontare; e si svolge a Trieste, da sempre crocevia di culture e tendenze. E’ comunque la fotografia il tema conduttore, quella degli atelier, ma anche della passione e del rispetto per l’immagine. Sarebbe bello proiettarsi in quell’epoca e comprendere le ambizioni dei fotografi, ma anche i desideri di chi andava a farsi ritrarre. Tutto potrà apparire semplice e affascinante, ma l’arte dello scatto era giovane, ancora in via di sviluppo. E poi Giuseppe Wulz, il primo della dinastia, ha vissuto gli ultimi anni durante la Prima Guerra Mondiale: non deve essere stato semplice.

[Giuseppe Wulz]

Giuseppe Wulz nasce a Cave del Predil (frazione del comune di Tarvisio, Udine) il 18 marzo 1843, ma si trasferisce a Trieste con la madre Klara nel 1851. Nel 1866 inizia a lavorare come apprendista presso lo studio dell’affermato fotografo Wilhelm Friedrich Engel. Nel 1868 apre uno studio, insieme a un altro allievo di Engel, Luigi Boccalini, Il nome dello studio, Allievi di G. Engel G. Wulz e L. Boccalini, sottolinea il legame con il maestro. Si sposa con Anna Sajé il 22 agosto 1872.

Dal 1874 lavora da solo. Nel gennaio 1875 inaugura lo Stabilimento fotografico G. Wulz – Allievo di G. Engel. Lì rimane fino al 1890, dove si fa pubblicità dichiarando di ritrarre vivi e morti in qualunque grandezza. Dal 1885 il logo perde il ricordo di Engel: non ha più bisogno della fama del maestro. Dal 1891 proseguiranno l’attività, prima il figlio Carlo, e poi le nipoti Wanda e Marion.

Lo studio sviluppa un’intensa attività, particolarmente nella ritrattistica, al servizio di un pubblico eterogeneo: descrive i popolani, gli zingari, gli aristocratici, i funzionari e i borghesi. Oltre al ritratto, Giuseppe Wulz documenta lo sviluppo della città, letta attraverso il porto, le rive, le vedute dal mare. Non mancano le panoramiche, come le immagini di Miramare, vendute anche in forma di stereoscopia. Solo il primogenito Carlo proseguirà l’attività paterna e Giuseppe gli cede l’attività al figlio nel 1914. Morirà il 15 marzo 1918.

[Wanda Wulz]

(L'abiamo incontrata due anni addietro)

Parlare di Wanda Wulz significa indirizzarsi alla Trieste di inizio '900 (città nella quale è nata il 25 luglio 1903), allora capitale culturale, permeata da un vivace irredentismo italiano. La sua, però, è anche una storia di famiglia: tutta di fotografi. Giuseppe (nonno di Wanda) apre uno studio nel 1868, a lui segue il figlio Carlo, alla morte del quale subentrano Wanda e sua sorella Marion. L'attività delle due sarà longeva e prolifica; cesserà infatti nel 1981, con l'archivio ceduto ai Fratelli Alinari: tutto composto da ritratti, vedute della città, immagini industriali e di cantieri. Wanda sarà comunque l'unica a spingersi oltre il proprio lavoro, interessandosi alle correnti futuriste in voga all'epoca. Anzi, da questo punto di vista, Wanda sarà l'unica donna della corrente famosa in tutto il mondo. Tutta la sua produzione è conservata negli archivi Alinari, ma molte sue opere appartengono alle collezioni più prestigiose.

[Le fotografie]

Giuseppe Wulz, un ritratto

Giuseppe Wulz, il ciclista

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