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[AUGURI DI BUONA PASQUA]

Tanti auguri a tutti gli appassionati di fotografia e a quanti, al momento, ci stanno seguendo sulle pagine WEB. Come lo scorso anno, simbolicamente, per celebrare la Pasqua abbiamo scelto l’uovo, nel tempo interpretato da numerosi artisti: Man Ray, Magritte, De Chirico, Dalì, Fontana, Krieg, Warhol e altri. Fotograficamente, ricordiamo Imogen Cunningham e Josef Sudek. Nel 2021, la scelta cadde sul fotografo praghese; quest’anno gli preferiamo la fotografa americana, peraltro fondatrice del gruppo f/64 assieme a Ansel Adams e Edward Weston.

Buona Pasqua a tutti dalla redazione di Image Mag.

[Le fotografie]

Imogen-Cunningham, Three Eggs 1928 circa.

Imogen Cunningham, Five Eggs 1951.

[La fotografa, Imogen Cunningham]

Cunningham è stato una pioniera della moderna fine-art photography, nota per i fiori, i nudi e i ritratti. Nata a Portland, Oregon il 12 aprile 1883, Imogen Cunningham è diventata una delle più importanti fotografe del secolo scorso.

Imogen Cunningham è famosa non solo per le sue fotografie, perché viene ricordata anche come uno "spirito indipendente". Nei numerosi resoconti circa la sua vita, ricorre spesso la definizione "acida". In realtà, Imogen era una donna tenera ed emotiva. La doppia personalità risulta evidente nelle sue fotografie dallo stile differente: il suo lato tenero ed emotivo, appare in alcuni dei suoi primi ritratti; la prova del versante più "acido" emerge dalle sue immagini di vegetali e dalle nature morte.

Imogen decise di diventare fotografa nel 1901. Nel 1907 si laureò in chimica presso l'Università di Washington. Il suo primo lavoro fotografico l’ha vista come assistente di Edward Curtis, dal 1907 al 1909, quando nel suo studio stampava immagini di nativi americani. Dopo una parentesi in Germania, nel 1910 tornò negli Stati Uniti, a Seattle, dove aprì uno studio di ritratti. Le sue prime immagini erano studi allegorici realizzati con amici artisti, caratterizzati dal fuoco morbido. Imogen ha sperimentato altri tipi di fotografia, tuttavia la ritrattistica sarebbe sempre stata il suo primo amore, anche se nel corso degli anni si sarebbe evoluta in uno stile diverso, più chiaro e nitido.

Nello stesso anno del suo matrimonio, il 1915, Imogen ebbe il suo primo figlio, Gryffyd. Due anni dopo diede alla luce due gemelli, Randall e Padraic. Il 1917 fu anche l'anno in cui la famiglia si spostò a San Francisco, mentre tre anni dopo trovarono casa a Oakland. Durante gli anni nei quali cresceva i suoi tre figli, Imogen si trovava per lo più confinata in casa. Tuttavia, questo non ha ostacolato i suoi progressi nella fotografia. Ha approcciato un nuovo hobby, il giardinaggio; attraverso il quale poté studiare le specie vegetali e fotografarle. Mentre cresceva i suoi figli, continuava nella fotografia sperimentando doppie esposizioni e stili rinnovati, tra i quali il nudo e le nature morte.

Avvicinandosi al corpo femminile e maschile come aveva fatto con la vita vegetale organica, Imogen rendeva astratte le immagini, scattando foto nitide e ravvicinate. Questo trasformava i corpi in forme organiche e geometriche, estrapolate dal contesto, con l'accento posto sul gioco di luci e ombre.

Imogen e Roi erano sposati da 19 anni quando decisero di divorziare. Tornò a San Francisco dove rimase fino alla sua morte. Durante gli anni '50 e '60, iniziò a fotografare persone per strada, come i poeti della beat generation. Nei primi anni '60 si recherà in Francia, percorsa al tempo da una ventata di ottimismo. Stanchi della devastazione della guerra, le persone ricominciavano a innamorarsi e i fotografi documentavano la riconciliazione dell'uomo con l'ambiente e le persone. Lo sguardo del fotografo su Parigi era ora quello del sentimento, dei parchi e degli innamorati: una vista romantica. Imogen ha documentato anche questo.

Ricordiamo che nel 1932, Imogen, Ansel Adams, Edward Weston, e altri, avevano fondato il Gruppo f/64, che ha promosso la fotografia e ha contribuito a definirla come forma d'arte.

Fino ad adesso abbiamo definito Imogen Cunningham come una brillante fotografa. Sorprende il fatto come, da giovane, abbia scelto di dedicarsi alla chimica come strada per la fotografia, campi, entrambi, riservati agli uomini. Forse le appariva tutto normale, ma ai tempi era notevole: un passo verso l’emancipazione quasi inimmaginabile. Ma lei veniva ricordata come uno spirito indipendente e, in effetti, lo era.

Imogen Cunningham ci lascia il 23 giugno 1976, a San Francisco.

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