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[ALVIN LANGDON COBURN, UN PUNTO FERMO]

Al culmine della sua fama, Alvin Langdon Coburn è stato uno dei fotografi più celebri della sua generazione. Sebbene fosse americano, divenne un membro importante di gruppi fotografici chiave su entrambe le sponde dell'Atlantico e le sue fotografie erano ammirate e ampiamente influenti.

Quando affrontiamo personaggi come Coburn, siamo colti da una grande curiosità: non tanto per lo stile, pittorialista o meno, ma in relazione alle pulsioni nate in loro con in mano uno strumento espressivo nato solo mezzo secolo prima. Sarebbe bello poterli incontrare, i fotografi dell’epoca, nel loro mondo, alla stregua di ciò che accade a “Gil” nel film “Midnight in Paris” di Woody Allen. E’ troppo facile oggi leggere di Alvin Langdon Coburn e meravigliarsi della sua bravura, perché il nostro atteggiamento è museale, accompagnato dalla presunzione di conoscere tutto, o almeno quanto basta. Ed invece è stato lui, con le sue fotografie, a spingere i nostri pensieri verso una convinzione forte: ci sarebbe di più da conoscere e comprendere, soprattutto per noi, appassionati di oggi, abituati a osservare un territorio consueto, tra bello e brutto, mi piace o meno. Alvin Langdon Coburn ha viaggiato di qua e di là dell’oceano, tra Europa e America, incontrando successi e critiche, troppo spesso opinioni contrastanti. E’ in quel mondo che ha costruito la sua forza, diventando un punto fermo nella storia della fotografia.

[Le fotografie]

Theodore Roosevelt, 1917. Ph. Alvin Langdon Coburn.

Henri Matisse, Parigi 13 maggio 1913. Ph. Alvin Langdon Coburn

[Alvin Langdon Coburn, la vita]

La fotografia è stata una parte importante della vita di Alvin Langdon Coburn, sin dai suoi primi anni. Nacque in una famiglia della classe media a Boston, Massachusetts, l’11 giugno 1882, e il suo precoce talento per la fotografia si sviluppò dall'età di otto anni, quando uno zio gli comprò una fotocamera Kodak 4X5” (10X12 cm) come regalo di compleanno. Dopo la morte prematura di suo padre, Coburn è stato cresciuto dalla madre, che l’ha incoraggiato a perseguire la fotografia, nonostante il loro rapporto fosse tormentato. Divenne abile in camera oscura quando raggiunse l'adolescenza.

Questo talento venne ulteriormente sviluppato da suo cugino, F Holland Day, lui stesso un fotografo di fama internazionale. Day vide il potenziale di Alvin e contribuì a portarlo all'attenzione del pubblico all'età di 17 anni, selezionando sette delle sue stampe per un'importante mostra di fotografia americana al Salone di Londra della Royal Photographic Society nel 1899, anno in cui Alvin si era trasferito a Londra con la madre.

Il lavoro di Coburn in questo periodo era nello stile pittorico, che aveva dominato la fotografia dalla metà degli anni '80 dell'Ottocento. I pittorialisti (tra cui Alfred Stieglitz ed Edward Steichen) sostenevano che la fotografia fosse una forma d'arte creativa, alla pari di altre arti visive inclusa la pittura, e non semplicemente un mezzo meccanico per registrare oggettivamente il mondo. Hanno utilizzato un'ampia varietà di tecniche per esprimere emozioni e stati d'animo, tra ritratti e paesaggi suggestivi.

Nel 1900, le prime stampe di Coburn furono viste dal fotografo inglese Frederick Evans, che lo invitò a esporre con altri membri del Linked Ring. Questa era un'importante società fotografica con fotografi di spicco, come Frank Sutcliffe e Alfred Horsley Hinton.

La prima grande commissione di Coburn arrivò nel 1904, quando The Metropolitan Magazine gli chiese di scattare una serie di ritratti dei principali scrittori inglesi. Fotografò e strinse amicizia con il drammaturgo George Bernard Shaw, lui stesso un appassionato fotografo, che nel 1906 dichiarò: "Il signor Alvin Langdon Coburn è uno dei fotografi d'arte più abili e sensibili attualmente in vita".

L'amicizia di Shaw allargò le sue relazioni verso altri personaggi famosi dell'epoca e negli anni successivi i suoi modelli includevano il presidente americano Theodore Roosevelt, il romanziere Henry James, il poeta WB Yeats e lo scultore Auguste Rodin. Durante questo periodo ha frequentato la London County School of Photo-Engraving, dove ha imparato il processo di stampa della fotoincisione, in cui eccelleva. Successivamente ha installato due macchine da stampa manuali nello studio della sua casa londinese.

Oltre alla ritrattistica, Coburn stava anche esplorando paesaggi, fotografando anche i monumenti di Londra più famosi, come Trafalgar Square, l'Abbazia di Westminster e il Tower Bridge in uno stile romantico e impressionista. Furono pubblicati nel suo libro London (1909), seguito da un libro di scene di New York un anno dopo. Il suo libro più famoso, tuttavia, era una raccolta dei suoi ritratti, Men of Mark (1913).

Coburn lasciò definitivamente gli Stati Uniti nel 1912 e si trasferì a Londra prima di stabilirsi successivamente nel Galles del Nord. Mentre viveva a Londra, fu attratto dal vorticismo, una propaggine del cubismo, che utilizzava linee audaci e forme spigolose per creare rappresentazioni astratte di soggetti. Questo stile era radicalmente diverso dal suo lavoro precedente, ma credeva di dover provare qualcosa di nuovo.

Nel 1917 sperimentò fotografie di nature morte scattate attraverso un dispositivo fatto in casa, che incorporava tre specchi e produceva un effetto simile a un caleidoscopio. I Vortograph risultanti sono considerati le prime fotografie astratte create consapevolmente e all'epoca furono ampiamente discusse.

Sebbene Coburn abbia prodotto un seguito al suo precedente libro di ritratti intitolato More Men of Mark (1921), negli anni '20 il suo interesse per la fotografia stava chiaramente iniziando a svanire. Era stato iniziato alla massoneria nel 1919 e stava diventando sempre più coinvolto nella ricerca e nello studio di argomenti spirituali come il misticismo e il druidismo.

Nel 1930, il suo rifiuto delle ambizioni artistiche della sua vita precedente fu simboleggiato dalla distruzione di circa 15.000 dei suoi negativi e dalla donazione della sua collezione personale di fotografie storiche alla Royal Photographic Society. Da quel momento in poi, a parte alcune occasionali incursioni nella fotografia durante i suoi viaggi a Madeira negli anni '50, Coburn ha vissuto una vita tranquilla e contemplativa e raramente ha preso in mano una macchina fotografica.

Ironia della sorte, la più grande mostra del suo lavoro, presentata alla Reading University nel Berkshire nel 1962, è avvenuta più di 40 anni dopo la pubblicazione del suo ultimo lavoro importante. Ha vissuto nel Galles del Nord fino alla sua morte nel 1966, all'età di 84 anni.

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