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[KATHLEEN TURNER, BELLA E PERICOLOSA]

Nel film “La guerra dei Roses” (1989), ci ha fatto angosciare. Il suo rivale nella contesa era Michael Douglas, che ai nostri occhi non è riuscito a competere con la lucida cattiveria di Kathleen Turner. E pensare che l’attrice ci aveva abituato a ruoli più confortevoli ne “All’inseguimento della pietra verde” e in “Il gioiello del Nilo” (il proseguimento del precedente). Nella bellezza della Turner c’è qualcosa di misterioso, oscuro, forse ambiguo. Non c’è arrendevolezza, nel suo sguardo, e nemmeno decisione; solo il senso di un destino funesto che sta per accadere. Purtroppo.

[Le fotografie]

Kathleen Turner, fotografata da Annie Leibovitz. 1985.

Kathleen Turner, fotografata da Terry O’Neill. 1985.

[Kathleen Turner, riflessioni]

Kathleen Turner è nata il 19 giugno 1954 a Springfield, Missouri, da Patsy (Magee) e Allen Richard Turner, un ufficiale dei servizi esteri degli Stati Uniti. Si è laureata alla American School di Londra nel 1972. Dopo la morte di suo padre, la famiglia Turner è tornata negli Stati Uniti dove Kathleen si è poi iscritta alla Missouri State University per due anni e ha conseguito il Bachelor of Fine Arts presso l'Università di Maryland Baltimore County (UMBC) nel 1977. Kathleen ha fatto il suo debutto cinematografico in Brivido caldo (1981), il suo ruolo dell'implacabile Matty Waker le ha portato un grande successo ed è ricordata come uno dei ruoli più sexy nella storia del cinema. Dopo il successo iniziale, Kathleen ha continuato a prosperare con le esibizioni in “Ho perso la testa per un cervello” (1983), “All'inseguimento della pietra verde” (1984), “Il gioiello del Nilo” (1985), “L'onore dei Prizzi” (1985), “Peggy Sue si è sposata” (1986), La guerra dei Roses (1989) e La signora ammazzatutti (1994).

Ma la bellezza di Kathleen Turner dura solo 10 anni. Non la chiamano più, così l'attrice si rifugia in teatro, portando in scena "La gatta sul tetto che scotta" (1990) di Tennessee Wiliams, nel ruolo di Maggie: quello di Elizabeth Taylor al cinema. Non solo, a 45 anni si spoglia su un palcoscenico londinese nella trasposizione teatrale de "Il laureato", con un successo strepitoso e un tutto esaurito, uno schiaffo morale verso coloro che la ritenevano "passata". Le viene proposto il ruolo di protagonista in Basic Instinct (1992), ma lei rifiuta.

Sesso e morte si sono incrociati spesso nella sua recitazione, tra impegno e intrattenimento. Ha vestito il ruolo di una killer mafiosa e quello di una madre con seri problemi nell'autocontrollo e negli omicidi. Quando si è arrabbiata (La guerra dei Roses), ha distrutto l'arredamento di mezza casa; se invece gradiva il partner, era capace di trascinarlo in un gioco perverso ed erotico, con la morte in coda. Guardare recitare Kathleen Turner è come vivere nel mondo affascinante e distruttivo delle donne. Solo nel film “All'inseguimento della pietra verde” riesce a essere teneramente innamorata. E’ una scrittrice che mette su carta e sue avventure recenti per salvare la sorella. C’era anche un lui, nella trama (Michael Douglas), che a fine pellicola andrà a prenderla a bordo di un veliero. E vissero felici e contenti.

[La fotografa, Annie Leibovitz]

Annie Leibovitz è una celebre fotografa americana nota per i suoi ritratti di celebrità. Abile nel catturare la personalità e la vita interiore di chi ha di fronte, le sue immagini riflettono momenti intimi o messi in scena, che rivelano gli aspetti giocosi ed espressivi dei suoi soggetti, come si vede nei suoi Disney Dream Portraits (2011). "Non credo più che esista una cosa come l'obiettività", ha detto una volta. “Ognuno ha un punto di vista”. “Alcune persone lo chiamano stile, ma quello di cui stiamo davvero parlando è il coraggio di una fotografia”. “Quando ti fidi del tuo punto di vista, è allora che inizi a scattare foto".

Nata il 2 ottobre 1949 a Waterbury, CT, ha studiato pittura al San Francisco Art Institute con l'intenzione di diventare un insegnante d'arte e ha preso lezioni serali di fotografia. Nel 1970 ha iniziato a lavorare come fotografa commerciale presso la rivista Rolling Stone e presto è diventata la prima donna a essere nominata capo fotografa. Lasciata la pubblicazione, ha iniziato a lavorare a Vanity Fair, dove è riuscita a sviluppare il suo stile di ritratti, e ancora oggi contribuisce regolarmente alla rivista, così come con Vogue. Ha citato sia Richard Avedon che Henri-Cartier Bresson come influenze sul suo lavoro, oltre al fatto di aver scattato foto durante le vacanze in famiglia da bambina. Leibovitz è nota per i suoi ritratti di celebrità e ha catturato l'ultima immagine di John Lennon e Yoko Ono prima della morte dell’ex Betlale nel 1980. Nel 1991, è diventata la prima donna in assoluto ad avere una mostra personale alla National Portrait Gallery di Washington, DC. Nel 2008, la fotografa ha scritto e pubblicato il libro Annie Leibovitz at Work, che analizza in dettaglio alcune delle sue immagini più iconiche. Le fotografie dell'artista sono conservate nelle collezioni dell'Art Institute of Chicago, del Museum of Modern Art di New York e del Los Angeles County Museum of Art, tra gli altri. Leibovitz attualmente vive e lavora a New York.

[Il fotografo, Terry O’Neill]

Terry O’Neill è nato il 30 luglio 1938 da genitori irlandesi a Romford, nell'East London. Dopo aver rinunciato alla sua ambizione di diventare un batterista jazz, iniziò a dedicarsi alla fotografia, con un particolare interesse nei confronti del fotogiornalismo. O'Neill si è affacciato alla professione durante i primi anni '60. Mentre altri fotografi si concentravano su terremoti, guerre e politica, lui si rese conto come la cultura giovanile potesse trasformarsi in notizia su scala globale, così iniziò a raccontare i volti emergenti del cinema, della moda e della musica, che avrebbero poi definito gli Swinging Sixties.

Nel 1959, O'Neill scattò una fotografia al ministro degli Interni, Rab Butler, mentre dormiva all'aeroporto di Heathrow. L'immagine è stata utilizzata sulla copertina del Sunday Dispatch e l'editore ha offerto a O'Neill un lavoro part-time. Successivamente avrebbe trovato un ulteriore impiego presso il principale tabloid nazionale britannico, The Daily Sketch.

Dopo il successo iniziale, O'Neill è passato a lavorare come freelance. Ha fotografato i Beatles e i Rolling Stones, presentando i musicisti in un modo rilassato e naturale. Molte celebrità si sono presentate davanti il suo obiettivo, tra queste: Winston Churchill, Nelson Mandela, Frank Sinatra, Elvis, Amy Winehouse, Audrey Hepburn e tutti gli attori di James Bond. Definito il pioniere della fotografia di backstage, le immagini di O'Neill sono apparse su album rock, poster di film e copertine di riviste internazionali. Il suo lavoro è apparso su Look, Life, Vogue, Paris Match, Rolling Stone, consolidando la sua eredità come uno dei fotografi più pubblicati degli anni '60 e '70.

Durante gli anni '80 Terry O'Neill divenne il fotografo preferito di Hollywood. Ha esposto numerose volte nel Regno Unito e a livello internazionale. Il suo lavoro è conservato esclusivamente nella collezione della National Portrait Gallery di Londra, dove si prendono cura di 77 delle sue stampe.

O'Neill ci ha lasciato nel novembre 2019.

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