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[JEAN DIEUZAIDE, IL FOTOGRAFO DI TOLOSA]

Jean Dieuzaide si è dedicato completamente alla fotografia: come interprete e organizzando uno spazio espositivo a Tolosa. Frequentava molti fotografi, con i quali strinse stretti legami di stima e d’amicizia. I suoi archivi costituiscono una galleria dei volti di coloro che hanno fatto fotografia dagli anni Cinquanta in poi: Steichen, Brassaï, Lartigue, Ansel Adams, Sudre, Doisneau, Boubat, Ronis, Clergue, Cartier-Bresson, Burri, Riboud, Robert Frank, Ralph Gibson, Koudelka, Sieff , Plossu, Le Querrec, Salgado, Depardon, Newton, Newman, Erwitt, Korda, Gisèle Freund, Eugène Smith, Friedlander, Klein, Michals, Alvarez Bravo, Kertész e molti altri. Dieuzaide ha dato un volto agli interpreti della fotografia, dentro la quale lui stesso ha operato, con talento e passione, addirittura in vari ambiti. Basta cercare un suo libro per comprendere il valore del lavoro che ha portato avanti, da umanista e non solo. Oggi lo incontriamo con piacere.

[Le fotografie]

Jean Dieuzaide – La bambina con il coniglio, 1953.

Jean Dieuzaide – Dalì in acqua, Port Lligat (borgo di Cadaqués), 1953.

Cadaqués, paese nord-orientale della Spagna (in Catalogna), è interessante per un turismo di mare, ma anche colto. Nel piccolo borgo di Port Lligat andò a vivere Salvador Dalí, di ritorno da New York. Oggi vi rimane la sua casa-museo. Vi hanno anche trascorso un po' di tempo Pablo Picasso e García Lorca. Da ricordare anche il soggiorno di Walt Disney, che con Dalí collaborò alla progettazione di film di animazione.

[Jean Dieuzaide, la vita, la passione, l’impegno]

«La mia gioia interiore è guardare i giochi di luce e fotografarli... Senza luce, niente esiste e non c'è più libertà». – Jean Dieuzaide

Jean Dieuzaide è nato a Grenade, nell'Alta Garonna (nella regione di Tolosa), il 20 giugno 1921. A 13 anni gli fu regalata una fotocamera Coronet 6 x 9. Ha frequentato le scuole secondarie a Tolosa, Bordeaux, Cannes e Nizza. Durante la seconda guerra mondiale ha fotografato le attività nei campi di addestramento e documentato i giovani in Provenza. In quel periodo, ha firmato gran parte del suo lavoro "Yan", il suo soprannome nella Resistenza, per la preoccupazione che la fotografia potesse non essere un'occupazione rispettabile. Dopo la liberazione di Tolosa (da lui documentata fotograficamente), decise di fare della fotografia la propria vocazione.

Incaricato nel 1944 di produrre un lavoro dalla Presidenza del Consiglio, Dieuzaide allestì il suo primo studio e realizzò uno dei primi ritratti del generale de Gaulle. Nel 1946, dopo la sua mostra al Salon de la Bibliotheque National Editions, l’editore Arthaud lo assunse per produrre “La Gascogne”.

È famoso per il suo ritratto del 1951 di Salvador Dali che nuota a Cadaquès, con i suoi baffi decorati con margherite. Per un incarico alla rivista LIFE, fotografò il matrimonio di una coppia di funamboli salendo sulle spalle di uno degli artisti (1954).

Veniva considerato un fotografo in stile umanista, per i suoi lavori su Spagna, Portogallo e Turchia. Era membro di Le Groupe des XV, e poi di Les 30 x 40. E’ stato il fondatore del gruppo "Libre Expression", praticando anche l'astrazione.

Sebbene Dieuzaide abbia iniziato come fotoreporter, sono state le sue fotografie di viaggio e di architettura ad apparire nei libri degli anni '50. Negli anni Settanta ha creato la famosa galleria francese Le château d'eau, pôle photographique de Toulouse in un'antica torre dell'acqua favorendo la cultura fotografica della città di Tolosa, per oltre due decenni. Si trattava della prima vera galleria pubblica in Francia dedicata all’arte dello scatto, che ha messo Tolosa al centro della fotografia in Francia, e non solo.

pJean Dieuzaide rimane oggi l'unico fotografo a detenere entrambi i premi Niepce e Nadar. Fotografo completo, ha profuso le sue energie in vari ambiti: la quotidianità, l'astratto, i paesaggi. Negli anni '60 si è dedicato alla pubblicità e alla fotografia industriale. Nella sua produzione non mancano: sport, cultura, politica, agricoltura, urbanistica, eventi privati e pubblici, nature morte, commesse pubblicitarie. In 60 anni di carriera, Dieuzaide ha effettuato più di 600.000 scatti. Gran parte della sua opera, un fondo importantissimo di 500.000 pezzi, è conservata negli archivi del municipio di Tolosa.

Jean Dieuzaide ci ha lasciato il 18 settembre 2003, a Tolosa.

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