HENRIETTE GRINDAT, FOTOGRAFA SURREALISTA
Henriette Grindat, è stata una delle una delle poche fotografe svizzere del suo tempo a sviluppare un approccio artistico alla fotografia, adottando una metodica surrealista, ispirata dalle tendenze letterarie degli anni del dopoguerra. Le sue complesse immagini surrealiste sono state spesso ottenute per mezzo di collage o solarizzazione. Influenzata da Camus, si interessò molto alla fotografia di città e paesaggi vicino al mare, affascinata dagli effetti della luce e dell'acqua.
Nata a Bienne, il 3 luglio 1923, Grindat soffriva di poliomielite sin da bambina; per questo, si è immatricolata al liceo solo nel 1944. Ha poi studiato fotografia alla scuola di Gertude Fehr, prima a Losanna e poi a Vevey, ottenendo il diploma nel 1948.
Nel 1948 Grindat aprì il suo studio a Losanna, collaborando con giornali e riviste svizzere. L'anno successivo si trasferisce a Parigi, dove lavora per riviste internazionali e case editrici francesi tra cui Bordas, Arthaud e Le Seuil. Ispirandosi al poeta surrealista Lautréamont, espone a La Hune a Parigi, attirando l'attenzione di André Breton, Man Ray, René Char e Albert Camus. Insieme a Char e Camus, ha contribuito a “La postérité du soleil”, che non è stato pubblicato fino al 1965, cinque anni dopo la morte di Camus. Al ritorno in Svizzera, Grindat ricevette sovvenzioni federali e pubblicò Algérie (1956), Méditerranée (1957), Adriatique (1959) e Le Nil des sources à la mer, des pyramides aux barrages (1960). Negli anni '60 realizza progetti fotografici negli Stati Uniti, Spagna, Austria, Islanda, Cecoslovacchia e Italia, dove viene particolarmente catturata da Venezia. Dall'inizio degli anni '70, il suo lavoro si è rivolto al corpo umano e alla fotografia di nudo. Il 25 febbraio 1986, poco dopo la morte del suo compagno Albert Yersin, Henriette Grindat si tolse la vita a Losanna.
Le fotografie
Henriette Grindat, autoritratto
Henriette Grindat, Venezia 1955