FOTOGRAFIA DA LEGGERE…
Secondo appuntamento con “Fotografia da leggere”. Come dicevamo, le immagini vanno viste, ma spesso entrano nelle nostre vite a sorreggere un’idea o anche solo un ricordo, senza che siano oggettivamente davanti ai nostri occhi. Oggi proponiamo un libro originale, anche divertente, comunque sorretto da un rigore scientifico tipico dei grandi volumi storici. Stiamo parlando di: “Interviste impossibili; i maestri della fotografia”, a firma Roberto Mutti (Silvana Editoriale). L’autore incontra fisicamente 21 interpreti della fotografia, facenti parte della storia: da qui l’impossibilità, resa praticabile dalla volontà di Roberto nell’indagare su luoghi, avvenimenti e soprattutto circa le parole pronunciate dai fotografi nel passato.
L’atmosfera che si respira leggendo il volume è la stessa provata guardando “Midnight in Paris”, il film di Woody Allen. Con uno stile narrativo (a tratti sembra di leggere un romanzo), veniamo catapultati in epoche lontane e anche in luoghi distanti, raggiunti con mezzi adeguati.
Insomma, ci troviamo di fronte a un’insolita storia della fotografia, lontana dallo stile saggistico di quelle tradizionali, pur condividendone il rigore filologico nella ricostruzione di luoghi, situazioni e atmosfere. Il tono narrativo usato invita a un viaggio avvincente come un romanzo, i cui protagonisti sono ventuno tra fotografe e fotografi in rappresentanza dei moltissimi che hanno operato nel primo secolo di vita di quest’affascinante disciplina.
Ecco i ventuno fotografi intervistati: Henry Fox Talbot, Hippolyte Bayard, Julia Margaret Cameron, Felix Nadar, Vittorio Sella, Roger Fenton, Eadweard Muybridge, Lewis Carroll, Giovanni Verga, Eugène Atget, Edward Sheriff Curtis, Edward Steichen e Alfred Stieglitz, August Sander, Man Ray, Jacques Henri Lartigue, Dorothea Lange, Tina Modotti, Edwin Bluemenfeld, Ghitta Carell, Weegee
.C’è un grande assente? No, non c’è; anche se molti pronuncerebbero il nome di Daguerre. Diciamo che è stata fatta giustizia, incontrando Fox Talbot, ma soprattutto restituendo il valore che merita a Hippolyte Bayard. Una domanda comunque nasce spontanea: queste interviste, impossibili per questioni temporali, avrebbero avuto ai tempi lo stesso valore di oggi? Il format era valido allora? Non sappiamo rispondere, ma è l’autore del libro a venirci in aiuto. Il suo approccio con i personaggi ha un tono amichevole e nei dialoghi vengono evitati i luoghi comuni. E’ lo stesso Muybridge a chiedere che non si parli delle sue vicende con la giustizia, così come Tina Modotti ha accettato di essere intervistata a patto che venissero evitati pettegolezzi sul suo conto.
Come dicevamo, bella (e precisa) è la descrizione dei luoghi, che supportano adeguatamente la nostra fantasia, già solleticata dallo scrittore. Ci ha impressionato come una banca abbia preso il posto della Galleria 291 di Alfred Stieglitz, quella sulla 5^ strada; questo per dire come si sia ricreato in noi lettori il senso del tempo: quello che purtroppo cambia le cose, anche quando non vorremmo.
Non vogliamo svelare altri dettagli, perché le curiosità sono tante. Desideriamo ricordare come non compaiono fotografie ad accompagnare domande e risposte, anche se si parla delle preferite. Il libro è agile, leggero, quasi tascabile. Può accompagnare i momenti rapidi della nostra vita (una fila allo sportello postale, l’attesa prima di una visita specialistica e via dicendo), perché è facile inserirsi nuovamente nel mood una volta interrotta la lettura. Consigliamo anche di prendere appunti, per tornarci sopra al momento opportuno. A fine volume, due pagine bianche ci vengono in aiuto.
Roberto Mutti, l’autore
Roberto Mutti è giornalista, critico, docente di fotografia presso l’Accademia del Teatro alla Scala e l’Istituto Italiano di Fotografia, curatore di mostre di giovani promettenti e autori affermati. Da molti anni scrive di fotografia sulle pagine milanesi del quotidiano la Repubblica e ha collaborato con diverse riviste di settore dirigendo la 1998 al 2005 Immagini Foto Pratica. Autore di numerosi libri, cataloghi e monografie di argomento fotografico, è direttore artistico del Photo Festival di Milano, curatore dell’archivio della Fondazione 3M e Capodipartimento della casa d’aste Finarte.
La fotografia
Copertina del libro: “Interviste impossibili; i maestri della fotografia”. Roberto Mutti, Silvana Editoriale, marzo 2022.