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FRIDA KAHLO, FAMA E SOFFERENZA

Frida Kahlo è senza dubbio la pittrice messicana più famosa e acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita tanto sfortunata, quanto travagliata. Nella sua esistenza non sono mancati malattia, incidenti, aborti, amori tormentati; ma lei ha sempre mostrato la tenacia per sviluppare il suo talento artistico. E’ stata anche fotografata spesso, particolarmente dalle donne. Lola Álvarez Bravo, Gisèle Freund, Lucienne Bloch, Toni Frissell e Imogen Cunningham hanno trovato in Kahlo un soggetto carismatico e volenteroso. Insieme, hanno creato alcuni dei ritratti più intimi e avvincenti dell'artista, nei momenti cruciali della sua vita adulta. Rispetto al modo molto immobile e stilizzato in cui si raffigurava, attraverso i loro occhi appare più morbida, più giocosa, a volte fragile, ma sempre sovversiva.

Kahlo è stata una modella fin dalla giovane età, ed è attraverso l'obiettivo della macchina fotografica di suo padre che ha iniziato a capire il potere della propria immagine; ma le immagini delle fotografe precedenti ci aiutano a comprendere il potere della sua persona. Perché la cosa straordinaria di Frida Kahlo non è il suo aspetto sorprendente, ma la sua umanità appassionata,

Frida Kahlo (Magdalena Carmen Fridakahlo Calderón) è nata il 6 luglio 1907 a Città del Messico, nella casa che era stata di proprietà dei suoi genitori dal 1904, e che ora è conosciuta come la Casa Azul. Figlia di Wilhelm (Guillermo) Kahlo, di origine tedesca e fotografo, e della messicana Matilde Calderón, Frida era la terza di quattro figlie di questo matrimonio. Matilde e Adriana erano le più grandi e Cristina la più giovane.

All'età di sei anni, Frida si ammalò di poliomielite, che le accorciò la gamba destra in maniera ridicola (alcune fonti parlano di spina bifida). Tuttavia, questo non le ha impedito di essere una studentessa irrequieta e tenace.

All'età di 18 anni, il 17 settembre 1925, Frida ebbe un tragico incidente. L'autobus su cui viaggiava è stato investito da un tram. Le conseguenze per lei furono gravi: diverse ossa rotte e lesioni al midollo spinale. A causa dell'immobilità alla quale è stata sottoposta per diversi mesi, Frida ha iniziato a dipingere, incontrando diversi artisti tra cui la fotografa Tina Modotti e l'allora già noto artista Diego Rivera, che sposerà nel 1929.

La coppia viveva a Casa Azul, la casa d'infanzia di Frida, e nello studio di Diego a San Ángel. Ebbero brevi soggiorni a Città del Messico. Kahlo e Rivera vissero anche a Cuernavaca e in varie città degli Stati Uniti: Detroit, San Francisco, New York.

Nel 1930 Frida subì il suo primo aborto. Nel novembre dello stesso anno, per motivi di lavoro, la coppia si reca a San Francisco. In questa città il pittore conobbe il dottor Leo Eloesser, che sarebbe stato uno dei suoi medici di famiglia e uno dei suoi migliori amici.

Le infedeltà di Diego hanno scatenato crisi emotive nell'artista. Frida divorziò dal muralista nel 1939 per sposarlo di nuovo un anno dopo. Anche lei, comunque, era stata infedele, imbastendo una relazione con Nick Muray, un fotografo ungherese che conobbe nel 1931 e che fu il suo amante per dieci anni.

Nonostante le sue cattive condizioni di salute e numerosi interventi chirurgici, Frida era un'artista intensamente attiva. Politicamente era un membro del partito comunista e una fedele attivista di sinistra. Insieme a Rivera, diede asilo a Leon Trotsky e Natalia, sua moglie, per più di due anni. Anche alcune settimane prima di morire, e mentre era ancora convalescente per una polmonite, Frida ha partecipato a una marcia di protesta contro l'interventismo politico degli Stati Uniti in Guatemala, che le ha provocato una ricaduta che si è manifestata in un'embolia polmonare, causa diretta della sua morte.

È stata insegnante presso la Scuola Nazionale di Pittura e Scultura "La Esmeralda". Sia nel suo lavoro che nella sua vita quotidiana - lingua, abbigliamento e decorazione della sua casa - Frida ha cercato di salvare le radici dell'arte popolare messicana e quell'interesse si è riflesso nel suo lavoro. Ad esempio, gli abiti che indossa nei suoi autoritratti e lo stile semplice e diretto della sua pittura, sono caratteristici degli ex voto popolari.

Frida affermava che, a differenza dei pittori surrealisti, non dipingeva i suoi sogni, ma la sua realtà. I punti salienti del suo lavoro includono autoritratti influenzati dalla tecnica del ritratto fotografico che ha imparato da suo padre, Guillermo Kahlo.

Alla fine della sua vita, la salute dell'artista è peggiorata. Dal 1950 al 1951 fu ricoverata all'ospedale inglese. Nel 1953, di fronte alla minaccia della cancrena, gli fu amputata la gamba destra.

Frida Kahlo morì nella sua Casa Azul a Città del Messico il 13 luglio 1954, quando l'Istituto Nazionale di Belle Arti le stava preparando una mostra retrospettiva come tributo nazionale. Durante la sua vita l'artista ha tenuto diverse mostre: una a New York presso la galleria Julien Levy, un'altra a Parigi presso la galleria Rue et Colle e un'altra in Messico presso la galleria Lola Álvarez Bravo.

Ha anche partecipato alla Mostra Collettiva del Surrealismo presso la famosa Galleria d'Arte Messicana. Il Museo del Louvre ha acquisito uno dei suoi autoritratti. I suoi dipinti si trovano in numerose collezioni private in Messico, negli Stati Uniti e in Europa.

La sua personalità è stata adottata come una delle bandiere del femminismo, della disabilità, della libertà sessuale e della cultura messicana.

Frida Kahlo è diventata un riferimento che va oltre il mito che la pittrice si è creata.

Gisèle Freund, la fotografa

Gisèle Freund, fotografa tedesca naturalizzata francese, nasce a Berlino il 19 dicembre 1908. Proveniente da una famiglia ebrea tedesca della classe media, ha ricevuto le sue prime macchine fotografiche dal padre, un collezionista d'arte. Contro il volere della sua famiglia, s’iscrive a una scuola per figli di lavoratori e, successivamente, studia sociologia e storia dell'arte a Friburgo, poi a Francoforte, con l'intenzione di diventare giornalista. Alla fine decide di dedicarsi a una tesi sulla commercializzazione dei ritratti fotografici in Francia nel XIX secolo.

Membra dei giovani socialisti di Francoforte, temendo persecuzioni, si rifugiò a Parigi nel 1933. Alla Biblioteca Nazionale di Francia, dove proseguì la sua tesi, iniziò la sua attività di ritrattista. Nel 1936 fece amicizia con Adrienne Monnier (editrice e proprietaria di una libreria) e incontrò gli scrittori francesi ed espatriati che frequentavano la sua libreria in Rue de l'Odéon. Nello stesso anno ottiene la cittadinanza francese e due anni più tardi inizia a utilizzare una pellicola 35mm a colori per ritratti di artisti, scrittori e intellettuali. Ritrae, fra i tanti: Louis Argon, Jean Cocteau, Colette, Simone de Beauvoir, Marcel Duchamp, André Gide, James Joyce, Virginia Woolf. Allo stesso tempo si dedica all’attività di fotoreporter documentando fatti di cronaca. I suoi servizi vengono pubblicati regolarmente su riviste come “Vu, Weekly Illustrated” e “Life”. Ha realizzato, tra le altre cose, una serie di fotografie di James Joyce scattate nella sua vita quotidiana.

Nonostante la sua naturalizzazione per matrimonio, dovette fuggire dalla Francia occupata. Si stabilì a Buenos Aires e poi viaggiò in tutta l'America Latina. Alla fine della guerra, torna a Parigi e, nel 1947, firma un contratto con l'ufficio parigino della Magnum. Si reca ancora in America Latina per lavorare sulla Patagonia e per una serie di fotografie dedicate a Eva Peron Poi si stabilisce per due anni in Messico, dove incontra l'artista Frida Kahlo, che ritrae all’interno del suo mondo insolito.

Nel 1953 rientra a Parigi.

Nel 1981 le viene commissionato il ritratto ufficiale del Presidente francese, François Mitterand. Freund viene nominata Officier of Arts et Lettres nel 1982 e Chevalier de la Légion d’Honneur nel 1983.

Freund muore a Parigi il 31 marzo 2000.

Lola Álvarez Bravo, la fotografa

Lola Álvarez Bravo nasce a Jalisco, in Messico, il 3 aprile 1907 come Dolores Martínez. Lei è stata una delle fotografe più importanti del Messico. Come altre artiste legate a famose controparti maschili, il suo lavoro è stato spesso messo in ombra da quello di suo marito, il famoso fotografo Manuel Álvarez Bravo. I due si sposarono a Città del Messico nel 1925, proprio quando la pratica fotografica di Manuel iniziava a svilupparsi. Fu lui a mostrare alla moglie la fotocamera, la camera oscura e le tecniche fotografiche, e lei lo ha aiutato a sviluppare e stampare le sue immagini. Hanno condiviso l'attrezzatura proprio quando Lola iniziava a scattare le sue fotografie, anche se Lola ricordava l'impazienza di Manuel quando voleva usare la fotocamera. Nel 1927 nacque il figlio Manuel e aprirono una galleria fotografica nella loro casa di Città del Messico. La coppia ha svolto un ruolo fondamentale nel circolo culturale che comprendeva artisti quali Diego Rivera e Frida Kahlo.

Lola ha continuato a scattare fotografie, ma il suo lavoro è arrivato sempre dietro allo sviluppo artistico del marito. Si separarono nel 1934 e Lola si dedicò alla fotografia per mantenere se stessa e suo figlio di sette anni. Mossa da uno spirito indipendente, la fotocamera della donna è diventata sia sostentamento che mezzo per ritrarre la vita intorno sé. Lola ha viaggiato in tutto il Messico, fotografando le persone nelle circostanze quotidiane, con onestà e rispetto. La sua sicura estetica formale, includeva forti elementi compositivi, dettagli nitidi e un perfetto gioco di luci e ombre. Il suo lavoro può pertanto essere collocato di fianco a quello di altri interpreti del Messico moderno: Edward Weston, Paul Strand, Tina Modotti e Manual Álvarez Bravo.

Durante la sua lunga carriera, Lola Álvarez Bravo ha lavorato come fotoreporter, fotografa commerciale, ritrattista professionista, artista politica, insegnante e curatrice di gallerie. Nonostante il successo professionale, è la sua fotografia personale a segnare il contributo più significativo alla storia dello strumento. Mentre lavorava professionalmente, ha selezionato un piccolo gruppo di fotografie alle quali si riferiva come il proprio lavoro personale, "mis fotos, mi arte".

Le fotografie

Frida Kahlo e il dottore Juan Farill fotografati da Gisèle Freund, 1951

Frida Kahlo fotografata da Lola Álvarez Bravo, 1944

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