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L’ARCHITETTO DELLA MODA

Buon Ferragosto a tutti. Godiamocela questa giornata: con amici, parenti o anche assieme al vicino d’ombrellone. L’estate è al culmine e gira la boa, per cui questo giorno deve sentirci tutti partecipi, quasi abbracciati (virtualmente) lungo le coste, sui laghi o passeggiando in montagna. E’ una festa tutta italiana, quella del 15 agosto; e ha le sue origini nell’antica Roma. Nel resto del mondo è una data come le altre: meglio così.

Ricordiamo che dal 15 al 18 agosto si svolse il festival di Woodstock, a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York. Il mito dell’evento resta saldamente in piedi, ancora oggi. E’ quasi un festival che non finisce mai: perché la sua musica continua a circolare, a farsi ascoltare, facendosi apprezzare da generazioni sempre nuove.

Di solito il lunedì ci occupiamo della fotografia da leggere, ma ne abbiamo fatto un accenno ieri, presentando il libro di Wim Wenders. Quest’anno occorreva una sterzata improvvisa, al di là delle spiagge e dei ricordi. Così abbiamo optato per celebrare Gianfranco Ferrè, nato oggi nel 1944; che abbiamo ricordato lo scorso anno, ma brevemente, in occasione della sua scomparsa. Viveva nell’equilibrio, l’Architetto di Legnano, nella moda come nella vita, tra gli stimoli culturali che lo hanno ispirato; qualità della quale oggi abbiamo bisogno tutti.

Le fotografie e i fotografi.

Due sono gli autori che abbiamo scelto per ricordare Gianfranco Ferrè: Ferdinando Scianna e Patrick Demarchelier. Lo scatto del fotografo siciliano, che pure si è occupato di moda, ha il sapore del reportage. Il francese, invece, ci regala un’immagine trionfale, da vero interprete del fashion. Due sono le chiavi di lettura, che insieme funzionano bene per raccontare le gesta dell’Architetto della moda.

L’Architetto della moda

Gianfranco Ferrè nasce a Legnano il 15 agosto 1944. Nel 1969 consegue la laurea in Architettura. Fa poi il suo ingresso nella moda negli anni '70, in modo quasi casuale, come creatore di bijoux e accessori. Per diversi anni vivrà in India, lavorando per una società di abbigliamento genovese: un’esperienza utile per l’architetto votato alla moda. Tornato in Ialia, dà vita al suo pret à porter femminile. Nel 1978 fonda la sua maison, la "Gianfranco Ferré SpA". Nel 1984 crea il suo primo profumo femminile. Alla fine degli anni '80 assume la direzione artistica della celebre maison francese Christian Dior.

Il lavoro di Gianfranco Ferré si fonda su qualità e stile. Costante è la ricerca di un'identità forte e trasversale, che rimandi a culture differenti, dove le distanze si annullano, eliminando i confini geografici e di pensiero. L'equilibrio è sempre stato per Ferrè uno stile di vita: ha sempre rifiutato la mondanità della moda, conservando un atteggiamento riservato.

Sempre legato al mondo dei giovani universitari, già avvezzo a tenere lezioni su moda e design nelle principali università del mondo (Tokyo e New York, solo per citarne alune), nel mese di marzo del 2007 viene nominato Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano).

Il 17 giugno 2007, scompare a Milano a causa di un'improvvisa emorragia cerebrale.

Il fotografo Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni '60, mentre frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all' Università di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni più tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L'Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, citta in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un'introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale. È autore di numerosi libri fotografici e svolge da anni un'attività critica e giornalistica; ha pubblicato moltissimi articoli su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione per immagini in generale. Gli ultimi libri pubblicati con Contrasto sono Ti mangio con gli occhi (2013), Visti&Scritti (2014), Obiettivo ambiguo (2015) e In gioco (2016).

Il fotografo Patrick Demarchelier

Patrick Demarchelier è uno dei fotografi di moda più importanti al mondo. Nel 2003 disse: "Non ho qualifiche formali, solo la scuola della vita”. “Ho imparato di più semplicemente fotografando spessp”. “Ho commesso tanti errori, ma è da lì che impari di più. “Essere un fotografo è come essere un atleta; devi esercitarti ogni giorno".

Nato nel 1943, Demarchelier è cresciuto nella piccola città di Le Havre. Il suo amore per la fotografia è iniziato a 17 anni, quando il patrigno gli ha regalato la sua prima macchina fotografica. Si è trasferito a Parigi all'età di 20 anni per lavorare presso un laboratorio di fotografia. In seguito è diventato l'assistente di un fotografo e poi quello di Hans Feurer, un fotografo che ha lavorato per Vogue.

Ha lavorato con Grace Coddington (ex modella e giornalista di moda) durante il suo mandato presso British Vogue, il che ha contribuito a lanciare la sua carriera. Nel 1975, ormai riconosciuto come fotografo di moda in Francia, Demarchelier decise di seguire la sua ragazza a New York, nonostante non parlasse una parola d’inglese. Nella grande mela lavorato come fotografo freelance, comparendo su numerose pubblicazioni. Ha realizzato campagne per Calvin Klein, Ralph Lauren, Chanel, Elizabeth Arden, Dior, Giorgio Armani e Louis Vuitton, solo per citarne alcune.

Nel 1989 diventa il fotografo personale di Diana, Principessa del Galles, che lo contatta dopo aver visto una delle sue fotografie sulla copertina di Vogue. Ecco come Demarchelier rammenta l’incontro con la nobile inglese: «Ricordo quando mi ha chiamato per la prima volta. Avevo scattato una foto per Vogue in cui una modella si stava aprendo il cappotto per mostrare l'immagine di un ragazzino che rideva infilato nella tasca interna. Il ragazzo era mio figlio, e Diana, forse a causa dei suoi bambini, finì per amare quell’immagine, decidendo così di mettersi in contatto con me. Siamo diventati amici. Lei era divertente e gentile, ma anche una donna molto semplice». È stato il primo fotografo ufficiale non britannico della famiglia reale inglese.

Le fotografie

Lo stilista Gianfranco Ferrè con una sua modella. Ferdinando Scianna, Parigi 1989.

Josephine Skriver veste una creazione di Gianfranco Ferré per Dior. Photo Patrick Demarchelier.

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