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RITROVATO IL TITANIC

1 settembre 1985. Una spedizione franco-americana individua il relitto del RMS Titanic, adagiato sul fondale fangoso dell'Oceano Atlantico ad una profondità di 3810 metri. E’ la prova evidente di una tragedia avvenuta nel 1912. Il ritrovamento, però, nasconde un giallo. Il Titanic non sarebbe stato l’obiettivo fondamentale della spedizione, ma il recupero di due sottomarini nucleari americani affondati negli anni ’60, in piena guerra fredda.

Nasceva Doisneau, affondava il Titanic

Il transatlantico Titanic era salpato dal porto di Southampton il 10 aprile 1912, iniziando il suo viaggio inaugurale che lo avrebbe portato a New York. Entrerà in collisione con un iceberg alle ore 23 e 40 di domenica 14 aprile 1912, il giorno in cui nacque Robert Doisneau. Insomma, la notte tra il 14 e il 15 Aprile, con il fotografo francese appena nato, affondava il Titanic. Al momento dell'impatto, mancavano venti minuti a mezzanotte e la nave s’inabissò due ore e quaranta minuti dopo.

Quattro giorni dopo, al posto del Titanic arrivò a New York la nave Carpathia, con a bordo circa 700 superstiti del Titanic. Ad accoglierla, tanti curiosi: tutti desiderosi di ricevere notizie sull'accaduto. All'epoca non esisteva internet e nemmeno la televisione. Si era perfino sparsa la voce per la quale il Titanic stesse arrivando lentamente a New York, trainato da un altro bastimento.

I numeri del Titanic

Leggiamo i numeri del Titanic: 1317 passeggeri a bordo, 324 in prima classe, 284 in seconda e 709 in terza. L'equipaggio era formato da 885 persone. Fra i ricchi americani presenti sul bastimento vi erano anche il proprietario dei grandi magazzini Macy's (Isodor Straus) e sua moglie Lucy. Moriranno insieme, abbracciati nella loro cabina.

Come sappiamo, dalla tragedia è stato tratto il film Titanic, di James Cameron; interpretato da Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. Celebre è la colonna sonora del movie, con la canzone “My heart will go on”, cantata da Celine Dion.

Annie Leibovitz, note biografiche

Annie Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Waterbury, nel Connecticut. Era uno dei sei figli di Sam, un tenente dell’aviazione, e Marilyn Leibovitz, un’istruttrice di danza moderna. Ha viaggiato gli USA in lungo e in largo e forse, al finestrino della Station Vagon paterna ha sviluppato quella sensibilità fotografica che oggi conosciamo. Grande appassionata di Avedon, nel 1967 si iscrive al San Francisco Art Institute, dove ha sviluppato l’amore per la fotografia .

Nel 1970 si presenta alla rivista rivista Rolling Stone. Impressionato dal suo portfolio, l’editore non esita ad assumerla. Nel giro di due anni, Annie ne ha 23, è capo fotografo. Nel 1975 la rivista le ha offerto l'opportunità di accompagnare la band dei Rolling Stones nel loro tour internazionale. Nel 1983 la Leibovitz lascia Rolling Stone per la rivista Vanity Fair, dove diventerà autrice di molte copertine di personaggi celebri; ricordiamo, tra questi, Demi Moore in dolce attesa e Whoopi Goldberg semisommersa in una vasca da bagno piena di latte.

Durante la fine degli anni 1980, la Leibovitz ha iniziato a lavorare su una serie di campagne pubblicitarie di alto profilo. Tra queste quella per l’American Express "Abbonamento", per la quale ha ritratto celebrità del calibro di Tom Selleck e Luciano Pavarotti.

Annie è considerata una delle migliori fotografe americane, particolarmente per quanto attiene al ritratto. Nel 1999 ha pubblicato il libro Women, che è stata accompagnato da un saggio dell’amica Susan Sontag. Nella pubblicazione Leibovitz ha presentato una serie d’immagini femminili: dai Giudici della Corte Suprema, fino alle showgirl dello spettacolo.

Di Annie ricordiamo la fotografia dove John Lennon (completamente nudo) è avvinghiato a sua moglie Yoko Ono. Si tratta dell'ultimo ritratto dedicato all’ex Beatles. E’ L'8 dicembre 1981. Poche ore dopo la posa per questa fotografia, Lennon fece due passi fuori dalla sua residenza a New York. Lì è stato colpito a morte da Stalker Mark David Chapman.

Nel gennaio del 1981 (22 gennaio), l'immagine è apparsa sulla copertina della rivista Rolling Stone. Anni dopo la Leibovitz ha raccontato che quando Lennon ha visto il primo test Polaroid delle riprese, si era espresso così: "Hai catturato esattamente il nostro rapporto".

Anche Lavazza ha affidato un lavoro importante alla fotografa statunitense, la campagna pubblicitaria che il brand italiano del caffè ha lanciato, nel 2009, in 15 paesi. Si trattava di fotografare cinque top model italiane per il calendario The Italian Espresso Experience 2009. Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, sono diventate le protagoniste del viaggio paradossale che la fotografa americana ha intrapreso sfruttando i “luoghi comuni” dell’italianità: quelli che hanno reso famoso il Made in Italy in tutto il mondo. Annie ha mescolato, con ironia e classe, i luoghi famosi, la moda, i set cinematografici, le belle donne, gli spaghetti e le immancabili tazzine di caffè. La Leibovitz ha messo in scena la nostra Italia, ben consapevole che gli stessi italiani amano la teatralità, il divertimento e la bella vita.

Un’altra campagna famosa portata avanti da Annie è quella relativa alle fiabe Disney. La stessa doveva reclamizzare i parchi divertimenti. Lei ha usato la sua capacità di ritrarre le celebrità.

Annie Leibovitz continua a essere richiesta come fotografa ritrattista, per ritrarre le celebrità di oggi.

Le fotografie

La scena madre del film Titanic

Leonardo DiCaprio fotografato da Annie Leibovitz per Vanity Fair

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