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IMBARAZZO INGLESE

Hugh Grant, uno dei volti più noti della Gran Bretagna, è noto per i suoi ruoli in “Quattro matrimoni e un funerale” (1994), con Andie MacDowell, “Notting Hill” (1999), al fianco di Julia Roberts, e “Scrivimi una canzone” (2007), al fianco di Drew Barrymore. Lui ha sempre nascosto l’imbarazzo con il sorriso, rendendo comiche, o semplicemente piacevoli, le situazioni più complicate. La sua recitazione, sincopata e quasi balbuziente, è diventata quasi una firma d’autore dei personaggi che è stato chiamato a impersonare. Il sorriso e i capelli completavano il quadro dei suoi ritratti recitati stretti. Bella è la scena finale del film “Quattro matrimoni e un funerale”: lui e Andie si parlano sotto la pioggia, che assume quasi un valore simbolico. Hugh è l’inglese per eccellenza: impacciato quando serve, timido se necessario, flemmatico ma deciso. Padroneggia facilmente con i personaggi, anche quando deve impersonare un ipotetico primo ministro. Forse arriva a improvvisare, ma piace così.

Hugh è nato il 9 settembre 1960 a Hammersmith, Londra, Regno Unito. Sua madre, Fyvola Susan (MacLean), era un'insegnante; suo padre, James Murray Grant, un artista e venditore di tappeti. Il nonno era nell'esercito britannico durante la seconda guerra mondiale. Hugh Grant amava la letteratura e la recitazione. Ha vinto una borsa di studio a Oxford, frequentando il New College nel 1979. Lì è stato coinvolto nella recitazione studentesca e ha considerato una carriera come storico dell'arte. Dopo Oxford, si è concentrato sulla sua carriera di attore. Nel 1982, ancora studente, Grant debutta sul grande schermo in “I privilegiati” (1982) del regista Michael Hoffman.

La svolta di Grant è arrivata con il ruolo principale di Charles in Quattro matrimoni e un funerale (1994), al fianco di Andie MacDowell, un ruolo che gli è valso un Golden Globe, oltre a un BAFTA Film Award come miglior attore. Negli anni '90 Grant ha interpretato una serie di personaggi che proiettano una mentalità positiva, mostrando come si fa a rimanere ottimisti quando si è davvero preoccupati per una cascata di problemi.

Il suo elemento forte è interpretare personaggi che proiettano calore e sincera felicità. La capacità di Grant di mostrare lo sviluppo del suo personaggio in un tempo limitato sullo schermo risplende in Love Actually - L'amore davvero (2003), con il suo spiritoso ritratto di un Primo Ministro le cui insicurezze personali si intrecciano con gli affari internazionali del suo paese, una performance che gli è valsa una nomination per il Premio del Pubblico Europeo. La sua presenza sullo schermo e l'abile eufemismo portano i suoi personaggi oltre la sceneggiatura scritta, grazie alla sua padronanza del tempismo e allo stile disinvolto.

Al di fuori della sua professione d’attore, Grant è stato un buon atleta; ha giocato a cricket e calcio in gioventù. Gli piace anche giocare a golf. È stato un amante dell'arte fin dalla giovinezza e ha collezionato belle arti, una passione che ereditata dal padre.

Annie Leibovitz, un libro

RITRATTI 2005-2016, di Annie Leibovitz. Edizioni White Star

Annie Leibovitz è una delle fotografe più influenti del nostro tempo e la sua carriera si snoda su quasi cinque decenni, a partire dagli anni '70 quando si è dedicata a immortalare il mondo del rock-and-roll. Per questa nuova raccolta Annie Leibovitz ha selezionato 150 ritratti di figure celebri e di grande influenza sulla scena mondiale. Le sue immagini documentano la cultura contemporanea attraverso l'occhio e l'intuizione dell'artista, facendo leva su una sorprendente capacità di mettere a nudo i tratti più intimi anche di personaggi la cui notorietà sembrerebbe aver già svelato ogni segreto.

Annie Leibovitz, note biografiche

Annie Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Waterbury, nel Connecticut. Era uno dei sei figli di Sam, un tenente dell’aviazione, e Marilyn Leibovitz, un’istruttrice di danza moderna. Ha viaggiato gli USA in lungo e in largo e forse, al finestrino della Station Vagon paterna ha sviluppato quella sensibilità fotografica che oggi conosciamo. Grande appassionata di Avedon, nel 1967 si iscrive al San Francisco Art Institute, dove ha sviluppato l’amore per la fotografia .

Nel 1970 si presenta alla rivista rivista Rolling Stone. Impressionato dal suo portfolio, l’editore non esita ad assumerla. Nel giro di due anni, Annie ne ha 23, è capo fotografo. Nel 1975 la rivista le ha offerto l'opportunità di accompagnare la band dei Rolling Stones nel loro tour internazionale. Nel 1983 la Leibovitz lascia Rolling Stone per la rivista Vanity Fair, dove diventerà autrice di molte copertine di personaggi celebri; ricordiamo, tra questi, Demi Moore in dolce attesa e Whoopi Goldberg semisommersa in una vasca da bagno piena di latte.

Durante la fine degli anni 1980, la Leibovitz ha iniziato a lavorare su una serie di campagne pubblicitarie di alto profilo. Tra queste quella per l’American Express "Abbonamento", per la quale ha ritratto celebrità del calibro di Tom Selleck e Luciano Pavarotti.

Annie è considerata una delle migliori fotografe americane, particolarmente per quanto attiene al ritratto. Nel 1999 ha pubblicato il libro Women, che è stata accompagnato da un saggio dell’amica Susan Sontag. Nella pubblicazione Leibovitz ha presentato una serie d’immagini femminili: dai Giudici della Corte Suprema, fino alle showgirl dello spettacolo.

Di Annie ricordiamo la fotografia dove John Lennon (completamente nudo) è avvinghiato a sua moglie Yoko Ono. Si tratta dell'ultimo ritratto dedicato all’ex Beatles. E’ L'8 dicembre 1981. Poche ore dopo la posa per questa fotografia, Lennon fece due passi fuori dalla sua residenza a New York. Lì è stato colpito a morte da Stalker Mark David Chapman.

Nel gennaio del 1981 (22 gennaio), l'immagine è apparsa sulla copertina della rivista Rolling Stone. Anni dopo la Leibovitz ha raccontato che quando Lennon ha visto il primo test Polaroid delle riprese, si era espresso così: "Hai catturato esattamente il nostro rapporto".

Anche Lavazza ha affidato un lavoro importante alla fotografa statunitense, la campagna pubblicitaria che il brand italiano del caffè ha lanciato, nel 2009, in 15 paesi. Si trattava di fotografare cinque top model italiane per il calendario The Italian Espresso Experience 2009. Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, sono diventate le protagoniste del viaggio paradossale che la fotografa americana ha intrapreso sfruttando i “luoghi comuni” dell’italianità: quelli che hanno reso famoso il Made in Italy in tutto il mondo. Annie ha mescolato, con ironia e classe, i luoghi famosi, la moda, i set cinematografici, le belle donne, gli spaghetti e le immancabili tazzine di caffè. La Leibovitz ha messo in scena la nostra Italia, ben consapevole che gli stessi italiani amano la teatralità, il divertimento e la bella vita.

Un’altra campagna famosa portata avanti da Annie è quella relativa alle fiabe Disney. La stessa doveva reclamizzare i parchi divertimenti. Lei ha usato la sua capacità di ritrarre le celebrità. Annie Leibovitz continua a essere richiesta come fotografa ritrattista, per ritrarre le celebrità di oggi.

Le fotografie

Vanity Fair maggio 2003. Hugh Grant fotografato da Annie Leibovitz

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