IL FOTOGRAFO CHE AMAVA L’ITALIA
Leonard Freed, fotografo newyorkese membro della Magnum dal 1972, amava parlare del suo rapporto con l’Italia come di una “storia d’amore”. Un amore che lo portò a visitare il nostro paese più di 45 volte, scattando migliaia d’immagini. Freed amava definirsi un artista, non un fotoreporter. Considerava le sue immagini fotografie “emotive” e non “informative”, infatti, dai suoi scatti non traspare la ricerca della notizia, bensì la volontà di approfondire la dimensione più intima della natura umana.
L’Italia fu una delle sue principali fonti d’ispirazione, una terra che l’affascinò tutta la vita perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente”. Infatti, più che su paesaggi e architetture, il suo obiettivo si focalizzò proprio sulle persone, immortalandole con empatia e sensibilità nel corso dei decenni: dal desiderio di rinascita del dopoguerra agli albori del nuovo benessere, dai riti collettivi alla eccezionalità di un ritratto fotografico scattato per strada con una tovaglia bianca come sfondo, dalla vita dei pescatori siciliani a quella delle donne di Napoli.
Leonard Freed nei suoi diari appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e alle ragioni dell’esistenza.
Ecco le parole di Leonard Freed,: «Sono come uno studente curioso, che vuole imparare. Per poter fotografare devi prima avere un’opinione, devi prendere una decisione. Poi quando stai fotografando, sei immerso nell’esperienza, diventi parte di ciò che stai fotografando. Devi immedesimarti nella psicologia di chi stai per fotografare, pensare ciò che lui pensa, essere sempre molto amichevole e neutrale.» E poi: «Voglio una fotografia che si possa estrapolare dal contesto e appendere in parete, per essere letta come un poema».
Leonard Freed, note biografiche
Leonard Freed nasce a Brooklyn, New York, il 23 ottobre 1929. I suoi genitori sono ebrei della classe operaia, discendenti dall'Europa orientale. Leonard Freed voleva prima diventare un pittore, tuttavia iniziò a fotografare mentre si trovava nei Paesi Bassi nel 1953, scoprendo che lì risiedeva la sua passione.
Nel 1954, dopo viaggi in Europa e Nord Africa, torna negli Stati Uniti e studia nel "laboratorio di design" di Alexei Brodovitch. Si trasferisce ad Amsterdam nel 1958 e lì fotografa la comunità ebraica. Ha poi continuato a studiare la società tedesca e le sue stesse radici ebraiche. Il suo libro sugli ebrei in Germania è stato pubblicato nel 1961 e “Made in Germany”, sulla Germania del dopoguerra, è apparso nel 1965.
Lavorando come fotografo freelance dal 1961 in poi, Freed iniziò a viaggiare molto, fotografando neri in America (1964-65), eventi in Israele (1967-68), la guerra dello Yom Kippur nel 1973 e il dipartimento di polizia di New York City (1972 -79); ha anche girato quattro film per la televisione giapponese, olandese e belga.
All'inizio della carriera di Freed, Edward Steichen, allora Direttore della Fotografia al Museum of Modern Art, acquistò tre delle sue fotografie per il museo. Steichen disse a Freed di essere uno dei tre migliori giovani fotografi che avesse visto e l’esortò a rimanere un dilettante, poiché gli altri due stavano facendo fotografia commerciale e il loro lavoro era diventato poco interessante. «Preferibilmente», gli ha consigliato, «fai il camionista».
Freed è entrato a far parte di Magnum nel 1972. Il suo lavoro circa il movimento per i diritti civili americano lo ha reso famoso per la prima volta, ma lui ha anche prodotto importanti saggi sulla Polonia, sull'immigrazione asiatica in Inghilterra, sullo sviluppo petrolifero del Mare del Nord e sulla Spagna del dopo Franco. La fotografia è diventata il mezzo di Freed per esplorare la violenza sociale e la discriminazione razziale.
Fonti:
Comunicato stampa ufficiale della mostra “Leonard Freed, Io amo l’Italia”. Maggio 2012, Museo di Roma in Trastevere.
Magnum Photos
Le fotografie
Leonard Freed. Napoli, 1956. Magnum
Una donna poliziotto gioca con i bambini del posto. Harlem, New York 1978. Magnum.