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FOTOGRAFIA DA LEGGERE …

«Dicono che l'abitudine distrugga l'occhio: vivi in luogo e finisci per non vederlo più. Può darsi ma non vale per me: mi salvano l'emozione - perché di emozionarmi sono ancora capace - e la curiosità». Queste parole sono di un fotografo celebre e compaiono nella quarta di copertina del libro di oggi: “Fulvio Roiter, di Roberto Mutti”, Bruno Mondadori Editore (2012). Sì, si tratta della biografia dell’autore veneto, ma forse c’è qualcosa in più. Roberto Mutti ci fa conoscere da vicino il “Fotografo di Venezia” (così è conosciuto dai più), portando alla ribalta un vero poeta della fotografia, dal forte rigore formale e compositivo. Nel volume emergono anche spunti interessanti, che giovano al ritmo della lettura. Si tratta di un’opera letteraria e fotografica da possedere, perché permeata da un forte spirito narrativo, alla stregua di un romanzo.

Leggiamo nel libro le parole di Fulvio Roiter: «Mio padre aveva pochi mezzi, anche se non mi lesinava nulla. Com’era però nella cultura del tempo, me lo faceva pesare. Eravamo una famiglia mediamente numerosa, io ero il maggiore, mia sorella era più giovane di tre anni, mio fratello era arrivato molto più tardi, nel 1948, e noi si era sempre con l’acqua alla gola. Le discussioni e le decisioni più importanti, come in genere in tutte le famiglie di quel tempo, si prendevano a tavola tutti assieme». Succede così che una sera il giovane Fulvio se ne esce con una frase che spiazza molti: «Voglio andare in Sicilia per vedere se sono un fotografo o un chimico», riferendosi al diploma conseguito all’istituto tecnico per periti chimici.

Andrà in Sicilia, Fulvio Roiter, per volere della famiglia. La girerà con un motorino acquistato in loco, iniziando a produrre immagini (in B/N allora) dall’intenso formalismo compositivo. Prima c’era stata la Gondola (il circolo di Venezia) e Monti, che l’aveva aiutato a capire fotograficamente. La vita spesso vive del caso e quella di Fulvio Roiter ne è un esempio.

Abbiamo deciso di suggerire la biografia di Fulvio Roiter per i ricordi che ci legano al fotografo veneziano. Lo abbiamo conosciuto al “Lido” assieme alla moglie. Il suo sguardo era quello di un ragazzo: lucido e indisponente. Anche i dialoghi scaturiti vivevano di una vivacità spontanea, lasciata scorrere senza freni. Nel darci le immagini, ha posto l’accento su alcuni episodi della sua vita: gli stessi che abbiamo riconosciuto nel libro di oggi. “Da Venezia a Venezia passando per il mondo”, così s’intitola l’ultimo capitolo, dove vengono mostrati i volumi prodotti dal fotografo di Meolo; e in effetti la sua vita vive di mondo e di sguardi su di esso. Che poi ci sia un ritorno, non deve meravigliarci: mai dimenticare le proprie origini.

La stampa del volume è buona, e la carta al tatto risulta piacevole. Compaiono, tra le pagine, anche alcune immagini scattate dall’autore: quelle iconiche, per intenderci.

Fulvio Roiter, note biografiche

Fulvio Roiter nasce a Meolo (Ve) nel 1926. Dopo una prima formazione come perito chimico, dal 1947 si è dedicato alla fotografia, privilegiando per venticinque anni circa l'uso del bianco e nero. Nel 1948 entra al circolo “La gondola” di Venezia, dove frequenta assiduamente P. Monti, che tanto contribuirà alla sua formazione fotografica e non solo.
Professionista dal 1953, del primo reportage fotografico in Sicilia ha pubblicato (1954) alcune foto su Subjektive Photographie e su Camera. Nel 1957 ha curato un reportage su Brasilia. Ha collaborato dal 1968 con la casa editrice Atlantis di Zurigo; nel 1981 ha fondato la casa editrice Dagor Books. Si è dedicato con successo alla pubblicazione dei suoi reportages, tra i quali notevoli quelli su Venezia: Venise à fleur d'eau (1954); Ombrie terre de Saint François (1955); Andalousie (1957); Naquane (1966); Essere Venezia (1977); Laguna (1978); Cantico delle creature (1982); Visibilia (1992); La mia Venezia (1994); Vaticano (1997); Il nuvolario (1998); Champagne (1999); Viaggio italiano (1999); Sardegna. Tutti i colori della luce (2005). Tra i riconoscimenti più importanti, si segnalano il Premio Nadar (1956) e l'ampia mostra personale, tenutasi a Bologna, dal titolo Ring (1994).

Fulvio Roiter muore il 18 aprile 2016, a Venezia.

pRoberto Mutti, note biografiche

Roberto Mutti vive e lavora a Milano dove, dopo gli studi classici, si è laureato in filosofia. Critico fotografico, giornalista e curatore indipendente, ha scritto per diverse testate di settore e non – “Fotografare”, “Photo”, “L’illustrazione italiana”, “Diario”, “Gente di fotografia”, “Il fotografo”, “Fotographia”, “la Clessidra”, e “Immagini Fotopratica”, che ha diretto dal 1998 al 2005 – ed è da oltre trent’anni critico fotografico delle pagine milanesi del quotidiano la Repubblica. Ha insegnato storia e linguaggio fotografico all’Università dell’immagine, alla Open Mind School, all’Istituto Superiore di Architettura e Design e l’Istituto Europeo di Design; attualmente è docente presso l’Accademia del Teatro alla Scala e l’Istituto Italiano di Fotografia. Come organizzatore ha collaborato con diversi festival (fra cui Savignano Immagini e Foiano Fotografia di cui è stato per sette anni direttore artistico), con istituzioni come la Fondazione 3M e con diverse gallerie private. Fa parte del comitato direttivo della rassegna milanese PhotoFestival, Ha curato in qualità di critico indipendente mostre sia di autori di chiara fama come Fulvio Roiter, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Mario De Biasi, Mario Cresci, Mauro Vallinotto, Giancarlo Maiocchi/Occhiomagico, Maurizio Galimberti, Carlo Orsi, Nino Migliori, Mario Dondero, Giuseppe Pino, Luigi Veronesi, Elio Ciol, Uliano Lucas, Giovanni Verga, Ghitta Carell, sia di giovani promettenti. Autore della prima “Guida ragionata al mondo della fotografia italiana ed europea” pubblicata in Europa, ha firmato oltre duecento libri fra saggi, cataloghi e monografie. Nel 2000 ha vinto il Premio Città di Benevento, nel 2007 il Premio “Giuseppe Turroni” per la critica fotografica e nel 2011 il Premio Artistica Art Gallery, Denver, Usa.

La fotografia

Copertina del libro “Fulvio Roiter”, di Roberto Mutti. Bruno Mondadori Editore.

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